Ammettiamolo il cibo spazzatura è buono e piacevole. Quante volte abbiamo affondato le nostre mani in un sacchetto di patatine o di biscotti? Quante volte ci siano lasciati convincere a spalmare la famosa crema al cioccolato o a consumare un piatto di lasagne congelate? Non si contano neanche più. Lo stesso meccanismo psicologico tocca anche i bambini ed è importante cercare di correggere certe brutte abitudini alimentari, per evitare l’incremento dei tassi di obesità. Come si possono tenere lontani dal cibo spazzatura?
obesità nei bambini
I bambini italiani sono i più grassi d’Europa: superano il 35%
Triste record per l’Europa e per l’Italia. Ancora una volta, i dati dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità sull’obesità infantile non sono per nulla confortanti. In numerosi Paesi, obesità e sovrappeso sono triplicati e oggi circa il 4% dei bambini d’Europa è affetto da obesità. Sono moltissimi genitori (e non solo) che non riescono a vedere i chili di troppo per quello che sono realmente: una malattia. Favoriscono lo sviluppo di diabete, problemi cardiocircolatori, ma anche sindrome metabolica nel corso della vita.
Obesità nei bambini in Italia, 3 su 10 lo sono
Sarebbe causata dal poco movimento e da un’alimentazione errata, caratterizzata dall’ingerimento di troppi grassi. Il tasso di obesità infantile in Italia da sempre è preoccupante ma i dati sono in continua ascesa. Ben 3 bambini italiani su 10 sarebbero in sovrappeso o obesi. A questo proposito una valida iniziativa avrà luogo domenica 12 Maggio presso Villa Pamphili a Roma: la prima corsa campestre contro l’obesità infantile, la Charity Run – Race for Children.
Bambini obesi, i genitori “allenati” possono aiutarli
Nonostante gli ultimi dati abbiano registrato un calo dell’obesità infantile in Italia, il fenomeno rimane comunque significativo e degno di continua attenzione, non solo nei confronti dei bambini ma anche della famiglia. Abitudini familiari errate possono contribuire a far si che i bambini accumulino con il tempo dei chili di troppo indesiderati ed al tempo stesso rappresentanti un grave problema per la salute. Dunque, per far si che il bambino cali di peso, non è importante solo una corretta dieta alimentare ma anche il ruolo svolto dai genitori.
Obesità infantile in calo negli Stati Uniti per la prima volta dal 2004
È in calo l’obesità infantile negli Stati Uniti. Dopo tante campagne informative, dopo la politica di Michelle Obama contro il junk food e a favore di stili di vita sostenibili, iniziano ad arrivare i primi importanti risultati. I bambini obesi, soprattutto tra i 2 e i 4 anni e appartenenti a famiglie a basso reddito, sono diminuiti.
Il bambino è obeso? I genitori chiedono la Liposuzione
Il bambino è obeso? Un genitore dovrebbe pensare a iscriverlo in palestra, a fargli fare un po’ di movimento e magari anche portarlo dal medico, per studiare una dieta o correggere le abitudini alimentari sbagliate. No, sono sempre più frequenti le mamme e i papà che si rivolgono al chirurgo estetico per eliminare il grasso in eccesso con una bella liposuzione.
Il decalogo anti-obesità dei Pediatri italiani
L’obesità infantile è una piaga tremenda e purtroppo colpisce i bambini fin da piccolissimi. Secondo le stime della Società Italiana di Pediatria (SIP), un piccolo in netto sovrappeso nei primi 10 anni di vita ha il 75 percento delle possibilità di diventare un adulto obeso, con tutte le relative complicazioni. La domanda quindi è la seguente: come si può prevenire l’obesità infantile?
Alimentazione del bambino, solo il 25% consuma 5 pasti al giorno
L’alimentazione dei bambini è ben equilibrata? Purtroppo no. Sono pochi i cuccioli che mangiano correttamente, contro un 75 percento dichiarato che consuma pasti sbilanciati. Secondo un’indagine finanziata da Save the Children e Kraft Foods, che punta a fare chiarezza sugli stili di vita dei piccoli di casa (tra i 6 e i 17 anni), solo il 25 percento consuma cinque pasti al dì.
