bambini maschio e femmina

Il disturbo dell’identità di genere si può manifestare entro i 6 anni

bambini maschio e femmina

Essere un po’ confusi sulla propria identità e soprattutto sulla propria sessualità, è abbastanza normale da bambini. Alcuni piccoli vorrebbero essere bimbe per giocare con le bambole e alcune bimbe vorrebbero essere ometti per fare la pipì in piedi (gesto di grande attrazione per il genere femminile). Poi ci sono i figli confusi dai genitori che desideravano tanto un fiocco di un colore ed è arrivato di un altro. Tutto questo non va confuso con il disturbo dell’identità di genere, che può manifestarsi fin dalla prima infanzia tra i 3-6 anni.

Testosterone, calo drastico per i neopapà

Vuoi per renderli più amorevoli e meno aggressivi, vuoi per renderli meno “vogliosi” e più attenti alle esigenze affettive della famiglia, madre natura abbassa il testosterone ai neo papà. A dimostrarlo è una ricerca pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences.

Lo studio si è svolto fra il 2004 e il 2009 ed ha coinvolto un campione di 624 uomini filippini, tutti piuttosto giovani. All’inizio, solo il 16 per cento di essi era sposato e padre, mentre con il passare del tempo, la percentuale di soggetti ammogliati e con figli è salita fino a circa il 50 per cento.

Testosterone alto, figli più intelligenti

Il testosterone alto è un disturbo ormonale piuttosto comune tra le donne. Ormone tipicamente maschile, prodotto da specifiche ghiandole nei testicoli negli uomini e dalle ovaie e dalle ghiandole surrenali nelle donne, il testosterone è presente anche nell’organismo femminile, ma in quantità dieci volte inferiori rispetto a quello maschile (il range di riferimento per le donne è 0,06-0,82 ng/ml).

Una concentrazione maggiore di testosterone nelle donne rispetto ai valori normali può provocare diversi effetti collaterali. I principali sintomi di un elevato livello di testosterone nelle donne sono: aumento della peluria su tutto il corpo, acne, cicli mestruali irregolari, perdita di capelli e, nei casi più seri, problemi di fertilità. Nonostante queste fastidiose conseguenze sul fisico delle donne, alte concentrazioni di testosterone agirebbero positivamente sul feto ed in particolare sul suo cervello.

Un test predice l’arrivo della pubertà nei maschietti con un anno di anticipo

Il nostro bambino sta crescendo bene? Ormai è già un ometto, ma le preoccupazioni sono sempre le stesse. Diventerà un adulto sano e forte, sarà alto e starà bene di salute? Sono le classiche preoccupazioni di mamme e forse un nuovo test potrà togliere qualche ansia.  Sono infatti stati individuati i marker nel sangue in grado di predire la pubertà degli uomini con un anno di anticipo rispetto alla comparsa dei segnali clinici noti, come l’aumento del volume testicolare e la crescita in altezza dei ragazzi, conseguente l’attivazione delle ghiandole ipotalamica, pituitaria e gonadica.

A fare questa scoperta sono stati gli esperti del Dipartimento di fisiopatologia medica dell’università di Roma ‘La Sapienza’ e hanno ricordato che esistono alcuni segnali ormonali a scandire con largo anticipo la crescita: il testosterone cresce parallelamente all’altezza e le gonadotropine aumentano due semestri prima dell’aumento del volume dei testicoli.  Conoscere il momento dello sviluppo non è solo un capriccio di mamma, ha implicazioni importanti sulla salute.

Gli ormoni maschili rendono la donna più fertile

ormoni maschili donna fertileEbbene sì: gli ormoni maschili nelle ovaie femminili renderebbero la donna più fertile. Questo almeno secondo i risultati di un nuovo studio secondo cui proprio questi ormoni controllerebbero lo sviluppo e la crescita del follicolo; inoltre, sarebbero in grado di prevenire anche il degrado degli stessi follicoli che contengono le uova in crescita.

In questo studio i ricercatori del Medical Center dell’Università di Rochester

hanno scoperto che irregolari livelli di ormoni maschili nelle ovaie di topi femmina era causa d’infertilità