L’infertilità femminile è un dato di fatto per moltissime donne. Attenzione, questo termine non indica l’impossibilità ad avere figli, semplicemente una difficoltà a concepire. Esistono però delle nuove tecniche che possono dare delle speranze alle coppie che desiderano provare l’esperienza della genitorialità, come l’ ovodonazione.
infertilità femminile
Infertilità secondaria, la difficoltà di avere un secondo figlio
Per alcune donne avere un secondo bambino sembra davvero un problema. Dopo aver riempito il nido una volta, la famiglia proprio non vuole più allargarsi. Come mai? Si chiama infertilità secondaria ed è estremamente comune. Il principale responsabile sembra essere il tempo che passa: l’età della donna può ostacolare l’arrivo di un secondo bimbo, ma anche quella dell’uomo può sfavorire il concepimento.
Malformazioni uterine, utero unicorne
L’utero unicorne è una malformazione uterina molto rara (rappresenta l’1-2% dei casi di malformazione uterina) in cui è presente solo metà utero con una tuba e una ovaia mentre l’altra metà è del tutto assente o appena abbozzata. E’ una conseguenza della mancata unione dei due corni di Muller, a causa della quale uno dei due corni non si sviluppa o si sviluppa parzialmente.
Infertilità femminile, gli esami da fare
Quando una coppia cerca di avere un bambino ma questo non si decide ad arrivare è sempre bene rivolgersi a un medico per valutare l’eventuale presenza di un problema di fertilità, soprattutto se la coppia fa tentativi mirati da ormai un anno. Non è detto che si tratti di un problema grave perchè anche una banale infezione a volte può frapporsi fra noi e il desiderio di avere un figlio. Proprio per questo motivo è importante sottoporsi a una vista medica e fare alcuni accertamenti. Ma quali esami prescriverà il medico alla donna che ha difficoltà a concepire? Vediamoli dopo il salto.
Congelazione degli ovociti, formidabile opportunità
Qualcuno l’ha definito social freezing ma Pier Paolo Emanuele Setti, responsabile del dipartimento di ginecologia dell’Humanitas e professore aggiunto all’università di Yale, non condivide questa scelta che fa apparire come un vezzo modaiolo quella che rappresenterebbe invece una forma di prevenzione primaria dell’infertilità femminile, ovvero il congelamento degli ovociti.
Infertilità, possibile relazione con una variante genetica
Potrebbe essere una variante genetica una delle cause dell’infertilità femminile. Uno studio condotto dalla Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora (Usa) e pubblicato sulla rivista Human Reproduction sembra dimostrarlo. Vediamo di che si tratta.
Cosa fare se il bebè non arriva
Sono diverse le coppie che desiderano un figlio ma che nonostante ripetuti tentativi non riescono a coronare questo sogno. Perché?
Anzitutto è bene non farsi prendere dall’ansia e cercare di restare il più tranquilli e calmi (questo vale sia per la donna che per l’uomo). Cercate poi di fare l’amore nel periodo giusto ossia durante l’ovulazione (all’incirca a metà del ciclo); prestate inoltre attenzione all’eventuale uso di alcol, fumo e anche al sovrappeso.
Spesso la difficoltà di concepimento viene associata alla donna; sappiate che non è così. O meglio non solo. Infatti il problema può essere dovuto anche all’uomo o addirittura ad entrambi. Se dopo circa 12 mesi di rapporti non protetti con il vostro partner il bebè tanto atteso non dovesse arrivare allora si può parlare di infertilità.