Essere madri e imprenditrici allo stesso tempo è possibile. Spesso si tende a banalizzare molto ruolo della mamma e non si riflette sulle abilità che una donna dimostra di avere nel momento in cui ha un bambino. Parliamo di capacità organizzative, comunicative, sa lavorare in team, sa svolgere diversi ruoli, è flessibile, lavora senza orari fissi. Tutte qualità preziose anche nel mondo del lavoro. Non a caso è nato “Google campus for moms”, un incubatore di startup che ha tra gli obiettivi aiutare le donne con figli a sviluppare la loro carriera.
lavoratrice
Come cambia il mondo delle mamme blogger?
Fare la mamma è una bella fatica e solo una mamma, lo può sapere. Notti in bianco nel tentativo di consolare un piccolo che non ne vuole sapere di dormire e notti con solo un occhio chiuso per timore di non sentirlo respirare. Le mamme blogger sono libere professioniste che si avvicinano al web per lavoro e anche per comunicare.
Azienda licenzia solo donne, “così stanno con i figli”
Donne discriminate sul lavoro, ci risiamo. Come se non bastassero gli allarmanti dati Istat pubblicati recentemente sulla condizione delle donne lavoratrici in Italia, accade a Inzago (MI) un nuovo sconfortante episodio.
La notizia è di qualche giorno fa, ma sembra roba del secolo scorso.
Lavoro e gravidanza
Una donna in gravidanza è tutelata dalla legge e questo vale anche e soprattutto quando si parla di lavoro. Informare il datore di lavoro del vostro stato è fondamentale soprattutto nel caso in cui svolgiate una mansione che vi faccia stare a contatto con prodotti che potrebbero compromettere lo stato di salute del bebé; inoltre, una donna, durante la gravidanza e nei successivi 7 mesi al parto non può essere adibita a lavori faticosi oppure pericolosi.
La legge inoltre prevede che la futura mamma possa assentarsi dal lavoro per 5 mesi: 2 mesi prima del parto e 3 dopo il parto. In questo caso si parla di astensione obbligatoria. La donna lavoratrice può richiedere, previo accertamento medico e dopo un controllo da parte della Direzione Provinciale del Lavoro anche un congedo anticipato (ad esempio in presenza di situazioni di lavoro ritenute a rischio per lo stato di gravidanza). Se la gravidanza procede bene la lavoratrice può continuare a lavorare fino all’ottavo mesi gravidanza presentando al proprio datore di lavoro un certificato di salute che attesti che sia lei che il bambino sono in buona salute.