Le mamme sono sempre di corsa. Quando i figli sono ancora neonati, la giornata è scandita dalla impietosa routine poppata/cambio/nanna, al ritmo serrato di 6-8 poppate al giorno.
mamme e lavoro
Dall’iniziativa di una mamma, arrivano le FilAppStrocche
Mamme e lavoro: un connubio spesso problematico, che abbiamo affrontato diverse volte mettendo in evidenza soprattutto la difficoltà che incontrano le donne, una volta avuto un bambino, a rientrare – o a rimanere – nel mondo del lavoro.
Il diritto di avere figli, un miraggio per le donne lavoratrici italiane
Stamattina mi sono imbattuta in un articolo molto interessante su La Stampa. L’argomento non è affatto nuovo per noi ma tornarci su mi sembra un buon modo di inaugurare questo nuovo anno che si apre all’ombra della crisi e, mi sembra, sotto l’egida del pessimismo.
Mamme lavoratrici o casalinghe? Pro e contro di una professione
Diventare mamma, stare a casa o tornare al lavoro? Per alcune donne non è neanche più una decisione personale. La crisi sta togliendo la libertà di scelta soprattutto alle giovani coppie: due stipendi in famiglia sono importanti e, spesso, chi decide di stare a casa, lo fa per via della disoccupazione o perché il reddito è così basso che per versarlo tutto in asili o baby sitter, tanto vale occuparsi dei propri bambini personalmente.
Moms@Work, il portale per trovare lavoro dopo una gravidanza
Avere un bambino e dove rinunciare al proprio lavoro. Purtroppo capita a numerose mamme di doversi fermare. Per alcune è una scelta, per altre un’imposizione. Secondo recenti dati Istat, il 15% delle signore smette di lavorare per la nascita di un figlio e tra il 2008 e il 2009 sono state licenziate o costrette a dimettersi, a seguito di una gravidanza, circa 800 mila donne.
Avere un solo figlio: pro e contro di una scelta (anche) economica
Le famiglie italiane hanno in media un solo figlio. Per quale motivo? Prima cosa perché i bambini arrivano sempre più tardi e alla vigilia dei 40 anni si è già fortunati quando arriva un bebè e poi per questioni economiche. Ma siamo veramente sicuri che aver un bimbo unico sia un costo inferiore? Le mamme che mandano i piccoli all’asilo nido pagando delle rate astronomiche sono sicure che sia così. Si risparmia sulla quantità e si investe sulla qualità. La logica dovrebbe essere questa, ma secondo alcune analisi non è propriamente vero.
Asilo nido e baby sitter: così le donne vogliono lavorare fino a 67 anni
Asili nido e baby sitter: ecco cosa vogliono le donne per lavorare di più e fino a 67 anni. E’ questo il curioso sondaggio della camera di commercio di Monza e Brianza alla luce della lettera che il governo italiano a Bruxelles approposito di innalzare l’età pensionale sia per gli uomini che per l edonne a 67 anni. Se ci fosse un ticket sociale, vale a dire un contributo per servizi sociali e famigliari venendo così incontro alle esigenze di conciliazione, i lombardi lo vorrebbero impiegare per il welfare dedicato alla cura dei figli (oltre il 60%), più che ad una badante (4,7%), che a quell’età potrebbe servire.
Mamme e lavoro: incentivi alle assunzioni
Finalmente una buona notizia: in questi giorni gonfi di pessimismo, in cui sui quotidiani si rincorrono titoli dedicati a crisi, tagli e manovra, ha avuto poco spazio una novità che arriva dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, e che merita invece, a mio parere, una segnalazione.
Mamme e lavoro, on line ci sono i webinar di Nesquik
Mamme e lavoro, un tema che abbiamo affrontato più volte mettendo in luce di volta in volta le difficoltà, i problemi ma anche la soddisfazione di riuscire a conciliare due esigenze tanto importanti per le donne di oggi: la cura della propria famiglia e la realizzazione professionale.
Cristiana Rastellini, supermamma italiana in America
Lei è una ricercatrice affermata con una brillante carriera, dirige il Centro per la ricerca nei trapianti del Dipartimento di chirurgia dell’università del Texas, e ha solo 46 anni. Sempre lei ha anche un marito, quattro figli, un cane e un gatto. Fantascienza? In America no, almeno per Cristiana Rastellini.
Dal blog “Ma che davvero?”, intervista a Wonderland
Oggi, per il ciclo di interviste dedicato alle mamme blogger, ospitiamo quella che è diventata una vera celebrità del web: Chiara Cecilia Santamaria, aka Wonderland, del blog “Ma che davvero?” Rimasta incinta “per caso” a 27 anni, al quarto mese di gravidanza apre un blog e… diventa famosa. L’abbiamo intervistata per saperne di più.
Maternità, in Germania solo il 14% delle donne con un figlio torna al lavoro
Di storie di donne che perdono il lavoro per aver deciso di mettere al mondo un figlio è pieno il mondo, ma quella che vi racconto oggi fa decisamente più scalpore, perché parliamo di un personaggio pubblico, molto conosciuto in Germania. Lei è Andrea Nahles, segretario generale della Spd, il partito socialdemocratico e ha deciso di riprendere il suo incarico dopo 13 settimane dalla nascita della sua bambina.
Azienda licenzia solo donne, “così stanno con i figli”
Donne discriminate sul lavoro, ci risiamo. Come se non bastassero gli allarmanti dati Istat pubblicati recentemente sulla condizione delle donne lavoratrici in Italia, accade a Inzago (MI) un nuovo sconfortante episodio.
La notizia è di qualche giorno fa, ma sembra roba del secolo scorso.
Donne e lavoro, in aumento le mamme che rinunciano
Le donne lavoratrici italiane sono penalizzate rispetto ai colleghi maschi e sempre più spesso rinunciano alla propria occupazione per restare a casa con i bambini. Questi gli sconfortanti risultati di un sondaggio condotto da InfoJobs.it fra i propri candidati. Oltre il 90 per cento degli intervistati ritiene che le donne siano discriminate quanto a reddito e a posizione lavorativa e il 34,5% dichiara di aver lasciato (personalmente o in riferimento alla propria compagna) il proprio impiego per accudire la prole.