cesto dei tesori

Il cestino dei tesori

cesto dei tesori

Non so se capita anche a voi: ogni anno, quando torno dalle vacanze, mi prende il raptus della perfetta casalinga (dura poco eh!), e quindi mi propongo di rimettere un po’ d’ordine in casa. Svecchiare il parco giocattoli è una delle attività che richiedono più concentrazione (cosa butto? cosa regalo? cosa conservo?), e stamattina, mentre mi dibattevo tra queste interessanti questioni, ho ritrovato uno dei giochi preferiti dei miei bambini, che guarda caso è quello che non mi è costato quasi nulla: il cestino dei tesori.

I sensi del neonato, la vista

la vista

La vista è il senso meno stimolato nel feto durante la gravidanza. La funzione visiva, infatti, è molto limitata in epoca embrionale e si sviluppa e matura dopo la nascita. Nel grembo materno, gli occhi del bambino si formano alla ventesima settimana di gestazione anche se resteranno chiusi fino alla ventiseiesima, quando il piccolo imparerà a muovere le palpebre. Intorno alla ventottesima settimana, invece, il bambino sarà in grado di percepire la luce. Studi scientifici, infatti, hanno dimostrato che se si fa lampeggiare una forte luce sul pancione della mamma, il feto reagisce socchiudendo le palpebre. Alla nascita, il bambino riesce a vedere tutto ciò che lo circonda, grazie alla sua retina che è in grado di catturare le immagini. Il neonato, però, non riconosce quello che vede perchè il suo cervello non sa ancora elaborare ed interpretare le immagini.  

I sensi del neonato, il gusto

il gusto

Il bagaglio di sapori che il bambino porterà con sè per tutta la vita inizia a svilupparsi molto presto. Il gusto, infatti, come gli altri sensi del neonato, è già sviluppato alla nascita e in epoca embrionale. Nel dettaglio, a partire dalla dodicesima settimana di gestazione, nel feto si formano le papille gustative e dalla tredicesima il gusto può considerarsi formato. Il feto, infatti, riesce a percepire e riconoscere determinati sapori che gli arrivano dalla mamma attraverso il liquido amniotico. E’ stato dimostrato che il bambino è addirittura in grado di cacciare la lingua per assaporare il liquido amniotico. E’ questo il momento, secondo gli esperti, in cui si iniziano a delineare i gusti alimentari del bambino che sono, dunque, condizionati dall’alimentazione materna. Studi scientifici, hanno mostrato che il bambino impara molto presto a distinguere i quattro sapori base, ossia zuccherato, salato, amaro e acido, prediligendo lo zuccherato.

I sensi del neonato, l’olfatto

olfatto

Uno dei sensi che il neonato sviluppa in epoca embrionale è l’olfatto. Il feto, infatti, già dai primi mesi di gestazione percepisce gli odori, immerso nel liquido amniotico. Nello specifico, tra la quinta e l’undicesima settimana si sviluppano nel feto i recettori olfattivi mentre entro la quindicesima si formano le narici. Il bambino riesce a sentire e a distinguere gli odori dei cibi che la mamma mangia e che giungono a lui attraverso il liquido amniotico. In questo modo, il neonato immagazzina tutta una serie di stimoli che formeranno la sua “memoria olfattiva” e che, una volta nato, lo aiuteranno a conoscere il mondo esterno. Alla nascita, il bambino riconosce tutti gli odori del suo mondo-prenatale che lo aiuteranno ad orientarsi nel mondo extrauterino e lo rassicureranno in momenti di tensione.

I sensi del neonato, l’udito

udito

L’udito, fin dalla nascita, è uno dei sensi più sviluppati nel neonato. Questo perchè il feto inizia a percepire i suoni già durante la sua vita intrauterina. Nel pancione della mamma, e in particolare dal 7° mese  quando termina lo sviluppo del nervo acustico, il bambino avverte suoni e rumori, come il battito cardiaco della mamma o le voci dei genitori. I suoni, che all’interno della cavità uterina arrivano ovattati a causa del liquido amniotico in cui è immerso il feto, possono tranquillizzare il bambino o agitarlo. Studi scientifici hanno dimostrato, ad esempio, che suoni gravi come la voce del papà o una musica dolce, rilassano il bambino che reagisce agli stimoli uditivi con movimenti ampi e calmi. Suoni acuti, invece, come urla, clacson o rumori forti, spaventano e agitano il feto che reagisce con movimenti rapidi ed improvvisi. Dopo la nascita il bambino è perfettamente in grado di recepire i suoni anche se non sa ancora localizzarne l’origine.

I sensi del neonato, il tatto

il tatto

I neonati non percepiscono il mondo allo stesso modo degli adulti. I loro sensi, infatti, anche se presenti tutti fin dalla nascita, non sono perfettamente sviluppati e si perfezionano nel corso dei mesi fino a diventare il mezzo con cui il piccolo conosce il mondo esterno. Nei neonati, come negli adulti, la pelle è uno dei principali organi sensoriali ricco di numerosi recettori tattili che nel lattante hanno una sensibilità maggiore, poichè il tatto, insieme all’udito, è stato a lungo per il piccolo l’unica guida nel ventre materno. Il tatto, infatti, è il primo senso del bambino che viene attivato fin dalla 7a settimana di gestazione, quando il feto è a contatto con il liquido amniotico e con i tessuti della cavità uterina. Alcune ricerche scientifiche hanno dimostrato che il feto può avvertire alcuni stimoli tattili fin dalle prime settimane mentre verso la 11a settimana il tatto è ben sviluppato alle mani. A 17 settimane, invece, il piccolo è in grado di avvertite sensazioni sull’addome e il sederino mentre a 32 settimane il tatto è completamente sviluppato e il feto è sensibile anche al calore e al dolore. Per questo durante la gravidanza è importante che i genitori comunichino con il bambino accarezzando e massaggiando il pancione.