I multivitaminici in gravidanza non sono necessari

I multivitaminici in gravidanza non sono necessari

Sono parecchie le future mamme che, durante la dolce attesa, cedono alle lusinghe degli integratoti di vitamine, assumendoli in gravidanza. In realtà, secondo uno studio condotto in Inghilterra e pubblicato sulla rivista Drug and Therapeutics Bulletin, edita dal British Medical Journal, non ce ne sarebbe bisogno. O meglio, la maggior parte di coloro le quali li assume potrebbe farne tranquillamente a meno. Alla luce dei dati raccolti sarebbe emerso come questi non aumenterebbero la salute delle donne nè dei bebè.

Integratori per mamme che allattano

L’allattamento, così come la gravidanza, rappresentano un momento molto delicato durante il quale la futura e la neo mamma sprecano molte energie ma devono anche mantenersi forti e sane. E’ proprio per questo motivo che utile può risultare l’assunzione di integratori specifici che forniscano alla donna tutti i nutrienti di cui abbia bisogno per mantenere uno stato nutrizionale bilanciato e ricco di tutto ciò di cui, sia la mamma che di conseguenza il bambino, abbiano bisogno.
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Autismo, ridotto il rischio grazie all’acido folico

Autismo ridotto rischio grazie acido folico

Uno dei peggiori handicap quando si parla di bambini è sicuramente l’autismo. Si tratta di un disturbo che colpisce alcune funzioni celebrali,  c’è ma non si vede, o meglio non si percepisce a prima vista in quanto non è accompagnato da malformazioni fisiche. Comporta delle difficoltà inerenti la sfera della comunicazione, del rapporto interpersonale e dell’immaginazione del bambini che ne sono affetti. Le sue cause sono molteplici ma oggi, grazie ad uno studio condotto dalla Columbia University e pubblicato sul Journal of the American Medical Association, si scopre che il rischio che il bambino possa essere affetto da autismo potrebbe essere ridotto.

Carenza di vitamina d in gravidanza e rischio sottopeso per il nascituro

Secondo uno studio dell’Università di Pittsburgh condotto su un campione di oltre duemila donne in gravidanza i livelli di vitamina d della madre durante il primo trimestre di gestazione sono correlati al peso e alla circonferenza cranica del bambino al momento della nascita. I nati da madri con deficit di vitamina d, infatti, erano mediamente più piccoli rispetto all’età gestazionale rispetto ai nati da madri che mostravano livelli adeguati di questo nutriente.

Acido folico, un aiuto per prevenire i disturbi del linguaggio

È abbastanza normale sentir parlare di gravidanza e di acido folico insieme, perché questa sostanza assunta durante la gestazione e anche prima, nelle dosi giuste, dà grandi benefici alla crescita del bambino. L’ultimo studio in materia, effettuato dai ricercatori dell’Istituto di Sanità pubblica di Oslo, ha evidenziato che prendere la vitamina B9 già in fase di programmazione protegge il bambino dal rischio di ritardi, anche gravi, del linguaggio.

Depressione post partum, gli omega 3 riducono il rischio

La depressione post partum colpisce molte donne (25%), alcune in modo lieve e altre in modo davvero molto invalidante, tanto da diventare una minaccia per sé e per il bambino. Come si può prevenire questa patologia? Secondo i ricercatori dell’University of Connecticut School of Nursing (Usa), l’olio di pesce può ridurre le probabilità di baby blues. Una bella notizia per molte future mammine, che sono spaventate da quest’eventualità.

Per giungere a questa tesi, ovviamente, c’è stato uno studio, che ha coinvolto 52 donne incinte, suddivise poi a caso in due gruppi. Alle gravide del primo gruppo è stata fatta assumere una capsula contenente olio di pesce con 3.000 mg di Dhea, a partire dalla 24ma settimana di gravidanza fino al giorno del parto. Alle donne del secondo gruppo – quello di controllo – è stata data una pillola di placebo.

Fitoterapia e integratori in gravidanza

fitoterapia in gravidanza

In gravidanza è sempre opportuno chiedere il parere del medico non solo quando si ha la necessità di assumere farmaci, anche quelli senza obbligo di prescrizione medica, ma anche se si pensa di darsi una mano con integratori alimentari e prodotti fitoterapici. Quanto agli integratori alimentari, alcuni sarà il ginecologo stesso a prescriverli; è il caso dell’acido folico, raccomandato a tutte le future mamme già da prima del concepimento e almeno fino al primo trimestre di gravidanza per la sua azione di prevenzione della malformazioni fetali a carico del tubo neurale, e laddove ritenuto necessario, del ferro.

A volte può rendersi necessaria anche un’integrazione di vitamine e sali minerali, ma quando è la mamma a sentirne il bisogno senza che il medico gliel’abbia prescritta è il caso che lo consulti per richiederne il parere. Le insidie infatti sono in agguato anche quando si usano prodotti che di norma hanno effetti benefici: sapevate, ad esempio che un eccessivo introito di vitamina A può avere effetti tossici sul feto?