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Batteri antibiotico-resistenti, l’allarme dei pediatri

Tra le maggiori cause di morte neonatale ci sono le infezioni. L’unica cura contro tali patologie risiede, come ben sappiamo, nell’utilizzo degli antibiotici i quali, in alcuni casi, però, possono risultare inefficaci. Ciò in quanto alcuni batteri, quelli antibiotico-resistenti, la cui presenza è sempre più numerosa, ha messo in allarme i medici della Società Italiana di Neonatologia. Il pericolo è che, in presenza di tali batteri, non si riesca a trovare una cura adeguata e capace di salvare la vita dei piccoli. ù

Allarme super batteri: evitare l’uso inappropriato di antibiotici nei bambini

La nostra vita e quella dei nostri bambini ha una minaccia in più: sono i super batteri, resistenti agli antibiotici. Purtroppo dobbiamo sentirci responsabili di questi nuovissimi germi, perché la causa principale del loro sviluppo è l’uso non appropriato degli antibiotici sia negli uomini che in ambito veterinario, ovvero negli animali che entrano nella catena alimentare e vengono consumati.

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Inappetenza del bambino, quali sono le cause?

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Il bimbo non ha fame, quali possono essere le cause? Allora non bisogna preoccuparsi a prescindere, soprattutto se il bimbo si è dimostrato sempre inappetente. Diventa però fare un po’ più di attenzione, se il piccolo è normalmente un mangione. Possono esserci cause psicologiche, magari dovute a un cambiamento (dieta, nascita di un fratellino/sorellina, contesto abitativo, stagione) o patologiche.

Sindrome bambino grigio

Sindrome del bambino grigio

Sindrome bambino grigio

La sindrome del bambino grigio è una condizione piuttosto grave, nonostante sia anche rara, nella quale il neonato, spesso prematuro, viene a trovarsi a seguito dell’assunzione endovenosa di un particolare farmaco, un antibiotico per la precisione, il cloramfenicolo. Quest’ultimo è un antibiotico batteriostatico utilizzato nel trattamento di alcuni casi pediatrici, nonostante comporti degli effetti collaterali gravi in diversi Paesi, soprattutto nel Terzo Mondo, nei quali spesso è l’unica alternativa accessibile, in quanto economica. Ecco perchè il suo impiego viene ristretto a casi gravi che vedano il pericolo di morte del paziente.

infezioni alimentari

Le infezioni alimentari colpiscono soprattutto i bambini tra 1 e 4 anni

infezioni alimentari

Le infezioni alimentari sono molto diffuse tra i bambini. A dimostrarlo è l’ultimo rapporto dell’ European Center for Disease Control (Ecdc), condotto proprio su questo tema, che non solo mette in luce una situazione cui i genitori dovrebbero prestare un po’ più di attenzione, ma cerca di fare il punto su come prevedere le infezioni dovute agli alimenti e all’acqua tra i bimbi. Secondo Ecdc, le principali vittime di questo disturbo sono i piccoli tra 1 e 4 anni.

Stafilococco aureo in gravidanza

Stafilococco aureo in gravidanza, come si manifesta e come si cura

Stafilococco aureo in gravidanza

Basta un colpo di tosse per spaventarsi in gravidanza. Questa sensazione di ansia è sempre molto spiacevole e per certi versi toglie alla gestazione questo stato di meraviglia e di estasi che dovrebbe invece colpire la donna. Purtroppo, però, bisogna fare i conti con la realtà. Durante i lunghi nove mesi, possono esserci diversi problemi, tra cui la possibilità di contrarre delle infezioni o intossicazioni, a causa dello stato di immunodepressione tipico del momento. Tra i batteri più aggressivi, c’è lo Stafilococco aureo, che può manifestarsi i molti modi diversi.

ghiaccio fast food sporco

Il ghiaccio dei fast food contiene più batteri dell’acqua del water (almeno negli USA)

ghiaccio fast food sporco

Noi mamme ci preoccupiamo continuamente che i nostri bimbi non vengano in contatto con germi e batteri patogeni, motivo per cui siamo attentissime alla loro igiene personale e alla pulizia dei vestiti e degli ambienti in cui vivono. Secondo gli esperti però esagerare con la pulizia indebolisce il sistema immunitario dei nostri piccoli rendendoli più vulnerabili ad asma, allergie ed infezioni; questo sarà pur vero, tuttavia i nemici della salute dei nostri figli si annidano dovunque e forse non è del tutto sbagliato essere un po’ “paranoiche”.

I bambini devono giocare all’aperto, anche a Natale

A Natale si tende a passare molte ore in casa: fa freddo, le giornate sono corte e poi c’è il solito giro dei parenti per gli auguri e i festeggiamenti. È normale in tutte le famiglie. È importante però che i bambini possano passare un po’ di tempo anche all’aria aperta, nonostante il freddo. A dare questo consiglio è Susanna Esposito, Presidente della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (Sitip).

I neonati sono a meno rischio infezioni con un cane in casa

Un bel cane è la gioia di tutti i bambini, che prima o poi sgranano gli occhioni davanti a mamma e papà chiedendo un cucciolo. Non è però un gioco: è un impegno e vuol dire un bel sacrificio. Cercate quindi pensare a tutti i pro e contro, soprattutto se abitate in un appartamento. Tra i pro c’è che la presenza di un cane migliora il sistema immunitario del bambino, tenendo lontani i raffreddori e le infezioni.

Cibo e ciuccio caduti per terra. Bisogna sempre disinfettarli o buttarli via?

Secondo una specie di credenza popolare, non so quanto diffusa, raccogliere un pezzo di cibo o un oggetto da terra entro cinque secondi lo preserva dalla contaminazione batterica. Ma è davvero così? A fare un po’ di chiarezza sulla questione è intervenuto il dottor Jorge Parada, direttore medico del programma di prevenzione e controllo della Loyola University Health System, secondo il quale…dipende ma nel dubbio è meglio lasciar stare. Vediamo di capirci di più dopo il salto.

Bolle di sapone sequestrate per un batterio resistente agli antibiotici

La notizia è di qualche giorno fa ma è di quelle che merita l’attenzione delle mamme, sempre. I carabinieri di Genova e l’Agenzia delle Dogane di La Spezia hanno sequestrato 35mila confezioni di bolle di sapone potenzialmente pericolose a causa della presenza, al loro interno, di una quantità molto elevata di un pericoloso batterio, lo Pseudomonas aeuruginosa.

I nati con parto cesareo a rischio obesità?

Le ricerche scientifiche, si sa, individuano i legami più improbabili e spesso sembrano sfidano le stesse leggi della scienza arrivando ad affermare tutto e il contrario di tutto. Questa riflessione, un po’ amara, mi è stata ispirata da uno degli ultimi studi relativi alla nascita e alla maternità, di cui sono tanto ghiotta, proveniente dagli Stati Uniti.