Quando i bambini russano

Contrariamente a quanto si pensa, non russano solo gli adulti ma anche i bambini. Studi scientifici, infatti, hanno evidenziato che bel il 12% dei bambini in età prescolare russa. In linea di massima, il russare è causato da un ostacolo che impedisce all’aria di passare normalmente nel naso e in gola. Nei bambini, questo ostacolo è rappresentato, nella maggior parte dei casi, dall’ingrossamento di tonsille ed adenoidi. Il russare è un segnale che non deve essere sottovalutato. La dottoressa Luana Nosetti spiega che

Spesso dietro a bambini irritabili, nervosi o che hanno problemi comportamentali, si nasconde un problema del sonno di cui il russare è un sintomo.

Perché i bambini russano?

La causa principale del russare nei bambini è l’ingrossamento delle tonsille e delle adenoidi, più frequente nei mesi invernali a causa delle continue infezioni delle vie respiratorie.

Adenoidi e tonsille: toglierle o lasciarle?

adenoidi e tonsille

Cosa sono e dove si trovano tonsille e adenoidi?

Tonsille e adenoidi sono degli organi linfatici situati nell’orofaringe che costituiscono le strutture del sistema immunitario come difesa delle vie aeree superiori. Tonsille e adenoidi fanno parte di un gruppo di quattro organi che si trovano tra naso e gola con funzioni e struttura analoghe, ma che vengono distinti in base alla collocazione.

Le palatine, ovvero le tonsille, e le faringee, cioè le adenoidi, sono le più importanti; sono costituite da tessuto linfatico, ovvero contengono cellule del sistema immunitario, e sono pronte a reagire al contatto con agenti estranei potenzialmente dannosi. La loro azione si sviluppa quasi esclusivamente nell’infanzia e si esaurisce intorno ai 3-4 anni per adenoidi e verso gli 11-12 anni per le tonsille.

Perché le adenoidi e le tonsille si infiammano?

Le adenoidi si infiammano e si ingrossano quando vengono a contatto con un fattore esterno, e quindi con virus e batteri; questi ingrossamenti provocano difficoltà di respirazione, che quindi avviene solo tramite la bocca, la quale, perciò, rimane sempre aperta, predisponendo l’apparato faringeo alle infezioni. Inoltre, tenere la bocca aperta nel periodo della crescita può portare ad una malocclusione dentale e limitare lo sviluppo delle funzioni del naso.

Togliere le adenoidi, operazione possibile ma con una difficile convalescenza

adenoidi-convalescenzaQualche tempo fa ti ho parlato dell’ipertrofia delle adenoidi, una patologia molto frequente nei bambini e che spesso si associa con tutta una serie di sintomi che alla lunga possono portare alla necessità di un intervento chirurgico per rimuoverle. Oggi ti voglio raccontare la mia esperienza di mamma che sta seguendo la convalescenza del proprio figlio, appena operato di adenodectomia.

Cosa dire, prima di tutti c’è l’ansia di dover sottoporre un bambino di 4 anni ad un intervento chirurgico in anestesia totale ma i medici mi hanno subito rassicurato su quanto fosse blando l’anestetico e che mio figlio dopo l’operazione si sarebbe svegliato immediatamente. E così è stato, è tornato in stanza sveglio ma ovviamente infastidito, non ci crederai, più che dal dolore dell’intervento, dalla farfallina che gli avevano messo in vena per essere pronti alla necessità di iniettare qualche farmaco.

Ipertrofia delle adenoidi, una patologia frequente

adenoidiL‘ipertrofia delle adenoidi è un problema molto frequente nei bambini ed inizia di solito verso i 3 anni. Le adenoidi sono costituite da tessuto linfatico e si trovano dietro al naso, nel cavo rinofaringeo. Quando le adenoidi aumentano di volume, possono insorgere diversi tipi di patologie conseguenti proprio all’ingombro del tessuto ipertrofico:

  • Il sintomo più caratteristico dell’ipertrofia adenoidea è la difficoltà respiratoria nasale, specie notturna, del bambino. Se la notte il bambino russa, ha un sonno molto disturbato, lamenta incubi notturni e spesso fa la pipì a letto potrebbe soffrire di questa patologia.