Annegamento, cosa fare

Tutti i genitori lo sanno: i bambini, soprattutto i più piccoli, sono molto attratti dall’acqua. E questo potrebbe risultare molto pericoloso. Basti pensare, infatti, che un bambino può annegare in soli 5 centimetri di acqua e in pochi secondi (all’incirca 10). Laghi, fiumi, piscine, ma anche la comunissima vasca da bagno o dei banali recipienti possono trasformarsi in pericolosissimi nemici per l’incolumità di vostro figlio.

Quando un bambino si trova in difficoltà e sta rischiando di annegare, non sempre ha la freddezza e la capacità di chiedere aiuto. Per questo la prevenzione rappresenta la migliore arma di difesa in vostro possesso.

La prevenzione degli incidenti ai bambini è un dovere degli adulti

Negli studi che riguardano gli incidenti in età pediatrica emerge quasi sempre la constatazione che la fatalità ha un ruolo molto marginale rispetto alla non previdenza e alla negligenza degli adulti. Gran parte della sicurezza e dell’incolumità dei più piccoli è riposta nella protezione degli adulti che si prendono cura di lui e da come gli viene insegnato a interagire con l’ambiente senza correre pericoli.

Un atteggiamento  noncurante o peggio ancora iper-protettivo non sono da esempio per il bambino che per forza di cosa ha bisogno di toccare, portare alla bocca, sentire tutto quello che ha intorno e di sperimentare l’uso del proprio corpo in relazione allo spazio e all’ambiente in cui vive.

La manovra di Heimlich contro l’ostruzione delle vie respiratorie nel bambino

Tutti i genitori, gli educatori e in fondo gli adulti in generale dovrebbero essere preparati a prevenire gli eventuali e più comuni incidenti domestici. Non solo, nei casi di pericolo immediato, dovrebbero essere pronti ad attuare le principali manovre di emergenza per sopperire ai possibili e più comuni incidenti del bambino.

La manovra di Heimlich è una delle più famose tecniche di primo soccorso per impedire il soffocamento ed è stata messa a punto per far espellere in modo relativamente non invasivo un corpo estraneo dalla trachea del soggetto in questione. Va ricordato però  che essa è utilizzabile solo con i bambini al di sopra di due anni, mentre per i neonati si procede alla risoluzione del problema in maniera differente.

Gli occhi del bambino, come proteggerli

Durante l’estate è più facile che il bambino rimanga vittima di piccoli incidenti; le giornate passate al mare, al parco o nei boschi in compagnia di mamma, papà e dei fratellini lo espongono infatti a pericoli che durante l’inverno non corre allo stesso modo, quali ad esempio quelli di cadere, graffiarsi o prendere una botta. Capita a volte che questi piccoli traumi interessino gli occhi, cosa che rappresenta per i genitori una preoccupazione ben più grande di un ginocchio sbucciato.

Quando ad essere colpiti sono gli occhi del bambino bisogna quindi mettere in atto tutta una serie di comportamenti utili per capire se è opportuno rivolgersi subito al pronto soccorso o provvedere a una medicazione casalinga consultando magari in un secondo momento, se necessario, il pediatra. Se il bambino si ferisce o graffia ad un occhio per prima cosa fatelo sdraiare e abbassategli molto delicatamente la palpebra inferiore per sciacquare bene l’occhio con acqua.

Evitare che il bambino si metta in pericolo, consigli pratici

evitare pericoli ai bambini

Tutte noi mamme sappiamo molto bene che i nostri cuccioli, almeno sino a tre anni di età, non hanno un senso del pericolo molto spiccato; è facile infatti che mettano in atto comportamenti pericolosi e che restino vittime di piccoli incidenti domestici. Il nostro compito è quindi anche quello di vigilare attentamente perchè questo non accada senza però trasmettere loro le nostre ansie e paure per quanto motivate.

Ecco quindi una serie di consigli pratici per evitare che il bambino sfugga al nostro controllo facendosi male e per insegnarli che ci sono regole dettate da mamma e papà alle quali non si può sfuggire pena la propria salute.

Cosa fare se il bambino corre fuori di casa

Se il bambino ha già imparato ad aprire la porta di casa non vi resta altro da fare che chiuderla a chiave. Allo stesso modo, se avete uno spazio esterno ricordate di chiudere bene il cancello e permettetegli di giocare lì solo se è opportunamente recintato.

Come fare in caso di piccoli incidenti domestici (seconda parte)

incidenti domestici bambini

Ieri abbiamo visto come comportarsi di fronte ad alcuni dei più frequenti incidenti domestici che possono coinvolgere i bambini, ovvero le ustioni, la scossa elettrica, e l’ingestione di detersivo. Oggi affronteremo altri possibili incidenti a cui possono andare incontro i bimbi nel momento in cui iniziano ad esplorare quello che li circonda, e come comportarsi in questi casi.

Se cade dal seggiolone

Per i piccoli che iniziano a camminare le cadute sono molto frequenti e piuttosto normali; nei primi anni di vita può succedere anche che il bambino possa cadere dal seggiolone oppure dal lettino. In questi casi l’istinto suggerirebbe di scuotere il bimbo per vedere se reagisce, ma in realtà è un comportamento sbagliato perché potrebbe portare danni più seri se c’è già un trauma in corso.

Nella maggior parte dei casi basta applicare del ghiaccio nella parte che il bambino ha battuto per scongiurare ogni pericolo, ma se notate sintomi insoliti nel piccolo, è consigliabile consultare il medico o portarlo a Pronto Soccorso.

Come fare in caso di piccoli incidenti domestici (prima parte)

bambini e piccoli incidenti domestici

Nonostante tutte le accortezze che hanno le mamme, può accadere che i bambini incappino in piccoli incidenti domestici; prevenire i piccoli incidenti è possibile, ma nel caso in cui questi avvengano vediamo come bisogna comportarsi.

In caso di ustioni

Le scottature sono fra gli incidenti domestici più frequenti: dal bagnetto troppo caldo alla pentola sul fornello, è possibile che il piccolo si scotti; in caso di ustioni lievi e superficiali basta versare dell’acqua fredda sulla ferita oppure fare degli impacchi di ghiaccio, ma non applicate pomate prima di aver consultato il medico. Nei casi più seri, è indispensabile andare subito al Pronto Soccorso e non usare né oli né garze non sterili.

In caso di scossa elettrica

Può succedere che il bambino infili un oggetto nella presa oppure faccia cadere un apparecchio nell’acqua, rischiando di prendere la scossa; innanzi tutto frenate l’istinto di correre a staccare il bambino, in quanto il corpo umano è un conduttore di elettricità e correreste il rischio di rimanere folgorati in due.

Prevenire gli incidenti domestici

bambino che si è fatto maleTutti i genitori con figli piccoli dovrebbero avere una casa il più sicura possibile e che sia “a prova di bambino”.
Pensate che su 100000 bambini:

• 3 muoiono a causa degli incidenti
• 5 restano invalidi permanenti
• 100 devono essere ricoverati
• 1000 devono consultare il medico
• 2500 sono vittime di incidenti anche lievi

La metà degli incidenti mortali nel periodo dell’infanzia avviene lungo la strada ma gli incidenti domestici anche se, rispetto agli incidenti stradali, provocano meno frequentemente la morte dei bambini sono altrettanto numerosi e possono comportare numerosi disagi. Si può affermare che nel corso del primo anno di vita il bambino è maggiormente soggetto ad incidenti domestici come traumi, avvelenamenti oppure soffocamento. Tra i 5 ed i 9 anni il bambini invece sono soprattutto vittime di incidenti stradali come pedoni.