Nel 90-95% dei casi la sordità infantile insorge già nel grembo materno o al momento della nascita, è cioè congenita; la cause sono in genere ereditarie, infettive, tossiche o traumatiche ed ogni anno in Italia circa 2000 bambini nascono affetti da sordità, o ipoacusia, grave. Purtroppo però solo nella metà dei casi la diagnosi avviene entro il primo anno di vita e questo ha gravi ripercussioni sullo sviluppo linguistico e cognitivo del bambino anche nei casi in cui il deficit uditivo è di grado medio o lieve.
ipoacusia
Domani si celebra la Giornata Europea della Logopedia
Torna ancora una volta la Giornata Europea della Logopedia. L’appuntamento è domani e in tutti i Paesi dell’Unione Europea si parlerà dei problemi della comunicazione e del linguaggio. Quest’anno il tema è la sordità. Abbiamo presentato, proprio ieri, un disturbo che tocca almeno mille neonati l’anno solo in Italia e si chiama ipoacusia, ma è solo una delle tante patologie con cui i bimbi devono fare i conti. La Federazione Logopedisti Italiani (FLI), in collaborazione con il Coordinamento dei logopedisti europei (Cplol), celebra l’evento con una serie d’iniziative per sensibilizzare i pazienti alla logopedia.
Lo slogan di domani è “(Lo) senti chi parla?” e in molte regioni saranno proposti fili diretti con il logopedista, opuscoli informativi e info point allestiti in strutture sanitarie o nelle piazze. Perché è importante questa figura professionale (il logopedista)? Hanno dato una risposta alcuni esperti della Fli.
Rete Udito per la diagnosi dell’ipoacusia neonatale
Bambini con problemi di udito, che tardano a parlare perché non sono in grado di pronunciare le prime parole. È colpa dell’ipoacusia, una malattia di cui abbiamo recentemente parlato ed è causata da una lesione della coclea, l’organo chiave dell’ascolto. Purtroppo, solo in Italia, ogni anno nascono circa mille bambini con questo disturbo e un quarto proviene dalla Lombardia. Proprio questa regione però vanta un network modello per una diagnosi precoce e un intervento personalizzato e multidisciplinare.
Si chiama Rete Udito e offre, ormai dal 2005, in circa 20 punti nascita regionali uno screening neonatale, che permette di diagnosticare la malattia congenita. La Rete Udito identifica un primo raggruppamento di strutture ospedaliere pubbliche e private lombarde attive nel campo della patologia uditiva.