Il massaggio rilassante neonatale può essere praticato sin dai primi giorni di vita del bambino. E’ un metodo formidabile per far rilassare il neonato e per porre le basi di un legame sereno e armonioso fra questi e i genitori. Massaggiare il neonato, inoltre, ha il potere di alleviare le coliche gassose e favorisce lo sviluppo dei sistemi circolatorio, respiratorio e gastro-intestinale. Tutti i genitori possono praticarlo tranquillamente a patto di rispettare alcuni accorgimenti. Vediamoli dopo il salto.
legame tra madre e neonato
Il distacco dal bambino
È arrivato: dopo nove mesi di gravidanza e un numero variabile di ore di travaglio, finalmente lui è qui, tra le nostre braccia. Il nostro bambino è nato, e fin dai primissimi istanti della sua vita tutta nuova, ci sentiamo indissolubilmente legati a lui: nostro figlio è parte di noi, e del resto fino qualche minuto prima lo era nel senso letterale del termine.
Rooming-in: ecco in cosa consiste
Per rooming-in si intende la possibilità di tenere in ospedale, all’interno della propria stanza, il bambino appena nato, in un lettino accanto alla mamma, senza i limiti d’orario che di solito vengono imposti durante la degenza ospedaliera post parto.
Questa possibilità si sta diffondendo in molti ospedali, alla luce dei numerosi studi che hanno dimostrato come il legame tra la mamma e il bambino sia favorito dal contatto prolungato nel periodo immediatamente successivo alla nascita; inoltre le mamme che possono stare più tempo a contatto con il neonato si sentono più rilassate e fiduciose delle loro capacità di accudirlo una volta rientrate a casa.
In pratica il rooming-in si inserisce in tutte quelle azioni che servono a rendere meno difficile il contatto tra madre e figlio Anche l’allattamento al seno sarà favorito con il rooming-in, perché apparirà ancora più facile e naturale; inoltre questa pratica aiuta il neonato ad affrontare il distacco dal grembo materno nel quale ha vissuto per 9 mesi.
Quando il neonato riconosce la mamma?
Abbiamo già parlato di bonding prenatale, ovvero di quel particolare legame che si sviluppa tra mamma e feto; oggi affronteremo il tema del riconoscimento della mamma da parte del neonato. Il riconoscimento del viso mamma, infatti, è una tappa fondamentale del processo di attaccamento del piccolo nei confronti della persona più importante della sua vita; a infondere sicurezza al neonato appena uscito dal pancione, oltre alla messa a fuoco del viso della mamma sarà anche, e soprattutto, il contatto diretto con il suo corpo durante la poppata.
L’apparato visivo si forma già nel pancione ancora prima della ventiseiesima settimana, ovvero quando il feto aprirà le palpebre, in quanto è già in grado di reagire agli stimoli visivi, come ad esempi dei fasci di luce proiettati sulla pancia della mamma. Il bambino appena nato è in grado di percepire solo le zone d’ombra e le zone di luce, dalla seconda settimana di vita è in grado di mettere a fuoco gli oggetti vicini, e quindi, anche il volto della mamma durante la poppata.