Bambini iperattivi troppe diagnosi aumenta prescrizione farmaci

Bambini iperattivi, troppe diagnosi: aumenta la prescrizione dei farmaci

Bambini iperattivi troppe diagnosi aumenta prescrizione farmaci

Circa il 3-4 % dei bambini italiani è affetto dalla sindrome Adhd, ovvero da iperattività. Tale patologia comporta una ridotta soglia di attenzione ed una serie di comportamenti alla cui base stanno sicuramente un’impulsività ed una vivacità fuori dal comune. Secondo uno studio condotto presso la Bond University, in Australia, e pubblicato dal British Medical Journal, le diagnosi di iperattività starebbero aumentando con troppa facilità e con esse la conseguente prescrizione di farmaci che potrebbero rivelarsi pericolosi, nel caso in cui non siano strettamente necessari, per la salute dei bambini e degli adolescenti.

Bambino vivace

Come gestire i bambini troppo vivaci?

Bambino vivace

Ci sono bambini agitati e molto vivaci. Quante di voi, care mamme, devono fare i conti con un vero e proprio “Pierino la Peste”? E’ simpatico da morire, è anche molto intelligente, ma se non fosse che è nostro figlio, lo avremmo già strozzato. Ovviamente in senso figurato. È una fase della vita, poi passa. Intanto come si fa a gestire l’esuberanza di piccoli così? Non è semplice e soprattutto è molto faticoso.

Bambini troppa televisione non provoca iperattività

Bambini, troppa televisione non provoca iperattività

Bambini troppa televisione non provoca iperattività

Sebbene diverse volte ci siamo ritrovati a leggere articoli, studi e avvertimenti da parte degli esperti sull’utilizzo della tecnologia da parte dei bambini, con particolare riferimento alla televisione, constatando come tutti fossero concordi nel consigliarne una visione non troppo prolungata, è di questi giorni la notizia che rassicurerebbe su alcuni aspetti legati all’insorgenza di problematiche ad essa legate.

Record di bambini con diagnosi di Adhd negli ultimi 10 anni

Sono sempre più numerosi i bambini iperattivi, ovvero con quel disturbo chiamato sindrome da iperattività con deficit di attenzione (Attention Deficit Hyperactivity Disorder). Uno studio del Kaiser Permanente Southern California ha dimostrato che in meno di 10 anni, dal 2001 al 2010, c’è stato un vero e proprio boom di diagnosi, con un picco per i piccoli ispanici.

Iperattività e deficit di attenzione: il convegno a Trento il 4 e 5 maggio

Se il bambino non presta attenzione a scuola, non sta fermo e quieto, se mostra incapacità a controllarsi e a portare pazienza, a impegnarsi in compiti per lui poco divertenti, se tocca e gioca con qualsiasi cosa gli sia vicina, fa commenti inappropriati in situazioni inappropriate, allora secondo psicologi e psichiatri il bambino in questione sarà affetto da ADHD, cioè da sindrome da deficit di attenzione e di iperattività.

Il telefonino in gravidanza può essere dannoso se usato in modo eccessivo

Non è la prima volta che gli esperti lanciano l’allarme “telefonino”. In molte occasioni infatti i medici e i ricercatori hanno consigliato di non esagerare. Purtroppo siamo esposti, nel corso della nostra vita, a numerosi pericoli (dai campi magnetici alle radiazioni, alle dipendenze tecnologiche). Cosa dobbiamo fare? C’è ben poco da fare, se non cercare di essere moderati.

ADHD, online il nuovo sito per conoscere e curare il disturbo

Il bambino è troppo vivace? Quante volte vi è venuto questo dubbio? Sono tanti i genitori spaventati che l’allegria e l’esuberanza del proprio piccolo possano essere il sintomo di un disturbo, come l’ADHD – Deficit di Attenzione e Iperattività. Allora prima di preoccuparsi troppo, partiamo dal presupposto che l’argento vivo è una caratteristica tipica dei bimbi, soprattutto dei maschietti (ma anche le femminucce non scherzano) e nel dubbio ci si può tranquillamente rivolgere a degli esperti.

Bambini iperattivi, gli psicofarmaci non sono sempre la risposta al problema

Si parla spesso di bambini iperattivi e ogni tanto si confondono l’allegria e l’esuberanza con la malattia. Non vorrei banalizzare la questione, ma questo commento è solo un modo per introdurre un grave problema: la somministrazione di farmaci (e di psicofarmaci) ai piccoli quando non ce n’è veramente bisogno. E soprattutto quando un approccio pedagogico potrebbe dare risultati migliori.

Un premio promesso ai piccoli iperattivi può sostituire i farmaci

Abbiamo già trattato qui su Tuttomamma il tema dell’iperattività nei bambini, una sindrome che divide la comunità scientifica, alcuni sostengono che in realtà la malattia non esista e che sia solo una macchinazione della case farmaceutiche per spingere determinati medicinali altri invece ritengono che  la ADHD sia una patologia vera e propria che necessita di una cura  e di terapia psicologica.

E visto che oggi ho trovato questa nuova notizia sull’iperattività ho pensato di condividerla con voi. Da una ricerca della Nottingham University è emerso che dei premi dati al bambino in caso di comportamento positivo abbiano lo stesso effetto di un farmaco, l’importante è che il riconoscimento venga dato immediatamente in modo che il bimbo associ il regalo alla buona condotta.

Aspirina in gravidanza (forse) nessuna conseguenza per mamma e nascituro

gravidanza e aspirinaCome è ben noto le donne che assumono farmaci durante il periodo della gravidanza devono prestare attenzione e devono seguire alla lettere i consigli del medico.
Sono proprio i medici che spesso prescrivono alle donne in gravidanza nel caso di diagnosi di preeclampsia o altri disturbi l’assunzione di aspirina a basso dosaggio; le mamme però sono sempre molto titubanti perché pensano che questo farmaco possa arrecare danni alla salute del nascituro come ad esempio provocare un’alterazione del cervello.

e in effetti, tra i vari timori c’è anche quello che, agendo sulla funzionalità piastrinica, potrebbe interferire nella coagulazione del sangue e aumentare il rischio di emorragia cerebrale nei nati prematuri

Bambini iperattivi, quando si può parlare di disturbo?

iperattività

La sindrome di iperattività infantile, nota anche con il nome di sindrome ipercinetica o disturbo dell’attenzione e dell’iperattività è un disturbo dell’infanzia del quale si sente parlare sempre più spesso; sebbene i suoi segni siano già presenti sin dai primi mesi di vita, alla diagnosi si perviene di solito al momento in cui il bambino fa il proprio ingresso a scuola: il deficit attentivo infatti, unito al comportamento impulsivo e, talvolta, aggressivo, di questi bambini si rende più evidente a causa sia delle difficoltà relazionali con i coetanei che dei problemi di gestione e contenimento incontrati dagli insegnanti.

In particolare, il disturbo dell’attenzione e dell’iperattività, nel suo aspetto dirompente si manifesta soprattutto nei maschi mentre nelle femmine sembrano prevalere le difficoltà attentive. Attualmente si ritiene che alla sua origine vi siano cause di natura neurobiologica (legate al funzionamento della corteccia pre-frontale) sulle quali vanno ad agire determinanti di tipo ambientale; in altre parole se è vero che questi bambini presentano una sorta di malfunzionamento dei neurotrasmettitori che regolano alcune funzioni coinvolte nel disturbo (motricità e controllo degli impulsi) è anche vero che il contesto familiare e scolastico nel quale il bambino cresce può far molto per acuire o, al contrario, placare l’intensità dei sintomi.