figli legittimi

I figli naturali e i figli “legittimi” sono finalmente tutti uguali

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Finalmente un figlio è un figlio sempre. Un’affermazione così può sembrare strana, ma per la legge italiana i figli nati fuori dal matrimonio, ovvero illegittimi, non erano uguali a quelli nati all’interno del vincolo nuziale. Un paradosso che per anni ha condizionato la vita dei bambini ma anche quella dei genitori e della famiglia. Un esempio: al momento della nascita il riconoscimento non era solo del padre, ma anche della famiglia del papà, per ovvie ragioni di eredità.

figli genitori separati

Coppie divorziate, per i bambini è meglio il doppio domicilio

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In Italia i figli di genitori separati trascorrono oltre l’80 per cento del loro tempo con un solo genitore, di solito la madre. Questo accade anche in caso di affido condiviso, mentre solo il 18 per cento dei figli di coppie separate condivide la quotidianità con entrambi i genitori. Sono questi i dati emersi nel corso del Convegno “Affrontare la crisi della famiglia in nome dei figli” tenutosi nei giorni scorsi al Senato.

La lontananza non rovina il rapporto con i figli se si usa Skype

Quanto conta stare accanto ai propri figli? Qualcuno sostiene che non sia importante la quantità, ma la qualità del tempo che si passa con loro. È vero, ma soprattutto nelle fasi di crescita più delicate è fondamentale seguire i nostri cuccioli con attenzione giorno dopo giorno. Ecco perché mi ha colpito molto una notizia riportata dal Corriere di oggi. Sono sempre in aumento le separazioni e le cause per affidamento un po’ in tutto il mondo occidentale. In linea di massima la tendenza attuale è quella dell’affidamento condiviso.

A Londra, però, uno stimato giudice della Corte d’appello, ha rigettato il ricorso presentato da un padre contro la decisione dell’ex compagna di portare i figli a vivere in Australia, spiegando all’uomo che può rimanere in contatto con i ragazzi tramite Skype. È sufficiente uno strumento come questo per colmare la separazione?

Genitori, a volte i figli vanno mantenuti anche da sposati

I genitori devono sempre farsi carico di tutto. Quando nasce un bambino sono responsabile della vita del loro piccolo anche una volta diventato adulto, tanto che la Cassazione, in una recente sentenza ha sottolineato che i genitori devono mantenere il figlio anche dopo il matrimonio, se non è autonomo economicamente. È un argomento questo che tocca da molto vicino tutte le famiglie, soprattutto quelle di coppie separate.

La disputa nasce dal ricorso di una mamma separata ferrarese che si è opposta a un giudizio sfavorevole nel quale  i giudici del Tribunale di Ferrara prima e della Corte d’appello di Bologna, successivamente, avevano esonerato l’ex marito dal continuare a mantenere la figlia con 436 euro al mese sulla base del fatto che si era laureata e poi sposata.

No kid, quando non avere figli è una scelta

Non avere figli può anche essere una scelta di vita. Parliamo sempre dei nostri bambini e di come educarli per diventare degli adulti sereni e non ci viene neanche in mente che esiste una fetta di popolazione, anche bella grande, che non ha nessuna intenzione di avere degli eredi. Il movimento, nato in America, si chiama Childfree e la loro filosofia si basa sul fatto che “i bambini sono una perdita di tempo, denaro, energie sottratti al proprio tempo, denaro e energie…”. Questa tendenza è arrivata anche in Europa grazie al libro di Corinne Maier No kid. Quaranta ragioni per non avere figli (Bompiani) e alla festa  dei Non-Papà e delle Non-Mamme di Parigi.

Figli e figliastri, uguali davanti alla legge

Non c’è più distinzione tra figli e figliastri, tra bambini legittimi e naturali. Prima del ponte è stato approvato un disegno di legge delega che elimina questa distinzione da un punto di vista giuridico e prevede anche l’obbligo per i genitori di ascoltare i minori prima di adottare decisioni che li riguardano. Insomma più diritti per i figli in generale.  Il ddl si richiama all’articolo 30 della Costituzione (che al comma 1 sancisce il diritto-dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli “anche se nati fuori del matrimonio”) ed è stato predisposto da una Commissione per lo studio e l’approfondimento di questioni giuridiche afferenti la famiglia.

Il testo modifica la disciplina in materia di filiazione, con il fine di assicurare una sostanziale equiparazione dei diritti dei figli legittimi con quelli dei figli naturali. Con una fondamentale innovazione nel Codice civile, la delega rende prossima la disciplina dello status unico di “figlio”, anche da un punto di vista lessicale. Sparirà la formula “nato fuori dal matrimonio”, che, non so cosa ne pensiate voi mamme, ma è davvero tremenda ed etichetta i bambini.

I bambini si fidano troppo delle parole degli adulti

Si dice che la fiducia vada conquistata, non è così per i genitori. I bambini fin dal primo momento trovano una speciale rassicurazione nelle braccia degli adulti ed è per questo che hanno una responsabilità in più: dare il buon esempio e non solo a parole. Mamma e papà sono dei modelli, a volte anche dei miti, senza macchia e con poteri da supereroi. Un nuovo studio dell’Università della Virginia ha voluto testare la fiducia dei bambini negli adulti e in quanto veniva loro detto.

La ricerca ha come obiettivo fare un po’ di chiarezza. Gli educatori hanno seguito, fino ad oggi, due teorie diverse: qualcuno come detto prima sostiene che l’esempio sia il vero valore pedagogico alla base dell’educazione del piccolo, altri affermano che per i bimbi piccoli, con un’età media pari a 3 anni, sono le parole a contare di più, soprattutto se dette da un genitore.

La nascita di un figlio rende più simili ai propri genitori

relazione-genitori-figliNon sarò mai come i miei genitori. Molti giovani pronunciano questa frase almeno una volta nella vita, ma la verità affiora quando siamo noi stessi ad avere un figlio ed inevitabilmente cominciamo ad assomigliare a loro. Un ricercatore olandese ha analizzato i dati di circa mille giovani, dei loro partner e dei loro genitori. I figli rendono sicuramente più somiglianti ai genitori, ma il compagno che non va d’accordo con i suoceri può seriamente inacidire la relazione tra un figlio e la madre ed il padre.

Freek Bucx dell’univesità di Utrecht ha scandagliato il legame tra genitori e figli in una “fase di mezzo” della loro relazione, ciò quando i figli hanno tra i 18 e i 35 anni e i genitori hanno tra i 50 e i 75 anni. Il ricercatore ha scoperto che uno dei fattori che minaccia di più i legame genitori figli è la relazione tra il partner e i suoceri, se il compagno non va d’accordo con loro molto probabilmente il rapporto (con i genitori) è destinato ad indebolirsi. La soluzione a questo problema però c’è, ed è quella di fare subito un figlio.