Frutta nelle scuole: l’iniziativa dedicata all’alimentazione consapevole dei bambini
Le mamme non dimenticano nemmeno per un secondo, quotidianamente, di fare attenzione alla salute dei propri bambini ma, se parliamo di alimentazione, in una società
Non è un paese per giovani, i dati (sconcertanti) dell’Atlante Save the children
L’Italia, crisi a parte, sarà anche tra i paesi più ricchi del mondo ma i nostri bambini non versano in buone condizioni: povertà dilagante, inquinamento urbano, scarsità di servizi e stili di vita poco sani, sembrano infatti interessarli sempre di più in questa società del benessere che comincia a non sembrare più tanto benestante come un tempo.
Senza coccole, i bimbi diventano obesi
La fonte è autorevole: secondo uno studio condotto dall’Università dell’Ohio e pubblicato su Archives of Pediatrics & Adolescent Medicine, i bambini che nella prima infanzia (in particolare nei primi 24 mesi di vita) ricevono meno coccole da parte dei genitori, hanno il 30% in più di possibilità di diventare obesi dopo i 4 anni e mezzo, e questa tendenza se la porteranno dietro anche nell’adolescenza e da adulti.
Pasti più calorici per i bambini che giocano ai videogame prima di pranzo
Molti ragazzi e molti bambini perdono ora davanti ai videogame. Non siamo certo qui per demonizzare questo tipo di giochi, ma dopo aver verificato che gli intrattenimenti digitali disturbano il sonno, ora un gruppo di ricercatori della Children’s Hospital of Eastern Ontario di Ottawa ha notato che i piccoli che trascorrono prima di pranzo un’ora davanti a un videogioco – ma anche alla televisione – tendono a consumare pasti più calorici.
In media si parla di 163 calorie in più, che non sono poche, equivalgono, infatti, a una merenda. La ricerca quindi mette in relazione l’utilizzo delle nuove tecnologie con il rischio obesità. Ci sono quindi due costumi da analizzare: da una parte il poco movimento e la vita sedentaria, dall’altra il tipo di alimentazione.
Bambini obesi, il polso svela il rischio di ictus da adulti
I vostri piccoli sono in sovrappeso o obesi e siete preoccupati per la loro salute? Fate bene. È importante fare molta attenzione al peso perché mette alla prova il cuore e aumenta il rischio di sviluppare il diabete, oltre a creare complessi di carattere psicologico. C’è però un nuovo test che farà stare tutti un pochino più tranquilli: dalla circonferenza del polso dei bambini con qualche chilo di troppo si può predire la possibilità di avere infarti o ictus da adulti.
È la scoperta, tutta italiana, pubblicata dalla rivista scientifica Circulation: Journal of the American Heart Association e che per certi versi manda in pensione il famoso BMI (indice di massa corporea). Per giungere allo sviluppo di questo test, c’è stato prima uno studio su quasi 480 bambini, tra i 10 e i 12 anni, in sovrappeso ed obesi.
L’obesità precoce colpisce i bambini già a 9 mesi
Per ingrassare non è mai troppo presto, ovviamente non in senso positivo. Perché un nuovo studio delle Università del Michigan e della Wayne State University (Usa) ha verificato che i bambini tendono a essere obesi già a 9 mesi. Sì, proprio quei cucciolotti tanto paffuti da sembrare dei bambolotti sono già a rischio con il peso.
Non è totalmente vero che è normale essere tondi da piccoli e che il peso si modifica una volta iniziato a camminare: l’obesità può insorgere si nei primi mesi di vita, creando problemi gravi che poi condizionano l’intera vita.
Per capire meglio quali siano i fattori associati all’obesità infantile precoce e come si possano evitare, c’è stato uno studio molto ampio.