Paracetamolo e ibuprofene, siate cauti nella somministrazione combinata

Paracetamolo e ibuprofene sono due farmaci estremamente comuni, definiti da banco perché non hanno bisogno di prescrizione medica, e utilizzati per abbassare la febbre al bambino (in dosaggi diversi anche agli adulti). Molto spesso vengono prescritti dal medico, soprattutto se la febbre non è causata semplicemente da un virus ma da un’infiammazione, come l’otite. Come vanno utilizzati? Uno o l’altro, in modo alternato o insieme.

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Il ritorno a scuola dopo le vacanze favorirà il picco influenzale

L’influenza 2013 inizia già a farsi sentire con prepotenza. Tosse, febbre e dolori muscolari hanno già messo a letto un milione di persone. Di queste, secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, oltre l’otto per mille sono bambini di età compresa fra 0 e quattro anni, mentre in quattro casi su mille si tratta di bambini tra cinque e quattordici anni. Il peggio, in termini di diffusione del contagio, deve però ancora venire. La riapertura delle scuole, iniziata oggi, farà schizzare alle stelle il numero di casi e si stima che solo questa settimana 250mila persone si ammaleranno per portare il numero di soggetti colpiti dal virus influenzale su tutto il territorio nazionale a quattro-sei milioni. In questo momento però sembra che le regioni maggiormente colpite dall’influenza siano la Sardegna, la Campania e il Piemonte.

 

Ibuprofene, meglio non assumerlo in gravidanza

Che gli unici farmaci consentiti in gravidanza fossero quelli a base di paracetamolo lo sapevamo già, tuttavia è sempre bene fare il punto della situazione, soprattutto a beneficio delle nuove future mamme. Uno studio condotto oltreoceano e pubblicato sul Canadian Medical Association Journal conferma infatti la pericolosità del principio attivo ibuprofene se assunto a qualche giorno dal concepimento e durante la gravidanza.

Farmaci pediatrici, quali è consigliabile tenere in casa

Quando ci sono bambini in casa è opportuno avere sempre a disposizione una piccola scorta di farmaci; nulla di particolare, solo l’indispensabile per non ritrovarsi costretti a vagare in piena notte per la città alla ricerca di una farmacia di turno.

Vediamo di quali si tratta:

Paracetamolo

I farmaci aventi come principio attivo paracetamolo sono indispensabili in caso di febbre alta. Quelli adatti ai bambini di solito vengono commercializzati sotto forma  di suppostine, gocce o sciroppo. Personalmente preferisco tenere in casa le suppostine perchè mio figlio ha sempre mostrato uno strenuo rifiuto per le gocce e poi quando ha la febbre tende a vomitare molto facilmente. La dose va stabilita in base al peso del bambino. Ai neonati più piccoli di tre mesi vanno somministrati solo dopo aver sentito il pediatra.

Tachipirina o Nureflex? I medicinali per la febbre

tachipirina-nureflex-febbre-bambiniQuando si ha un bambino piccolo è sempre bene tenere in casa una piccola ma fornita farmacia, sicuramente i primi medicinali da acquistare e da tenere a portata di mano sono gli antifebbrili o antiepiretici da somministrare al piccolo nel caso abbia la febbre. Ma quali sono i farmaci di prima scelta per far scendere la febbre? Ce n’è uno migliore o che fa effetto prima?

La scelta rispetto agli antifebbrili per bambini è molto ristretta, infatti sono solo due i principi attivi innocui e ben tollerati dai più piccoli, e sono il paracetamolo e l’ibuprofene, da dare in dosi proporzionate al peso.

La sesta malattia: sintomi e cura

sestamalattiaCos’è la sesta malattia?

La sesta malattia è una patologia virale che colpisce i bambini piccoli, più comunemente quelli che fanno parte della fascia di età compresa tra i 6 mesi ed i 2 anni. E’ generalmente caratterizzata da diversi giorni di febbre alta, seguiti da una tipica eruzione cutanea che si manifesta in seguito alla sparizione della febbre. Due virus comuni e strettamente collegati possono causare la sesta malattia: herpesvirus umano (HHV) di tipo 6 e di tipo 7.

Quali sono i sintomi della sesta malattia?

Un bambino con la sesta malattia può manifestare raffreddore e tosse seguita da una febbre alta (spesso più di 39,5 ° C) che dura circa tre o quattro giorni. Durante questo periodo il bambino può apparire nervoso o irritabile, oltre ad avere un calo di appetito e gonfiore delle ghiandole del collo.