Cura del bambino, 1 pediatra su 3 prescrive terapie omeopatiche

Quante volte avete pensato che il vostro bambino avesse bisogno di un farmaco, magari per il raffreddore, per il nasino chiuso o semplicemente di uno sciroppo per farlo dormire? La verità è che sotto i 3 anni sono pochissimi i prodotti che si possono somministrare. E così molti genitori, anche quelli di solito scettici, ricorrono all’omeopatia.

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Omeopatia, sempre più genitori scelgono la medicina alternativa

Come curare i propri bambini? È molto difficile scegliere la strada giusta con serenità. Affidarsi al proprio pediatra di fiducia è in linea di massima la scelta migliore. Vero però che se negli anni Ottanta c’è stata la corsa selvaggia all’antibiotico, oggi i curanti dei bambini sono molto più cauti (giustamente). Si fa sempre più strada la cosiddetta medicina alternativa, l’omeopatia.

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Echinacea, vietata ai bambini con meno di 12 anni

L’Echinacea è prodotto naturale molto utilizzato per combattere le infezioni e prevenire l’influenza e i raffreddamenti. Molte mamme sfruttano l’azione di questa pianta per proteggere i loro bambini, evitando di impiegare prodotti farmacologici. Attenzione, però, perché l’Agenzia del farmaco inglese sostiene che sia pericolosa nei bimbi minori di 12 anni.

Fitoterapia e omeopatia, sempre più pediatri vi fanno ricorso ma pochi lo ammettono

Un pediatra su quattro ricorre alla medicina complementare per curare i propri piccoli pazienti. Sono l’omeopatia e la fitoterapia, in particolare, a fare sempre più spesso la propria comparsa negli ambulatori di pediatria accanto alla farmacoterapia tradizionale. I dati sono quelli raccolti dalla Sip (Società Italiana di Pediatria) attraverso un questionario somministrato al oltre 1200 pediatri ambulatoriali e ospedalieri.

Insonnia in gravidanza, rimedi omeopatici

Crampi, cattiva digestione, gonfiori, sono  alcuni dei fastidi più frequenti che disturbano il sonno delle future mamme. Capita molto spesso, infatti, durante la gravidanza di non riuscire a dormire bene. La causa principale del riposo alterato in gravidanza sono i cambiamenti ormonali e le numerose modificazioni a cui va incontro il corpo della donna durante la gestazione.

Un aiuto per alleviare i disturbi del sonno può arrivare dalla medicina omeopatica. I preparativi omeopatici, infatti, sono a base di sostanze naturali e possono essere assunti tranquillamente in gravidanza, ovviamente sempre sotto parere medico.

Gravidanza, in aumento l’uso delle medicine complementari

Curarsi durante la gravidanza non è facile e soprattutto crea spesso molte preoccupazioni alle mamme. Bisogna evitare di prendere farmaci di qualsiasi tipo, salvo particolari indicazioni mediche. Se da un lato quindi le mamme hanno imparato a stare lontano dalle medicine, sempre più diffuse sono le cure alterative negli Stati Uniti, in Australia, in Nuova Zelanda, in Israele e anche in Europa. Gli scienziati però lanciano l’allarme: attenzione all’assunzione di prodotti senza le dovute informazioni.

La diffusione delle medicine complementari, infatti, dovrebbe essere associata a indicazioni più specifiche e mirate. A sostenere questa tesi è il dottor Jon Adams, dell’Università del Queensland e direttore del Network of Researchers in the Public Health of Complementary and Alternative Medicine (NORPHCAM).

Quando i bambini russano

Contrariamente a quanto si pensa, non russano solo gli adulti ma anche i bambini. Studi scientifici, infatti, hanno evidenziato che bel il 12% dei bambini in età prescolare russa. In linea di massima, il russare è causato da un ostacolo che impedisce all’aria di passare normalmente nel naso e in gola. Nei bambini, questo ostacolo è rappresentato, nella maggior parte dei casi, dall’ingrossamento di tonsille ed adenoidi. Il russare è un segnale che non deve essere sottovalutato. La dottoressa Luana Nosetti spiega che

Spesso dietro a bambini irritabili, nervosi o che hanno problemi comportamentali, si nasconde un problema del sonno di cui il russare è un sintomo.

Perché i bambini russano?

La causa principale del russare nei bambini è l’ingrossamento delle tonsille e delle adenoidi, più frequente nei mesi invernali a causa delle continue infezioni delle vie respiratorie.

Cura dei bambini, anche la medicina naturale può essere pericolosa

Molti genitori per curare i loro bambini utilizzano la medicina naturale o alternativa.  Uno studio australiano dei ricercatori della Royal Children Hospital di Melbourne sostiene che certi rimedi possono essere pericolosi, soprattutto se assunti al posto dei farmaci convenzionali.

Di solito i genitori scelgono questo tipo di terapia perché pensano sia meno dannosa e soprattutto abbia minori effetti collaterali. Purtroppo però secondo lo studio, in quasi il 66% dei casi, gli effetti collaterali si rivelano più gravi e addirittura fatali. La ricerca ha analizzato 39 situazioni diverse, verificatesi tra il 2011 e il 2003. In 30 casi le complicanze sono dovute all’uso di farmaci complementari e in 17 casi sono stati danneggiati dal non aver assunto un farmaco tradizionale: per capirci, dall’aver sospeso la terapia senza indicazioni mediche.

Omeopatia per bambini: un piccolo pronto soccorso estivo

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Con l’arrivo dell’estate aumentano le occasioni per i bambini di stare all’aperto e con esse anche i rischi di piccoli inconvenienti come cadute, scottature e punture di insetto. Un valido aiuto a questi incidenti può arrivare dalla medicina naturale. L’omeopatia, infatti, può rappresentare una soluzione efficace per la cura di piccoli disturbi legati alla salute del bambino. Questo grazie, soprattutto, all’impiego di sostanze naturali, alla conseguente mancanza di effetti collaterali e alla possibilità di abbinare l’omeopatia ad altre cure. E’, comunque, sempre opportuno rivolgersi al pediatra prima di acquistare e somministrare al proprio bambino i farmaci alternativi. I medicinali omeopatici si presentano principalmente sotto forma di piccoli granuli da somministrare circa 15-20 minuti prima o dopo i pasti. I granuli, anche nei bambini al di sopra dell’anno e mezzo di età, possono essere sciolti lentamente in bocca mentre per i più piccoli è preferibile discioglierli in acqua. Per i neonati, invece, la mamma può sciogliere i granuli nel biberon e somministrarli al bimbo ogni mezz’ora.