A che ora vanno a nanna i vostri bambini? In ogni casa ci sono regole diverse, compatibilmente con le abitudini e il lavoro dei genitori. La scelta più corretta è quella di farli andare a nanna presto. Per quale motivo? Non regala soltanto ai genitori scampoli di tempo libero, ma assicura ai piccoli una migliore salute futura.
nanna
Neonati, lasciar piangere i bambini nel loro lettino prima della nanna non causa traumi
Lasciare piangere il bambino o coccolarlo finchè non si addormenta? È il dubbio atroce di ogni genitore e ci sono diverse teorie negative su chi lascia il bimbo strillare. C’è un nuovo studio però che fa luce diversamente sulla realtà delle cose. Il metodo è efficace e non causa stress o problemi emotivi duraturi ai bambini. Che ne pensate? Avete provato?
Il Coniglio che voleva addormentarsi, il libro della nanna finalmente in italiano
Abbiamo tanto sentito parlare di questo nuovo libro che sta spopolando all’estero e serve per fare dormire i bambini. Si tratta di The Rabbit Who Wants to Fall Asleep (Il Coniglio che voleva addormentarsi: Un nuovo modo di far addormentare i bambini). Sono sole 26 pagine, poca roba, ma pare siano molto efficaci.
“Il coniglio che voleva addormentarsi” il libro che fa dormire i bambini
Mamme e papà disperati che alla sera, dopo avere messo a letto i vostri bambini, non riuscite proprio a farli addormentare, non potete perdere “Il coniglio che voleva addormentarsi” il libro dello psicologo e professore svedese Carl-Johan Forssén Ehrlin. Non è altro che un libriccino di poche pagine, una ventina, che racchiude molti disegni e poche storie da leggere ai vostri bambini per favorire la nanna. Il libro contiene delle vere e proprie istruzioni che i genitori dovranno seguire alla lettera per conseguire la giusta efficacia.
Come individuare nel bambino i disturbi del sonno
Per un bimbo piccolo, la nanna forse è il momento più importante della giornata. Sulla funzione del sonno esistono diverse teorie. Per alcuni serve a ordinare quanto si assimila durante il giorno, rappresenta la fase del riposo e permette alle cellule dell’organismo di ricaricarsi e c’è chi crede sua funzionale allo sviluppo dell’essere umano. Non a caso, infatti, un neonato dorme circa 18 ore, che diminuiscono nelle successive fasi di crescita.
Un bambino su 3 soffre di disturbi del sonno
Il vostro bambino non vuole fare la nanna, dorme poco e male? Purtroppo è un problema molto frequente e in continuo aumento. Secondo i dati presentati a Verona durante il congresso della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, il 35-40 percento dei piccoli soffre di insonnia (o patologie correlate) durante la crescita.
Neonati, qual è la posizione corretta per dormire
Una volta portato a casa il bebè è un cucciolo da accudire con cura che i genitori vorrebbero proteggere da ogni piccola o grande insidia. Uno dei dubbi più frequenti riguarda la posizione in cui dovrebbe dormire. Sono tante le domande che i neo genitori vanno a porsi a riguardo ed alle quali il Ministero della Salute risponde in maniera decisa consigliando di farlo riposare a pancia in su. Tale posizione, infatti, ridurrebbe notevolmente il rischio della SIDS, ovvero della tanto temuta morte in culla. Avvenimento non ancora del tutto chiarito dalla medicina, la morte in culla si eviterebbe proprio facendo dormire il proprio bebè in posizione supina almeno fino ai 6-8 mesi.
Cosa fare se il bambino non dorme la notte
I bambini che non dormono sono un incubo per tutta la famiglia. Un neonato che non riposa è sinonimo di un’intera famiglia che non riposa. Purtroppo ci sono piccolini insonni che fin dai primi mesi dimostrano ad avere un brutto rapporto con la nanna. Quante volte avrete sentito le altre mamme esordire con frasi, davvero sgradevoli, come “il mio non salta una notte”, “con il latte artificiale tira mattina che non se ne accorge”, “ma lo allatti tu? E allora è per quello”, ecc.
Le regole dei 5 sensi per il buon riposo dei bambini
Non sono rari i cai in cui il riposo notturno dei bambini sia tormentato. In molti sono quelli che si svegliano ripetutamente durante la notte, o che fanno resistenza nel mettersi a letto o troppa fatica nell’alzarsi poi al mattino. Tutti aspetti che possono compromettere una buona dormita, che sta alla base del benessere dei bambini in primis, ed in maniera indiretta dei genitori. A questo proposito i pediatri dell’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza hanno messo a punto le 5 regole dei 5 sensi, ovvero una serie di accorgimenti e precauzioni legate alla vista, all’ofatto, al tatto al gusto ed all’udito.
