Quali sono le anomalie dell’utero? E ome possono influire negativamente sul concepimento o sulla gravidanza? Cominciamo col dire che l’utero è un organo a forma di pera, situato nel basso ventre e nascosto nel bacino. Fisiologicamente è di circa 7,5 centimetri di lunghezza, 5cm di larghezza e 2,5 centimetri di profondità. Come è facile immaginare, è internamente cavo, con spesse pareti muscolari. La parte inferiore che arriva fino alla vagina si chiama cervice. La porzione superiore è nota come “fundus” ed è la parte in cui l’ovulo fecondato si sviluppa in un bambino. Un certo numero di donne ha un utero che differisce per forma o struttura. Si parla in tali casi di anomalia dell’utero, o di un’anomalia uterina. Spesso tali problematiche si riscontrano solo quando si cerca di avere un bambino, a concepimento già avvenuto (non tutte lo procludono) o al suo tentativo. Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali sono le possibili anomalie.
malformazioni uterine
Pielectasia renale, che cos’è e quando bisogna preoccuparsi?
Sono numerose le malformazioni fetali che possono emergere durante la gravidanza. È per questo motivo che è davvero molto importante farsi seguire da un ginecologo privato e ogni mese eseguire un’ecografia di controllo e tutto gli esami consigliati. Intorno alla 20esima settimana, l’appuntamento è con l’ecografia morfologica che, a differenza delle classiche eco, permettere al medico di valutare con precisione la regolare formazione e il corretto sviluppo di alcuni organi vitali. È in questa fase che il dottore potrebbe segnalare la dilatazione del bacinetto renale o pielectasia, considerata forse la malformazione benigna più comune.
Malformazioni uterine, utero didelfo
L’utero didelfo o utero doppio è una malformazione molto rara in cui coesistono due uteri completamente distinti, formati cioè da due corni separati che confluiscono o in un’unica vagina o, più di frequente, in una vagina “doppia, formata cioè da un’unica cavità e divisa per tutta la sua lunghezza da un setto longitudinale.
Malformazioni uterine, utero unicorne
L’utero unicorne è una malformazione uterina molto rara (rappresenta l’1-2% dei casi di malformazione uterina) in cui è presente solo metà utero con una tuba e una ovaia mentre l’altra metà è del tutto assente o appena abbozzata. E’ una conseguenza della mancata unione dei due corni di Muller, a causa della quale uno dei due corni non si sviluppa o si sviluppa parzialmente.
Malformazioni dell’utero, utero a sella
L’utero a sella o utero arcuato è una malformazione uterina molto frequente ma lieve caratterizzata dalla presenza di una leggera insellatura nella parte superiore dell’utero che appare così arcuata. Non da origine ad alcun tipo di fastido e molto spesso viene scoperta in maniera del tutto casuale durante una isteroscopia o una isterosalpingografia.
Malformazioni uterine, utero retroverso
L’utero retroverso è una malformazione uterina che interessa circa il 20 per cento di tutte le donne. Si parla di utero retroverso quando l’utero invece di essere inclinato in avanti, verso l’addome poggia invece sulla colonna vertebrale. In altre parole, l’utero si trova in posizione arretrata rispetto al bacino e inclinato all’indietro.
Malformazioni uterine, utero setto
Le malformazioni congenite dell’utero interessano circa il dieci per cento di tutte le donne e circa il tredici per cento di coloro che vanno incontro ad aborti spontanei ripetuti presentano una qualche forma di anomalia della struttura dell’utero. Anche se in genere sono del tutto asintomatiche è opportuno che il medico valuti la possibilità di una malformazione dell’utero se la donna ha difficoltà a portare a termine una gravidanza o accusi disturbi come dismenorrea e dolori durante i rapporti sessuali.
Malformazioni dell’utero, utero bicorne
Le malformazioni uterine sono anomalie di solito congenite dell’utero che riguardano circa il 10% delle donne. In genere non danno sintomi o problemi particolarmente gravi ma nel 2-3% dei casi possono essere causa di infertilità o aborti spontanei ricorrerenti. Inoltre, dalla presenza di una queste anomalie, anche lievi, possono derivare alcuni disturbi quali dismenorrea (dolori mestruali molto forti), sindrome premestruale con dolori al basso ventre, tendenza precoce a contrarre infezioni delle vie urinarie, anomalie dell’apparato urinario stesso.
La malformazioni dell’utero
Oggi parliamo di malformazioni uterine, spesso molte donne non sono a conoscenza del fatto di avere una malformazione dell’utero e lo vengono a sapere solo quando decidono di avere un bambino, infatti alcuni di questi “difetti” possono causare aborti ricorrenti e anche difficoltà di concepimento. Non ci si rende conto di avere questo tipo di problema poiché nella stragrande maggioranza dei casi non si presentano sintomi, anche se a volte si arriva dal ginecologo lamentando mestruazioni dolorose, infezioni urinarie e dolori al basso ventre.
Come si diagnostica una malformazione uterina?
Ci sono diverse possibilità per poter diagnosticare una malformazione uterina, il primo strumento è l’ecografia pelvica o meglio transvaginale che però non è in grado di poter vedere tutte le possibili problematiche uterine. L’alternativa è rappresentata dalla isterosonografia, la isterosalpingografia e la isteroscopia, che possono essere usate (isteroscopia operativa) anche per alcuni interventi. Le malformazioni uterine prendono vita dalla vita embrionale, quando l’utero si deve ancora formare, in quel momento ci sono due corni che si chiamano dotti di Muller e che devono fondersi verso la nona settimana di gravidanza per dare vita alla struttura uterina che noi conosciamo, se ciò non avviene nel modo adeguato si presenteranno alcune delle modificazioni strutturali di cui parleremo a breve.