Articoli per neonati: la culla

culla

L’acquisto della corretta culla è importantissimo perché è proprio lì che il vostro piccolo trascorrerà molte ore. Se scelta con attenzione potrà accompagnare il bambino anche fino ai 3 anni di età. In commercio ne esistono diverse e per tutte le tasche. Prezzo a parte è fondamentale prestare particolare cura nella scelta dei diversi componenti: rete, fodera, guanciale, lenzuolo e materasso.

La rete deve essere piatta, resistente e con doghe in legno. Il materassino ideale è quello in gommapiuma (bene anche quelli di lattice) dotato degli indispensabili buchi antisoffoco. Deve inoltre essere: antiallergico, antibatterico e lavabile. Il guanciale, che almeno nei primi mesi di vita, risulta non essere indispensabile deve essere piccolo e alveolare. In questo modo il bambino qualora dovesse girarsi a faccia in giù riuscirà a respirare perfettamente. Il lenzuolo ideale è di cotone o di fibra naturale.

Parto prematuro: un nuovo test in grado di capire se si è a rischio

parto prematuro

Stando ad alcuni ricercatori dello dello University College e del King’s College di Londra il rischio di parto prematuro, che rappresenta una delle paure di mamme e papà, ora si può prevenire. Per arrivare a questa scoperta i ricercatori hanno ideato un test ad hoc i cui risultati sono stati pubblicati anche all’interno del British Journal of Obstetrics and Gynaecology e quindi sembra essere una cosa piuttosto seria e che apre nuove speranze.

Alcol e fumo: nemici della gravidanza

bere in gravidanzaDurante il periodo della gravidanza è fondamentale prendersi cura della propria salute cercando, come abbiamo visto, di controllare l’alimentazione e tenendo sotto controllo cattive abitudini che possono provocare danni al bambino. Queste pessime abitudini sono rappresentate soprattutto dall’alcol e dal fumo.

Gli alcolici rappresentano un vero e proprio veleno per la salute del bambino. Numerose ricerche hanno evidenziato come bere durante la gravidanza possa causare danni anche irreparabili al cervello del nascituro. Sarebbe quindi opportuno ridurre il consumo di vino ed eliminare completamente tutte quelle bevande dal contenuto alcolico particolarmente elevato come aperitivi e whisky.

Il nome del tuo bambino: una scelta per la vita!

Bambino/1Il nome di tuo figlio, una decisione che a volte può metterti in crisi. Hai desiderato con tutta te stessa questa gravidanza e ora che finalmente è arrivata, tutti ti fanno la stessa domanda

Hai già deciso il nome? Lo chiamerai come il nonno?

La scelta del nome può fare impazzire anche la coppia più collaudata, ed è per questo motivo che ho qualche consiglio per orientarti nella giungla dei nomi. La prima cosa importante da dire è che nonostante i consigli di parenti, amici e vicini la decisione finale del nome spetta a te e a tuo marito, per questo è importante accogliere ogni suggerimento senza lasciarsi influenzare.

Ipertensione e gravidanza: la gestosi

pressione in gravidanza

Cosa è la gestosi e come si presenta?

La gestosi è una patologia che si manifesta nel terzo trimestre di gravidanza e rappresenta un fattore di pericolo sia per la madre che per il bambino.  I sintomi tipici della malattia sono l’ipertensione, la proteinuria (perdita di proteine con le urine) e l’edema (gonfiore agli arti inferiori).

Quali sono i fattori che possono provocare la gestosi?

La gestosi può presentarsi più frequentemente nelle donne che già soffrono di ipertensione e che in gravidanza subiscono un peggioramento di una condizione preesistente. Nelle donne che invece non hanno mai manifestato sintomi di pressione alta, la gestosi viene provocata da alterazioni della placenta, la quale inizia a liberare sostanze tossiche che determinano l’innalzamento della pressione arteriosa  e il rilascio di proteine nelle urine.

Gravidanza e dieta vegetariana: ecco cosa c’è da sapere

gravidanza

Come dimostrato da una recente ricerca del National Institutes of Health, del Trinity College di Dublino e dell’Health Research Board dell’Irlanda (e pubblicata all’interno della rivista Paediatrics) i bambini nati da madri vegetariane avrebbero maggiori possibilità, rispetto ai figli di mamme che non seguono un tipo di dieta vegetariana, di nascere con gravi difetti come la spina bifida oppure l’anencefalia (assenza totale o parziale della volta cranica).

