I bambini crescono dopo il nido devono affrontare la scuola materna. È un passaggio difficile che va affrontato con calma e con un po’ di serenità. Spesso coincide anche con l’arrivo di un fratellino. Il bambino quindi non deve assolutamente sentirsi parcheggiato: abbiamo quindi elaborato una serie di consigli per affrontare questo importante momento.
inserimento alla scuola materna
Scuola materna: i consigli per affrontare l’inserimento
Il conto alla rovescia può iniziare: nonostante ci troviamo nel pieno delle ferie estive, chi abbia dei bambini piccoli in casa dovrà necessariamente avere iniziato a pensare a settembre, quando i propri piccoli dovranno, per forza di cose, familiarizzare con un ambiente del tutto nuovo per loro (nel caso dell’inserimento nella scuola materna), lontano da casa e dai propri genitori, a contatto con nuove persone, tra maestre e compagnetti. Ambiente che li porterà necessariamente al confronto, ad una sorta di emancipazione e alle prese con nuove esperienze. Ma come affrontare al meglio questo momento e guidarli nel migliore dei modi? Ecco qualche consiglio.
Inserimento all’asilo: necessario, inutile, o addirittura dannoso?
<img class=”aligncenter size-full wp-image-26341″ title=”scuola dell’infanzia” src=”http://www.tuttomamma.com/wp-content/uploads/2012/09/scuola-dellinfanzia.jpg” alt=”inserimento all’asilo” width=”489″ height=”325″ /> Settembre: mese in cui si rientra dalle vacanze, riaprono le scuole e, per
Asili nido, la crisi italiana
Gli asili nido, si sa, in Italia non hanno mai avuto grande fortuna. Sempre troppo pochi, sin dallo loro nascita, per venire incontro alle esigenze delle mamme lavoratrici, che avevano visto un lieve miglioramento della situazione (i posti nido erano saliti dal 10 al 17% in tre anni) grazie a un finanziamento straordinario emanato nel 2007, sembra si stiano dirigendo verso un nuovo periodo nero.
I soldi stanno per finire e i comuni non se la passano tanto bene. Risultato? L’asilo diventa low cost nel senso più deteriore del termine; ha fatto tanto discutere in questo senso la decisione del sindaco di roma Alemanno di concedere appalti a prezzo stracciato ad alcune cooperative che hanno accettato di accudire i piccoli per una somma di 475 euro a bambino quando il minimo necessario per garantire gli standard di qualità è di 700 euro.
I bambini che frequentano il nido si ammalano meno alle elementari
“Vedrai che adesso che lo porti all’asilo nido sarà sempre ammalato”. Quante di noi si sono sentite ripetere questa frase? E quante hanno dovuto constatare che questa affermazione è veritiera? Eh si perchè ammalarsi i bambini che vanno al nido si ammalano e più spesso di quelli che non lo frequentano. Tuttavia…non è detto che questo sia un danno. Anzi!
Infatti, secondo una ricerca condotta in Canada e pubblicata sulla rivista scientifica Archives of Pediatrics and Adolescent Medecine, i bambini che frequentano l’asilo nido e quindi stanno a stretto contatto con i coetanei sin da prima dei due anni e mezzo di vita si ammalano di più ma questo li rende più resistenti alle infezioni alle scuole elementari.
Bambini iperattivi: il registro italiano ADHD
Sono sempre di più i bambini nervosi. Fanno fatica a stare fermi, hanno reazioni aggressive e dormono poco. Ma come fare a capire se si tratta di un periodo passeggero, magari causato da uno stile di vita poco regolare, o hanno l’ADHD, più nota come sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Non è facile, anche perché spesso vengono etichettati alcuni comportamenti come “malati”, quando non è così. Negli Stati Uniti, alcuni esperti sono convinti che il 20% dei 5 milioni di bimbi con la diagnosi di ADHD sia sano come un pesce. Questo è quanto è emerso da uno studio condotto su 12 mila bimbi americani e analizzato durante la settimana europea dell’ADHD, che si è appena conclusa.
Inserimento alla scuola materna: come affrontarlo
L’inserimento alla scuola materna è un periodo delicato per il bambino, soprattutto se non ha frequentato l’asilo nido, perché andrà preparato alla separazione dai genitori, in modo da rendere meno traumatico il momento del distacco. Nel caso in cui non sia andato al nido è bene far stare il bambino con i suoi coetanei il più a lungo possibile, in modo da farlo abituare a stare in mezzo ad altri bambini; questa regola vale soprattutto se il piccolo è figlio unico.
I primi giorni in cui il bambino frequenterà la scuola materna è meglio che almeno un genitore resti con lui in modo da trasmettergli sicurezza, poi, dopo quattro o cinque giorni, quando il piccolo si sentirà più sicuro, potrete anche allontanarvi. Per rendere meno traumatici i momenti il cui il bambino dovrà rimanere da solo all’asilo, cercate di stabilire dei piccoli “rituali” che lo rassicurino, come, ad esempio, tenerlo in braccio fino all’entrata o lasciargli un vostro oggetto che vi dovrà restituire al rientro.
Fategli sentire il vostro affetto, dicendogli che anche a voi dispiace non poter stare tutto il giorno con lui, ma che, dall’altra parte, siete contenti che vada in un luogo dove potrà stare insieme ad altri bambini ed imparare tante cose. Se il piccolo non vuole andare all’asilo, ascoltate le sue ragioni, mostratevi comprensivi, ma fermi, in modo che capisca l’importanza delle vostre ragioni, ed eventualmente, consigliategli come sciogliere le sue preoccupazioni.