I mostri e i fantasmi dei bambini esistono davvero

Quante volte i bimbi piccoli sostengono di avere paura dei mostri e dei fantasmi, soprattutto la sera, quando fa buio ed è ora di andare nella propria stanzetta per fare la nanna. Uno studio, pubblicato su Psychological Medicine e ampiamente ripreso dai giornali inglesi, sostiene che in realtà non siano né bugie né fantasie, ma anzi i due terzi dei piccolini nella loro vita hanno vissuto almeno un’esperienza para-psicotica nelle loro vite.

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Le paure dei bambini, quali sono gli errori da evitare?

I bambini hanno numerose paure e si manifestano nella vita quotidiana nei modi più semplice, per esempio la luce spenta per fare la nanna, gli estranei, il non vedere nella stanza la mamma o il papà. Tutte queste fobie hanno un denominatore comune: si chiama ansia da separazione o paura dell’abbandono. Fa parte della fase di maturazione dei piccolini, ma sono tutte paure che vanno gestite con delicatezza.

paura bambina

Paura del buio, come aiutare i bambini a sconfiggerla

Tutti i genitori lo sanno: prima o poi tutti i bambini sviluppano delle paure come il buio, i tuoni, i mostri, etc.. Non bisogna allarmarsi poiché le paure appartengono all’universo dei bambini proprio come la magia. Attraverso le paure, i bambini imparano a crescere e una volta sconfitte a diventare più sicuri di se stessi. La paura del buio è una delle paure più frequenti  tra i bambini e anche una delle più difficili da gestire e da sconfiggere.

Nel buio –spiega la dottoressa Paola Marchionne tra le pagine di mammaepapà.it–  i bimbi catalizzano e concentrano tutte le loro paure, di essere aggrediti e non potere essere all’altezza, il bisogno di essere protetti e riconfermati dall’affetto dei grandi, ma anche di sentirsi forti e invincibili, e anche abbastanza… cattivi! Perciò in realtà le paure hanno un ruolo positivo. Tutto sta ad elaborarle e riuscire a tradurle in un modo di essere e in uno stile di azione rispetto ai pericoli.

Le paure dei bambini, come gestirle

Le paure sono degli amici alquanto ingombranti quando si è bambini. Si è terrorizzati da tutto, dalle cose che non si conoscono, dalla solitudine, dal buio e in alcune occasioni diventano davvero delle paranoie che i genitori faticano a gestire. Sono tante le mamme e i papà che si chiedono come fare ad aiutare il proprio piccolo ad affrontare lo scoglio. Di base bisogna seguire alcune piccole regole, facendo attenzione a non chiedere troppo, perché sono una tappa di maturazione psichica e di sviluppo della personalità. È quindi molto importante rispettare i tempi del bimbo.

Prima di tutto individuiamo le paure. Ce ne sono alcune normali, che non devono spaventare il genitore. Di solito sono quelle che si identificano con i classici stereotipi, dal buio alle streghe, dall’acqua all’uomo nero. Sono fobie passeggere, che a volte nascono da una storia un pochino “dura” o violenta.  È però un terrore momentaneo e il più delle volte gestibile. Nel caso del buio o dell’uomo nero, basta un lumino o un orsacchiotto in camera da letto e gli incubi scompariranno.

Disturbi del sonno nel bambino, come prevenirli

disturbi del sonno nel bambino

Che il proprio figlio riesca ad addormentarsi da solo e a dormire per tutta la notte è il sogno più agognato da tutti i genitori. Alcuni bambini arrivano più presto al traguardo, mentre per altri ci vuole un pò più di pazienza: è frequente infatti che i bambini da 1 a 5 anni presentino difficoltà nell’addormentarsi o continuino a svegliarsi anche più volte durante la notte. Vediamo cosa fare per superare la situazione:

Anzitutto, anche se alcuni genitori non hanno alcun problema rispetto al fatto che i bambini vadano a letto insieme al resto della famiglia, a qualunque ora questo accada, in realtà è una buona abitudine stabilire un orario preciso in cui i propri figli, soprattutto piccoli, devono andare a nanna e rispettarlo sempre.

Fondamentale anche stabilire alcuni comportamenti da tenere arrivati a una certa ora (ad esempio già dalla mezz’ora precedente all’orario stabilito): primo fra tutti evitate di coinvolgere il bambino in giochi eccitanti, come rincorrersi, ed elaborate un cosiddetto rito della buonanotte fatto di una successione di eventi che dovranno ripetersi sempre uguali ogni sera: ad esempio fate loro  il bagnetto, dategli la cena, coccolateli, o leggetegli una storia per qualche minuto, e poi metteteli a letto ancora svegli.