Dormire a contatto con la mamma migliora il sonno del neonato
Tanto si è detto e tanto probabilmente si dirà su questo tema: bebè a letto con i genitori. C’è ovviamente lo schieramento dei favorevoli, che tengono il cucciolo nel lettone già da piccolissimi (quando sarebbe meglio, per questioni di sicurezza, lasciarlo dormire nella culla) e quelli dei contro a tutti i costi in difesa dell’intimità matrimoniale. Secondo un nuovo studio dell’University of Cape Town, in Sudafrica, i bambini che dormono a stretto contatto con la mamma riposano di più e meglio.
Ninna nanna per bambini: E dopo dormo
http://www.youtube.com/watch?v=TgdaBT6Bkr8
Il momento della nanna dei più piccoli è forse uno dei più dolci in assoluto, ma non sempre il più facile. Un aiutino per far addormentare i bambini e per rendere speciale l’ora del riposo arriva dalle ninna nanne. Cantare una ninna nanna, infatti, aiuta il bimbo a rilassarsi e la voce familiare della mamma lo tranquillizza, lo rassicura e lo abbandona tra le braccia di Morfeo.
Personalmente adoro le ninna nanne, forse perché mia madre le cantava sempre a me e ai miei fratelli prima di dormire. Oggi, care mamme, ho scelto per voi una ninna nanna davvero graziosa che conosco da quando sono piccola. Sicuramente, molte di voi la conosceranno già anche perché ha partecipato alla 26° edizione dello Zecchino d’Oro (1983)
E dopo dormirò
(di Sterpellone-Pagano, cantata da Anita Panella, Valentina Ambrosioe Nicoletta Cataldo)
Ancora un favola mamma
poi faccio la nanna
Ancora una favola mamma
raccontami un po’
e dopo dormirò
Ninna nanne per bambini
Rituale classico appartenente alla tradizione culturale di tutti i popoli, la ninna nanna è il mezzo più più dolce per far addormentare i bambini. La ninna nanna è una canzoncina rassicurante che la mamma canta al proprio bambino per farlo addormentare. E’ una melodia dolce che tranquillizza, calma e rilassa il bambino, favorendone, cosi, il sonno. Esistono tantissime ninna nanne: alcune molto antiche, magari tramandate da generazioni in generazioni, altre più moderne. Oggi, care mamme, ho scelto per voi una ninna nanna che adoro e che la mia mamma mi cantava quando ero piccola.
Ninna nanna del chicco di caffè
Ninna nanna Mamma
tienimi con te
nel tuo letto grande
solo per un po’
una ninna-nanna io ti canterò
e se ti addormenti, mi addormenterò
I bambini diventano più alti con i riposini “extra”
Il vostro bimbo crolla di sonno all’improvviso? Capita spesso ai neonati e anche ai bambini un po’ più grandicelli. Sorrisi e chiacchiere, poi di colpo: nanna. Il motivo, almeno secondo quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Sleep dai ricercatori della Emory University di Atlanta (Usa), è lo sforzo che sta facendo il fisico per crescere in altezza. Secondo gli esperti, un aumento inatteso dei riposini corrisponde a una crescita del pupo nelle 48 ore successive.
Per giungere a questa teoria c’è stato, come sempre, uno studio su un campione di 23 neonati. Nati da 12 giorni sono stati monitorati fino ai 17 mesi: i genitori hanno dovuto annotare la frequenza e la durata del sonno. Alla fine dell’indagine, è emerso che il sonno “irregolare” (ovvero i pisolini improvvisi che hanno aumentato le ore di riposo quotidiano) hanno determinato una crescita dei piccoli.
La routine della nanna nel neonato
Dormire bene è presupposto fondamentale per la salute psico-fisica dei bambini. Studi scientifici hanno dimostrato, infatti, che proprio grazie al giusto riposo i bambini hanno la possibilità di elaborare i pensieri immagazzinati durante l’intera giornata e di rilassarsi. E’ importante, quindi, care mamme, insegnare al vostro bambino, sin da piccolo, le corrette abitudini del sonno. Un aiuto in tal senso può arrivare dalla cosiddetta routine della nanna. Si tratta di una sorta di rituale pre-nanna che si ripete ogni giorno e che aiuta il bambino a capire che si sta avvicinando il momento di dormire.
Sono numerose e disparate le tecniche suggerite da esperti e non per stabilire una corretta routine del sonno. C’è chi suggerisce, ad esempio, di mettere in pratica una routine della nanna rigida con orari e tappe fissi. Altri, invece, scelgono di puntare sull’elasticità, preferendo una routine della nanna che si adatti alle esigenze del bambino.