In Piemonte finite le scorte di vaccino esavalente, colpa dell’influenza A?

vaccino-esavalente-bambiniSembra un paradosso ma a causa del rumore mediatico, della paura per la possibile pandemia e della corsa ai vaccini contro l’influenza A, in Piemonte chi deve somministrare il vaccino esavalente, contro poliomielite, difterite, tetano, pertosse, epatite B e meningite da emofilo, non può. Le scorte di vaccini sono esaurite e nessuno sa quando le fiale torneranno ad essere disponibili, la cosa davvero sconcertante è che stiamo parlando di vaccinazioni obbligatorie e non facoltative.

La Glaxo, che produce per l’Italia il vaccino esavalente e per diversi altri Paesi, ma non per l’Italia, quello contro la nuova influenza, si è evidentemente concentrata sulla pandemia, rimanendo indietro con la produzione di fiale destinate ai bambini italiani.

giustifica così questa incresciosa situazione il dottor Vittorio Demicheli, direttore della Sanità pubblica del Piemonte.

L’influenza A in gravidanza

influenza suina in gravidanza

Se le donne in gravidanza sono considerate dei soggetti a rischio anche durante le normali influenze stagionali, l’allarme creato da giornali e televisione circa la nuova influenza A (virus H1N1) rischia di costituire una preoccupazione in più per tutte le future mamme; e anche se il vaccino è disponibile sono ancora in molte ad essere indecise circa l’opportunità di vaccinarsi o meno per timore degli eventuali effetti collaterali che la prevenzione potrebbe avere sul feto.

In linea di massima, gli esperti concordano nel consigliare il vaccino contro l’influenza A a tutte le donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza, mentre lo stesso non può dirsi per le donne al primo trimestre; questo perchè se da un lato il rischio di complicanze è più grave a gestazione avanzata, dall’altro non si conoscono ancora gli effetti collaterali della vaccinazione sul feto durante le prime dodici settimane di gravidanza.

Influenza A, il vaccino e i bambini: il punto della situazione

vaccino-influenza-A-per-i-bambiniVirus H1N1, influenza A, Suina. Tanti nomi e un unico comune denominatore: pandemia. Ormai molte città del nostro paese sono ufficialmente entrate, a dispetto delle previsioni che la volevano a dicembre, nella fase di picco di diffusione. E la fascia di popolazione maggiormente colpita è quella dei bambini, soprattutto sopra i 5 anni, gli asili sono svuotati, i medici di base non sanno come fronteggiare un afflusso massiccio e soprattutto l’industria delle notizie sta cavalcando l’onda di panico a volte proponendo a volte sconsigliando il vaccino contro l’influenza A.

Ma cosa sta veramente accadendo? Perché c’è così poca chiarezza e le comunicazioni che arrivano dal Ministero della Salute circa la necessità di vaccinare i bambini contro l’influenza A sono diametralmente opposte alle indicazioni dei pediatri di base e dei medici in generale che invece la sconsigliano?

Cereali contro l’influenza A. Ed è polemica

kellogsCome poteva il marketing non cavalcare l’onda di panico provocata dall’influenza A? Se poi parliamo dell’America dove c’è stato un altissimo numero di vittime causate dal Virus H1N1 allora la campagna è stata fatta ad hoc. Kellog’s la multinazionale dei fiocchi di cereali dopo che negli Stati Uniti è stata dichiarata l’emergenza nazionale ha cambiato la confezione dei Cocoa Krispies i cereali preferiti dai bambini. Da maggio scorso sul packaging è comparsa la scritta “Adesso aiuta a rafforzare l’immunità dei tuoi figli“.

Subito è scattata, come prevedibile, l’accusa di pubblicità ingannevole da parte delle associazioni dei consumatori ed anche dell’ufficio legale della città di San Francisco. La scorsa settimana il legale del comune di San Francisco, Dennis Herrera ha richiesto alla Kellogg’s e alla Food and Drug Administration di provare la veridicità delle affermazioni contenute nel pacco di cereali al cacao. Ed ha affermato

Sono preoccupato per l’uso di slogan che inneggiano alla salute, quando stiamo parlando di un prodotto carico di zucchero e cioccolato come i Cocoa Krispies. Il messaggio è fuorviante e ingannevole per i genitori

Influenza A: se la gestante si ammala rischi per il bebé

vaccino influenza A

Secondo i risultati di uno studio compiuto da Caleb Finch dell’università di Los Angeles la gestante che dovesse prendere l’influenza A potrebbe danneggiare anche pesantemente la salute del nascituro (anche a lungo termine). Il bambino potrebbe avere un minore quoziente intellettivo ma potrebbe andare incontro anche al rischio di infarto.

Negli Stati Uniti, dalla fine di agosto ad oggi sono state ricoverate in terapia intensiva 100 donne colpite dal virus dell’influenza A. Pensate che di queste 100 donne, 28 sono morte. Ecco perché Anne Schuchat, responsabile del centro malattie respiratorie del Cdc (Center for Desease Control and Prevention) di Atlanta raccomanda alle mamme in gravidanza di vaccinarsi appena possibile per proteggere se stesse ma anche il bebé.