Sono in molti a non condividere la legge sull’aborto, conquistata a fatica ormai numerosi anni fa (la 194 è del 1978). Purtroppo questo strumento è stato un valido aiuto per ridurre gli aborti clandestini. Le donne da sempre hanno rinunciato ad avere figli, in situazioni disperate, magari utilizzando i ferri della maglia, improvvisando interventi in ambienti non sterili o facendosi spintonare dalle scale. Ora, a causa delle obiezioni di coscienza sembra esserci un ritorno di tendenza.
legge 194
Le donne turche scendono in piazza contro la riforma della legge sull’aborto
La scorsa domenica, 3 giugno, le donne turche sono scese in piazza per protestare contro la riforma della legge sull’aborto approvata nel 1983. Attualmente la legge prevede la possibilità di interrompere la gravidanza fino alla decima settimana di gestazione, limite che con la riforma si intende abbassare a quattro settimane. Uno stadio della gravidanza al quale, come ha spiegato al quotidiano inglese The Guardian il ginecologo turco Mustafa Ziya Gunenc, è impossibile procedere sia per motivi “tecnici” che per motivi legati alla salute della donna.
La funicolocentesi o cordonocentesi, come e perché
Dopo averti descritto la villocentesi e l’amniocentesi, oggi è la volta di un altro esame invasivo effettuabile durante la gravidanza: la funicolocentesi o cordocentesi. Questo esame consiste in un prelievo di sangue fetale che viene effettuato inserendo, sotto costante guida ecografica, un ago del cordone ombelicale in prossimità del punto di inserzione nella placenta.
Le indicazioni che possono portare alla richesta da parte del ginecologo di effettuare una funicolocentesi possono essere dovute a dei risultati dubbi dell’amniocentesi, alla necessità di conoscere in tempi rapidissimi la mappa cromosomica del bambino (sospette malformazioni o sofferenza fetale) oppure al fatto che avendo la gestante già raggiunto le ventuno–ventidue settimane non ci sia tempo per aspettare i risultati di un’amniocentesi se si dovesse presentare l’eventualità di un aborto terapeutico nei tempi della legge 194. La funicolocentesi infatti restituisce i risultati in modo molto più veloce dell’amniocentesi.
La pillola abortiva RU486
In questi mesi nel nostro paese si è parlato spesso della pillola abortiva RU486.
Come funziona
La pillola RU486 contiene mifepristone, cioè un principio attivo in grado di bloccare il progesterone e quindi la gravidanza.
Quali sono gli effetti collaterali
La pillola può provare dolori forti ed in alcuni casi anche sanguinamento.
Sebbene l’AIFA (Agenzia Italina del Farmaco) abbia dato il via alla commercializzazione anche nel nostro paese si teme che l’uso di questa pillola violi il contenuto della legge 194. Per rispettare questa legge la pillola RU486 potrà essere somministrata solamente in ambito ospedaliero e solo fino al 49° giorno della gravidanza (che corrisponde alla settima settimana).