E’ di ieri l’ennesima triste notizia della morte di tre bambine per mano della propria mamma. Una donna di origine albanese, residente a Lecco, all’aba di ieri mattina ha tolto la vita alle sue tre figlie di 13, 11 e 4 anni. Quella che fino a ieri era considerata una famiglia normale è stata stroncata in seguito al gesto insano della madre delle bimbe, in via di separazione dal marito, che al momento della tragedia si trovava in Albania per motivi di lavoro. A lanciare l’allarme un vicino di casa, alla quale la donna si era rivolta poco dopo l’alba a seguito della tragedia il quale, dopo avere chiamato un’ambulanza ed essersi reso conto di quanto accaduto, si sarebbe rivolto anche ai carabinieri.
omicidio
Uccidere per amore, ma per amore di chi?
Ci sono sentimenti universalmente validi, cose che non variano da paese a paese, nè da cultura a cultura; una sorta di capisaldi della nostra esistenza, attorno ai quali organizziamo la nostra vita, dalla nascita alla morte, dal singolo, alla famiglia, alle istituzioni.
Tra queste cose possiamo certamente annoverare il considerare ingiusto l’omicidio, il furto, la violenza. Tra le massime certezze poi c’è l’amore incondizionato tra madre e figlio.
Eppure ci sono casi in cui questi capisaldi vengono contraddetti, trasgrediti, spazzati via da gesti folli o forse troppo lucidi per essere compresi appieno. Difficile giudicare.
Erika presto libera: “mi manca la mamma”
Mia madre mi manca da morire, vorrei tanto fosse qui con me.
Parole che mettono i brividi addosso se a pronuncarle è una donna che dieci anni fa, che all’epoca aveva 17 anni, ha macchiato la sua vita di un orrendo duplice delitto con la complicità del suo fidanzatino. Quasi certamente avrete capito che stiamo parlando di Erika De Nardo e Omar Favaro che in quel 21 febbraio del 2011, massacrò la mamma e il fratellino con 97 coltellate.