Molte volte abbiamo parlato del peso in gravidanza, perché è un indicatore molto importante sia di salute per la mamma sia per il bambino. La regola base è quella di prendere dai 9 ai 12 chili massima durante i nove mesi. Ricordate che il nascituro avrà un peso variabile tra i 3 e i 4 chili (poi c’è anche qualche eccezione) e tutto il resto dovrete smaltirlo voi. Non è tutto, perché essere in sovrappeso vuol dire avere più probabilità di mettere al mondo figli in sovrappeso e di sviluppare diabete
obesità in gravidanza
Obesità e maternità, rischio per il nascituro
L’obesità, manifestasi in gravidanza o nei mesi immediatamente successivi, non è stata finora troppo al centro di studi a riguardo nè di troppa attenzione in generale, probabilmente perchè il fatto di accumulare dei chili in questi periodi viene considerato piuttosto normale. Sarebbe utile invece porre l’attenzione sull’obesità materna in quanto possibile causa non solo dell’obesità infantile ma anche di malattie croniche, oltre che, ma questo è risaputo essendo affermato ormai su diverse riviste mediche, di rischi in gravidanza ed aumento del tasso di abortività.
Se la mamma è obesa i bambini possono avere minori abilità verbali
Il peso della mamma in gravidanza incide sulla salute del bebè, anche durante il corso della sua crescita. È un tema che abbiamo trattato diverse volte e che ci sentiamo di riprendere in vista di un nuovo studio, che ha mostrato una nuova faccia. Sono numerose le donne che scherzano sui 20 chili accumulati durante la gestazione. Purtroppo, non sono un gioco.
Obesità infantile in calo negli Stati Uniti per la prima volta dal 2004
È in calo l’obesità infantile negli Stati Uniti. Dopo tante campagne informative, dopo la politica di Michelle Obama contro il junk food e a favore di stili di vita sostenibili, iniziano ad arrivare i primi importanti risultati. I bambini obesi, soprattutto tra i 2 e i 4 anni e appartenenti a famiglie a basso reddito, sono diminuiti.
Mamma in sovrappeso? Il bambino sarà troppo grande al momento del parto
Il peso in gravidanza è un valore molto importante. Spesso abbiamo parlato di quanto sia fondamentale non ingrassare troppo e soprattutto di non dar retta a quella leggenda che sostiene che in gestazione le donne debbano mangiare per due. Tutte falsità. Sappiate che le signore in sovrappeso o obese in gravidanza hanno più probabilità di avere bambini troppo grandi.
Obesità in gravidanza e autismo. Esiste un legame?
Giungono dagli Stati Uniti i risultati di uno studio che mette in relazione, per la prima volta, l’obesità materna e l’autismo infantile. E se venissero confermati il dato sarebbe piuttosto allarmante. I ricercatori del Nationwide Children’s Hospital di Columbus hanno infatti condotto un’indagine su un campione di circa mille bambini affetti da autismo, di età compresa tra due e cinque anni, rilevando come nel 67 per cento dei casi questi fossero stati messi al mondo da madri obese.
Neonati sovrappeso alla nascita e diabete gestazionale
Il peso medio di un bambino al momento in cui viene al mondo varia dai 3.2 chili ai 3.4 chili. Tuttavia, anche un peso pari a due chili e mezzo o a quattro chili, quattro chili e mezzo è considerato normale. Un neonato viene invece considerato sottopeso quando pesa meno di 2.5 chili e sovrappeso, o macrosomico, quando pesa più di 4.5 chili. Si tenga conto poi del fatto che in media le femminucce pesano, alla nascita 150-200 grammi meno dei maschietti.
I bimbi nati da mamme obese hanno più grasso anche nel fegato
Il peso conta, soprattutto in gravidanza. Dimentichiamoci tutti quei luoghi comuni che danno il via libera alle future mammine a mangiare per due. Quando si è in dolce attesa bisogna fare molta attenzione a non esagerare ed è necessario anche cercare di mettersi a dieta (in caso di obesità) prima del concepimento. Il motivo? Tutelare la salute del bambino.
Ictus in gravidanza: disturbo in costante aumento
Durante la gestazione, ci sono tanti disturbi da tenere controllati: la pressione, il diabete, il mal di schiena, le macchie cutanee, la circolazione, ecc. poi c’è la preoccupazione per la salute del bambino e ovviamente l’ansia del parto. Insomma, nove mesi molto intensi, a volte anche troppo. Ad aggiungere un pizzico di stress oggi sono gli esperti dell’American Heart Association affrontado il tema ictus.
Obesità e parti prematuri: ecco il legame
Come abbiamo scritto diverse volte l’aumento di peso in gravidanza non deve essere eccessivo, e possibilmente, neanche quello prima di essa, in quanto l’aumento di peso della gestante influisce sulla durata della gravidanza, e può determinare quindi, un parto prematuro. Secondo lo studio di un gruppo di ricercatori della Boston University School of Medicine, dello Slone Epidemiology Center e della Boston University School of Public Healt, pubblicato sull’autorevole rivista Epidemiology, obesità e parti prematuri sarebbero direttamente collegati.
Obesità e parti prematuri: ecco il legame
Si parla di parto prematuro quando il neonato nasce prima della trentasettesima settimana di gravidanza, e secondo le stime, in Italia sarebbero circa 6.000 i parti precoci ogni anno; certamente il peso non è l’unico fattore che determina una nascita pretermine, ma di sicuro ha molta influenza.