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Obesità nei bambini, le regole per prevenirla

Sta per arrivare il Natale: cioccolatini e dolcezze di ogni genere spopoleranno sulle nostra tavole, con il rischio che ance i bambini esagerino non solo nel consumo dei dolci, ma anche a tavola.

Il problema dell’obesità infantile però non va sottovalutato mai: il rischio di passare dal sovrappeso all’obesità è veramente alto.

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In aiuto della prevenzione, arriva dalla Società italiana di pediatria (SIP) e la Società italiana di endocrinologia pediatrica (SIEDP) un documento sulle 10 regole da osservare in ogni fase della vita per la prevenzione del sovrappeso e dell’obesità. 

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Presenza attiva del papà, il bambino cresce più magro

Ma quanto è importante la presenza attiva di un genitore per il bambino? Tanto, considerando anche i dati pervenuti da un recente studio osservazionale americano pubblicato su Obesity che conferma come se un padre è più presente nella vita del bambini, il piccolo sarà più magro. 

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Questo perché la presenza attiva del genitore si traduce in una maggiore cura verso il figlio, in una accurata programmazione di attività all’aria aperta e in una migliore alimentazione con il risultato che l’obesità anche negli anni successivi scende del 33%.

Malattie sessualmente trasnesse

Adolescenti in sovrappeso perché mangiano come i bambini

Il metabolismo rallenta per tutti, prima o poi. Non è un meccanismo che dobbiamo ignorare, anzi. È importante guardare con una certa lucidità a questo problema fin da subito. E gli occhi vigili devono essere quelli dei genitori. I ragazzi e le ragazze, quando raggiungono la pubertà hanno un’inaspettata diminuzione del numero di calorie che bruciano a riposo. Questo può influenzare il sovrappeso che spesso si registra tra gli adolescenti.

Malattie sessualmente trasnesse

 

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I bambini nati con taglio cesareo sono maggiormente a rischio obesità

Il parto naturale va favorito, quando possibile, al taglio cesareo. Questa è una regola che noi mamme abbiamo ben in mente, anche perché pensare di scampare ai dolori del parto con un intervento chirurgico, se non quando strettamente necessario, è assurdo. Un nuovo studio, realizzato dagli scienziati dell’Harvard T.Chan School of Public Health (Usa), ha dimostrato che ci sono anche dei benefici per i bambini. I bebè nati da parto cesareo hanno il 15% di probabilità in più di diventare obesi rispetto ai nati dalla via naturale.

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Bambini più magri se hanno un fratellino

Diventare grande con un fratello accanto è una fortuna, anche se spesso non ce ne rendiamo conto, soprattutto da bambini. Non solo è importante da un punto di vista pedagogico, ma anche per la salute. Fa bene alla linea. Secondo uno studio americano condotto dall’università del Michigan, infatti, essere il figlio o la figlia maggiore rispetto a un nuovo arrivato (maschio o femmina che sia) significa avere un rischio ridotto di sovrappeso e obesità.

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I bambini più a rischio obesità sono quelli poveri

Il fantasma dell’obesità fa paura un po’ a tutti i genitori. Il problema è che molto spesso siamo noi i primi a non vedere i nostri bambini ingrassare e quello che ci sembra un gesto d’amore (come cucinargli qualcosa di buono e goloso) è il primo errore. Non è una patologia legata solo al benessere, come si è sempre pensato. Lo ha dimostrato uno studio inglese condotto dai ricercatori dell’University College e della Scuola di economia di Londra.

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Se la mamma si distrae durante il biberon, il bambino rischia di ingrassare

Accudire un bambino è la cosa più complessa che può accadere nella vita di una donna. È vero, è anche la più naturale e normale. Però, pensiamo a come sono cambiati i tempi. In passato la mamma era un po’ la fata del focolare. Si prendeva cura della casa, del marito e della prole. Non aveva altri compiti o desideri. Oggi, complice l’emancipazione, continua a svolgere questa attività in più lavora e si occupa anche di tutto il resta. Attenzione, in alcune famiglie i padri si fanno carico del 50 percento della fatica, ma sono rare.

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Il primo figlio sono maggiormente a rischio obesità

Essere il primogenito è una bella responsabilità. Inizialmente si hanno tutte le attenzioni dei genitori addosso. Il primo sorriso, il primo passo, la prima parola. Tutto viene celebrato come fosse qualcosa di unico. Ovviamente, anche per il secondo figlio, mamma e papà hanno una super dose di affetto, ma sono meno ansiosi. Ciò vuol dire meno mani che applaudono oggi, ma anche la strada in discesa domani. E chi pensa che il primo sia da sempre il preferito deve sapere che invece questi piccoli hanno davvero una lunga salita da percorrere.

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Pressione alta per 4 bambini su 100 già alle Elementari

La pressione alta non è un problema dei soli adulti e degli anziani, anche i bambini ne soffrono e molto più di quanto non si possa credere: alle elementari 4 bambini su 100 sono ipertesi. La prevenzione deve dunque iniziare dall’infanzia per ridurre i rischi cardiovascolari, prima causa di mortalità negli adulti nei Paesi occidentali.

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L’obesità infantile aumenta il rischio Alzheimer già da adolescenti

L’obesità è una malattia che può comportare complicanze davvero gravi e insidiose. Non solo diabete, steatosi epatica, danni alla retina e cardiopatie, sembra esserci una correlazione anche con il deficit cognitivo e l’Alzheimer. A dare la notizia è un team di ricerca dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, appena pubblicato sulla rivista scientifica Pediatrics.

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Per prevenire l’ipertensione nei bambini, spegnete la tv e fate sport insieme a loro

L’ipertensione purtroppo non è una patologia che tocca soltanto gli adulti. A causa di uno stile di vita errato, magari troppo sedentario o passato davanti alla televisione, il benessere dei bambini può essere compromesso. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista International Journal of Cardiology, più di due ore al giorno davanti al piccolo schermo aumenta del 30% il rischio di sviluppare ipertensione da adulti. Per un bimbo che, invece, svolge meno di un’ora al giorno di attività fisica il pericolo aumenta del 50%.

 

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A scuola a piedi? Abitudine in aumento per i bambini più piccoli

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Tra piedibus e nonni e volontari davanti alle scuole per fermare il traffico e lasciare passare i bambini, qualcosa sta finalmente cambiando. Sono in continuo aumento i piccoli che vanno a scuola a piedi: si tratta di un comportamento sano, che aiuta la salute del piccolo di casa, ma favorisce anche il rispetto dell’ambiente, evitando di inquinare con l’uso della macchina.

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I bambini che dormono poco sono più a rischio obesità

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Dormire fa bene alla salute, di grandi e di piccini. Sono moltissimi i bambini che si ribellano al sonno, che fanno le ore piccole o che non hanno mai voglia di andare a nanna. Questo, alla lunga, può essere un problema, perché il sonno non solo fa diventare grandi, ma regola anche il peso del bimbo, proteggendolo dall’obesità.