Esiste una correlazione tra quello che mangiamo e il decorso della gravidanza? La risposta è sì. L’alimentazione è fondamentale per la nostra salute, perché non dovrebbe essere importante per lo sviluppo del feto? Un nuovo studio ha scoperto un legame tra la dieta della mamma e il parto pretermine. È quindi possibile, facendo molto attenzione a tavola, portare a termine la gestazione evitando il rischio di nascite premature.
Quali sono i cibi che andrebbero maggiormente consumati? Sicuramente la verdura, la frutta, i cereali integrali e un po’ di pesce; il tutto “annegato” in tanta acqua, fondamentale per mantenere idrata la mamma ma anche per garantire al piccolo una buona dose di liquido amniotico. Lo studio, realizzato sui dati raccolti dal Norwegian Mother and Child Cohort Study, ha considerato ben 66.000 donne dal 2002 e il 2008, molte delle quali hanno partorito prima dei nove mesi (tra la 22esima e la 37esima settimana). Le volontarie non avevano patologie particolari, come il diabete.
Secondo i ricercatori esistono tre modelli alimentari distinti: esiste il prudente, che si basa su verdure, frutta, oli vegetali, cereali integrali, pollame, pane integrale o ricco di fibre e, quale bevanda, l’acqua, l’ occidentale, che prevedeva l’apporto di snack salati e dolci, pane bianco, dessert, prodotti trasformati a base di carne e il tradizionale basato su patate lesse, pesce, sugo, verdure cotte, latte a basso contenuto di grassi.
Qual è il modello legato maggiormente al più basso rischio di parto prematuro? Il tradizionale, seguito dal prudente. La correlazione tra dieta della mamma e salute del bambino, tra l’altro, è legata anche al 75 percento delle morti premature, che è un tasso elevatissimo che fa davvero pensare a quanto gli stili di vita siano davvero molto importanti. Care mamme, so che non c’è bisogno di dirvelo, ma nel dubbio, cercate sempre di mettere prima le esigenze del bambino e poi le vostre, anche nel periodo della dolce attesa.
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