Cibo e ciuccio caduti per terra. Bisogna sempre disinfettarli o buttarli via?

Secondo una specie di credenza popolare, non so quanto diffusa, raccogliere un pezzo di cibo o un oggetto da terra entro cinque secondi lo preserva dalla contaminazione batterica. Ma è davvero così? A fare un po’ di chiarezza sulla questione è intervenuto il dottor Jorge Parada, direttore medico del programma di prevenzione e controllo della Loyola University Health System, secondo il quale…dipende ma nel dubbio è meglio lasciar stare. Vediamo di capirci di più dopo il salto.

Impetigine, fastidiosa infezione estiva

L’impetigine è una fastidiosa infezione della pelle molto comune nei bambini, soprattutto durante la bella stagione. A causarla sono due tipi di batteri: lo Staphylococcus aureus e lo Streptococcus pyognes i quali vivono entrambi nel nostro organismo. Il primo si trova nel naso e il secondo nella laringe, ma basta un piccolo raffreddore con il nasino che cola o un colpo di tosse perchè scendano ad infettare la cute attraverso lesioni anche piccole come quelle causate dallo strofinio della pelle sulla sabbia o dalle punture di insetto.

Il tampone vaginale in gravidanza

Il tampone vaginale non è un’analisi di routine in gravidanza. Tuttavia, il ginecologo può ritenere necessario effettuarlo in prossimità del termine (intorno alla 35ma-37ma settimana) per escludere la presenza di un particolare batterio: lo streptococco beta emolitico di gruppo B. Quest’ultimo è un batterio che non comporta particolari problemi di salute per la madre e non incide sul normale andamento della gravidanza. Inoltre, l’infezione da streptococco è completamente asintomatica.

La febbre reumatica colpisce ancora i bambini italiani

La febbre reumatica, o malattia reumatica, rappresenta una complicanza di un’infezione alla gola causata dallo Streptococco emolitico di gruppo A alla quale il sistema immunitario reagisce in maniera anomala attaccando l’organismo anzichè l’agente patogeno; ad essere colpiti dagli anticorpi “impazziti” sono soprattutto le articolazioni, la pelle, il sistema nervoso e il cuore, con la conseguente insorgenza di eritemi, artrite, malattie cardiache e neurologiche.

Di questa insidiosa patologia si è tornato a parlare grazie ai pediatri e ai cardiologi dell’Ospedale infantile Busto Garofolo di Trieste che, in uno studio pubblicato su Rheumatology, hanno, purtroppo, dovuto smentire la convinzione, diffusa nella comunità scientifica, che fosse ormai in via di estinzione. O meglio, hanno registrato un rialzo dell’incidenza della febbre reumatica che era effettivamente molto diminuita nello scorso decennio.

La dermatite perianale

La dermatite perianale è un’infiammazione della pelle attorno all’ano causata, prevalentemente, dallo streptococco. Colpisce maggiormente i bambini  tra i 6 mesi e i 10 anni di età e si presenta come un’eruzione cutanea molto accesa, a limiti netti, che si estende per 2-4 cm intorno all’ano.

Cause

La dermatite perianale è causata dal batterio Streptococcus che può infettare la pelle del bambino in seguito ad episodi di faringite streptococcica, impetigine o altra infezione da streptococco. Nello specifico, i batteri migrano dalla gola o dalle zone infette e raggiungono la regione perianale.

L’impetigine: cos’è e come curarla

impetigine-bambinoCi sono alcune malattie infettive meno conosciute, una di queste è l’impetigine, una patologia molto diffusa nei bambini in età pre-scolare che prende più facilmente nella stagione estiva, quando si frequenta la spiaggia. L’impetigine è un’infezione superficiale della pelle causata da batteri come lo streptococco emolitico di gruppo alfa e lo stafilococco aureo, questi batteri che normalmente popolano la nostra pelle si approfittano di lesioni dell’epidermide per attaccarla ed infettarla.

L’impetigine è davvero molto contagiosa perciò richiede che il piccolo sia allontanato da altri bambini per evitarne la diffusione. Ma come si presenta questa malattia e come facciamo a diagnosticarla? Assolutamente no al fai da te, se non sai cosa ha tuo figlio consulta subito il pediatra che ti dirà come curarlo. In ogni caso l’impetigine si manifesta con la comparsa di piccole zone rosse della pelle in rilievo che si trasformano prima in vescicole contenenti un liquido torbido e poi in croste marroncino-giallastre.
Le lesioni appaiono di solito intorno alla bocca e la naso, sulle gambe e sulle braccia e possono provocare prurito. Prima viene diagnosticata la malattia e migliore è la prognosi, infatti nel caso venga presa in tempo il decorso sarà breve e senza conseguenze, in caso contrario le lesioni potrebbero diffondersi su tutto il corpo e in casi estremi provocare ascessi o danneggiare i reni.

L’infezione da streptococco

gravidanza

Sebbene lo streptococco (termine completo streptococco beta-emolitico di gruppo B o Streptococcus agalactiae) non sia un batterio pericoloso né per la salute della futura mamma né per l’andamento generale della gravidanza bisogna ricordare che se presente al momento della nascita può essere trasmesso al feto causando setticemia. Ricordo anche che si tratta di un batterio che almeno all’apparenza non mostra alcun sintomo.

L’eventuale presenza dell’infezione può essere diagnosticata con un tampone vagino-rettale che la mamma può eseguire tra la 35° e la 37° di gestazione; un prelievo indolore e non invasivo.
Lo streptococco di gruppo B è la prima causa di infezione batterica da mamma a bambino e come detto può causare setticemia; non solo. Nel 10% dei casi può portare alla morte del piccolo e nel 5%-10% può causare meningite.

Non si tratta di un esame di routine ma viene comunque sia prescritto da quasi tutti i ginecologi ed anche gli ospedali, al momento del ricovero lo richiedono.