In una società caratterizzata dall’età sempre più avanzata delle donne che decidono di mettere al mondo un bambino e dalla precarietà lavorativa e dei rapporti di coppia in genere, non stupisce più non trovarsi di fronte a famiglie numerose, diventando quasi la normalità vedersi circondati da coppie con figli unici. Essere figlio unico comporta una serie di conseguenze, tra le quali avere tutte le attenzioni dei genitori per se, giungendo spesso ad esserne viziati. Non è sbagliato dunque parlare di una vera e propria sindrome del figlio unico che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, “colpisce” allo stesso modo bambino e genitori.
iperprotezione della mamma
I bambini iperprotetti non crescono autonomi
Questa non vuole essere una guida su come educare i vostri figli, ma un modo per porre l’accento su un aspetto che riguarda le loro giornate. A causa dello sviluppo urbano, molti bambini che abitano in città, sono costretti per forza di cose ad effettuare tutti gli spostamenti che li riguardano sempre accompagnati da un adulto. Anche il semplice tragitto casa scuola avviene il più delle volte in macchina, con mamma o papà che accompagnano il figlioletto di fronte l’entrata.
Essere troppo ansiose e iperprotettive è un reato
Ci sono genitori troppo apprensivi. È normale guardare il proprio cucciolo crescere e sentire la necessità di proteggerlo da tutto, questo però non deve impedirgli di fare le sue esperienze (ovviamente in base all’età). Spesso però non è così semplice trovare una misura. È proprio vero: il lavoro di genitore s’impara solo sul campo e sbagliando. Attenzione però perché una donna è stata condannata a un anno e quattro mesi per essere stata troppo ansiosa.