Lite in sala parto, è possibile che accadano certe cose?

Ciao mamme dopo una lunga assenza per ferie estive torno a scrivere per voi. Il primo pensiero di oggi va a quello che è successo al Policlinico di Messina, due ginecologi che assistevano al parto una donna hanno discusso fino ad arrivare alle mani trascurando la partoriente e causando gravi danni sia a lei che al nascituro. A raccontare la storia sembra qualcosa di inventato poiché nessuno potrebbe mai aspettarsi che in una sala parto, dove dovrebbe regnare la calma e la serenità, si possa arrivare a lanciare sedie o a tirare pugni.

La manovra di rivolgimento

manovra di rivolgimento fetale

La posizione podalica del feto, quella in cui il bambino rivolge i piedi anzichè la testa verso il canale del parto, è la causa principale che giustifica il ricorso al parto cesareo programmato; tuttavia la maggior parte dei ginecologi preferisce evitare di sottoporre le future mamme a quello che è un vero e proprio intervento chirurgico, a meno che non sia strettamente necessario. Per questo motivo se il piccolo, all’approssimarsi della data presunta del parto non si presenta ancora in posizione cefalica, si tenta la cosiddetta manovra di rivolgimento, che rappresenta un tentativo di far fare una vera e propria capriola al feto perchè assuma la posizione cefalica permettendo così alla mamma di partorire in modo naturale.

Quando si effettua la manovra di rivolgimento?

La manovra si effettua intorno alla trentaseiesima-trentasettesima settimana di gravidanza, quando le probabilità che il feto si giri spontaneamente sono ormai piuttosto scarse.

I Racconti del parto: come è nato il mio primo figlio

racconti-partoBuongiorno mamme, come promesso oggi vi racconterò come è nato il mio primo figlio e spero che la mia storia possa essere di aiuto a qualche panciona in procinto di mettere alla luce il proprio cucciolo. Dunque il mio primo figlio è nato il 6 dicembre del 2005, esattamente a 40 settimane e un giorno, che puntualità! Ma partiamo con il dire che la mia attenzione nelle ultime settimane di gestazione era un pò orientata ad altro infatti il 17 novembre era venuto al mondo il mio primo nipote ed io ero molto concentrata nel conoscerlo e nell’accudirlo in attesa che nascesse mio figlio, devo dire che questo diversivo mi è stato utile per non vivere con ansia le ultime settimane. Ma torniamo a noi, la notte del 6 dicembre ho cominciato a sentire molte contrazioni e soprattutto ho potuto vedere che avevo perso il famoso tappo mucoso, la cosa che però mi ha spaventata è stata che questo tappo era, a dispetto di ciò che mi avevano detto, fatto di sangue rosso vivo e non semplicemente striato di sangue “vecchio”. Spaventata dalla cosa ma sempre con molta calma verso le 4 del mattino io e mio marito eravamo in bagno a farci belli per il nostro primogenito che probabilmente sarebbe nato di li a poco, lui si faceva la barba ed io mi lavavo e stiravo i capelli. Se stai pensando che siamo folli, concordo ma la mente umana a volte da dimostrazione di essere un pò “fuori” soprattutto in certe occasioni.

Emilia e i suoi due cuccioli

racconti-partoCiao sono Emilia, la mia prima figlia è nata nel 2005….a 40 settimane e 4 giorni con parto naturale dopo una normalissima gravidanza. Ero intenta a gustarmi un bel piatto di tagliatelle al sugo un giorno di domenica del 18 settembre quando avviso dei doloretti…non è niente penso io e continuo a mangiare pensando”male che va vado in ospedale con la pancia piena!!!“verso il pomeriggio le contrazioni si fanno più ravvicinate a me sembrava già che sia il momento e invece…ci rechiamo al Policlinico di Pavia…mi visitano e benchè avessi solo due centimetri di dilatazione ritengono di tattenermi in ospedale per non rischiare.

Taglio cesareo: importanti linee guida per medici e future mamme

TAGLIO CESAREO SOLO QUANDO SERVE

Taglio cesareo: una scelta appropriata e consapevole“, questo è il titolo della linea guida elaborata per l’Istituto Superiore di Sanità; una guida forse, almeno in parte dovuta, visto il numero elevato di tagli cesarei che ogni anno avvengono nel nostro paese. L’opuscolo si prefigge come obiettivo quello di fornire un’informazione corretta ed esaustiva rivolta sia ai professionisti del settore e relativa ai vantaggi e agli svantaggi del taglio cesareo.

In Italia, nel corso del 2008 la percentuale di tagli cesarei ha superato il 38%; negli altri paesi europei la percentuale è pari al 20-25%. Inoltre, come potete notare dalla cartina ci sono delle differenze anche regionali e nelle case di cura private si ricorre in misura maggiore al taglio cesareo di quanto non accada nelle strutture pubbliche.

percentuale tagli cesarei nelle regioni italiane

(tabella reperita all’interno dell’Opuscolo sulle linee guida)

Il travaglio indotto può aumentare il rischio di cesareo

gravidanza e cesareo

Torno a parlare nuovamente di parto cesareo; secondo alcuni ricercatori della Scuola di Medicina presso l’Università di Rochester (Usa)

per 25 travagli indotti intorno alla 39ma settimana ci sono almeno due tagli cesarei che potrebbero essere evitati in attesa del parto naturale

E questo può portare anche a spiacevoli conseguenze come ad esempio: rischio maggiore di contrarre infezioni ma può aumentare anche la possibilità di ledere organi e causare emorragie o coaguli di sangue.