Un altro studio pubblicato all’interno dell’American Journal of Clinical Nutrition ha invece appurato che i vegetariani hanno minori possibilità di ammalarsi di cancro. Quindi troveremo sempre pro e contro e se avete scelto un determinato stile di vita non vi stiamo invitando a cambiarlo ma semmai a modificare, almeno in parte, le vostre regole alimentari. Questo perché come ben sappiamo la gravidanza è un periodo particolare e la carenza (o la mancanza) di alcuni cibi potrebbe realmente causare dei seri problemi al nascituro.

Alimentazione in gravidanza: alcuni consigli generali

alimentazione-gravidanza

L’alimentazione in gravidanza è un argomento molto delicato: adesso che state per dare alla luce una nuova vita, dovete stare particolarmente attente alla vostra nutrizione e assumere alimenti sani, freschi, crudi e che non abbiano subito alcuna alterazione: il bambino crescerà meglio se mangerete in modo sano!

Tutti i giorni consumate almeno un vegetale crudo e una portata di verdure in foglie; quattro volte alla settimana mangiate un vegetale color giallo-arancio, e uno o due cibi ricchi di vitamina C. Inoltre, per evitare gonfiori e disturbi digestivi, abituatevi a mangiare lentamente e a non concludere mai il pasto con la frutta, che va mangiata lontano dai pasti; anche le verdure crude vanno consumate sempre prima del pranzo o della cena, come antipasto.

Al mattino, se potete, fate colazione a letto; sdraiatevi subito dopo mangiato e aspettate una mezz’ora prima di alzarvi. Come pre-colazione, a digiuno, assumete mezzo grammo di pappa reale, mettendola sotto la lingua: aiuta a combattere la stanchezza e l’affaticamento. Fatene due cicli di venti giorni all’inizio della gravidanza e subito dopo il parto, in quanto favorisce la secrezione lattea.

Il momento del parto si avvicina: ecco cosa dovete portare in ospedale

preparare la valigia

Se state vivendo la vostra prima gravidanza forse vi starete chiedendo “Di cosa avrò bisogno al momento di andare in ospedale?“. Vediamo quindi insieme quale dovrebbe essere il contenuto della borsa da portare con voi.

Anzitutto: cominciate ad acquistare il necessario con largo anticipo cercando di puntare solo su quello che poi effettivamente vi sarà utile evitando, se possibile, il superfluo. Come? Semplicemente facendo una vera e propria lista della spesa.

L’occorrente per il neonato

La lista relativa all’abbigliamento per il piccolo solitamente viene fornita (come anche quella della mamma) dalle nursery dei vari ospedali. Lista che varia a seconda della stagione della nascita. Questo è quello che dovrete prevedere di acquistare:

– 4/5 body di cotone o di lana con maniche lunghe o corte
– 2/3 golfini di lana oppure di cotone
– 3 pantaloncini
– scarpine di cotone o lana
– cappellino
– copertina per la culla
– pannolini e salviettine vengono solitamente forniti dall’ospedale
– olio, crema e latte detergente

Febbre suina e gravidanza: attenzione al vaccino

vaccinoPochi giorni fa il Ministero della Salute ha stilato una guida con domande e risposte che riguardano l’influenza suina (o H1N1). Come ben sappiamo inoltre esistono alcune categorie di persone che presentano maggiori rischi di complicanze se contraggono l’influenza A (H1N1) e sono:

– i bambini di età inferiore ai 5 anni
– le donne in gravidanza
– le persone di ogni età con patologie croniche quali diabete, asma, immunodepressione, malattie polmonari e cardiovascolari croniche.

Le ecografie da eseguire in gravidanza

ecografie

Il numero di ecografie fissato dal protocollo del Ministero della Salute che una futura mamma dovrebbe eseguire nel corso di una gravidanza normale (cioè senza rischi) è di 3. Sono prestazioni di tipo gratuito sempre che vengano effettuate presso strutture pubbliche.

La prima ecografia va eseguita entro il primo trimestre e permette di stabilire l’età dell’embrione (permettendo in questo modo, se necessario, anche di spostare la data presunta del parto), se si tratta di un parto gemellare ed è in grado di stabilire se sussistono alcune condizioni patologiche come la cosiddetta gravidanza extra uterina. Inoltre, grazie alla valutazione della traslucenza nucale c’è anche la possibilità di individuare la presenza o meno di alcune patologie cromosomiche (come la Sindrome di Down).