Sembra che l’età alla quale nostra madre è andata in menopausa possa darci indicazioni circa lo stato della nostra fertilità. A dirlo è uno studio danese, del Copenaghen University Hospital più precisamente, secondo il quale la nostra riserva di ovuli personale che, come sappiamo, diminuisce con l’avanzare del tempo si modifica in maniera differente a seconda che la nostra genitrice abbia avuto o meno una menopausa precoce.
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Acido folico e vitamina B12 in gravidanza riducono il rischio di difetti del tubo neurale
Sapevamo già che l’assunzione di acido folico, conosciuto anche come vitamina B9, durante la gravidanza, anzi già prima del concepimento, riduce il rischio di difetti congeniti alla nascita come spina bifida e idrocefalo. Oggi, uno studio condotto dal professor John Scott, fondatore presso il Trinity College di Dublino dell’Unità di Ricerca Vitamina dell’Istituto di Medicina Molecolare, dimostra che se assunto insieme alla vitamina B12, o cobalamina, l’acido folico potenzia la propria efficacia e la estende alla prevenzione di altre patologie a carico di colonna vertebrale e sistema nervoso centrale.
L’8% dei parti avviene in ospedali o cliniche che non garantiscono gli standard di sicurezza
Il parto spaventa le mamme. È un miscuglio di emozioni, da un alto la paura del dolore e dall’altra che qualcosa non vada per il verso giusto. L’Italia è un paese avanzato nel campo della Sanità, uno dei più sicuri al mondo eppure, anche qui, l’8 per cento dei parti avviene in ospedali o cliniche dove si registrano meno di 500 nascite in un anno. Sono numerosi i centri in cui i medici, gli anestesisti o le ostetriche non sono reperibili 24 ore su 24.
Placenta sottile e insufficienza cardiaca giovanili, secondo gli esperti c’è un legame
Secondo uno studio condotto dal dottor David Barker dell’Università di Southampton la placenta sottile raddoppia il rischio che il nascituro sia affetto da insufficienza cardiaca poichè pregiudica il passaggio di nutrienti dalla madre al bambino e, di conseguenza, il corretto sviluppo del cuore. Questa situazione però passa quasi del tutto inosservata poichè di per se stessa non ha alcuna ripercussione negativa sull’andamento di gravidanza e parto.
In arrivo il cerotto indolore pensato per i neonati prematuri
Strappare via un cerotto dalla pelle di un bambino può rivelarsi un impresa piuttosto difficoltosa e sinora l’unico modo di ridurre al minimo il fastidio era tirarlo via di netto, il più rapidamente possibile, magari dopo aver chiuso gli occhi. Peccato però che questo non tenga i piccoli al riparo da fastidiose irritazioni che lasciano il segno. Anzi, il contrario. Per questo motivo un team di scienziati dello statunitense Brigham and Women’s Hospital di Boston, in collaborazione con i colleghi del MIT (Massachussets Institute of Technology), ha inventato il cerotto senza lacrime che si tira via senza irritare o, peggio, lesionare la pelle e in modo del tutto indolore e in più ha il pregio di aderire all’epidermide molto di più del classico cerotto strappa-lacrime.
Allattare fa calare la vista, vero o falso?
Mentre gli unici dati certi sembrano riguardare i benefici sulla salute e sullo sviluppo psico-fisico del bambino, sulle implicazioni dell’allattamento al seno per la slaute della mamme spesso sentiamo dire tutto e il contrario di tutto. Peccato però che le notizie riportate di bocca in bocca da vicini, conoscenti, amici e parenti non sempre sono veritiere e, per di più, non mancano di generare ansie delle quali qualunque donna, in un momento tanto delicato della propria vita quale la nascita di un figlio, farebbe volentieri a meno.
Preeclampsia, individuati i marcatori biologici
La preeclampsia è una complicanza gravidica che può insorgere dopo la ventesima settimana di gestazione. Interessa, secondo stime recenti, il 5 per cento delle future madri e, nelle sue forme più gravi, può avere conseguenze molto pesanti sulla salute di madre e bambino. Se evolve in eclampsia infatti mette a rischio la vita della madre e conduce alla necessità di anticipare il parto con la nascita prematura del feto. Si capisce bene quindi quanto sia importante diagnosticarla precocemente e intervenire in maniera tempestiva tanto più che i sintomi della preeclampsia possono essere confusi con condizioni del tutto normali in gravidanza quali gonfiore agli arti inferiori, dolore gastrico, rialzo della pressione.
Allattamento al seno, le neomamme rinunciano per paura di sbagliare
Si è appena conclusa la quindicesima edizione della Settimana Mondiale dell’Allattamento. Vecchie e nuove questioni sono tornate sul tavolo degli esperti. Tra queste l’annoso problema: perchè nonostante le raccomandazioni dell’OMS la gran parte delle neomamme non allatta il proprio bambino esclusivamente al seno fino ai sei mesi di età? In Italia infatti se una percentuale compresa fra il 60 e l’89 per cento di neomamme allatta alle dimissioni dall’ospedale, meno del 50 per cento di esse continua a farlo dopo i tre mesi.
Manuale di certificazione dei punti nascita, le linee guida dei neonatologi italiani
La gravidanza, il parto e il puerperio rappresentano la prima causa di ricovero per le donne italiane. Per questo motivo la salute materno-infantile dovrebbe rappresentare una priorità per la salute pubblica. A sostenerlo sono i neonatologi riuniti a Roma in occasione del XVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia, in corso a Roma da oggi fino al 5 ottobre 2012.
Il parto in casa è sicuro quanto quello in ospedale
Partorire in casa un tempo era la norma. Arrivato il momento clou, papà, o la nonna correvano a chiamare quella che un tempo veniva definita levatrice e il miracolo della vita si ripeteva nell’intimità delle stanze della propria casa. Negli ultimi diecenni però la nascita, il parto, così come l’intera gravidanza sono divenuti sempre più medicalizzati al punto da far ritenere ai più che l’ospedale e la clinica siano i luoghi in assoluto più idonei per mettere al mondo un bambino. E’ questo è senz’altro un bene. Partorire in ospedale ci garantisce delle sicurezze che in casa non avremmo per lo meno in talune circostanze “difficili”. Il parto in casa però andrebbe rivalutato e dovrebbe far parte delle opzioni nascita che si presentano alla futura madre.
Neonati e carenza di vitamina D, l’inquinamento ambientale tra i fattori di rischio
Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Endocrinolgy and Metabolism, l’esposizione all’inquinamento ambientale durante la gravidanza aumenta il rischio che il nascituro sia affetto da una carenza di vitamina D. Da qui l’aumento del rischio di sviluppare, nel corso della vita, alcune patologie quali asma e allergie.
Cancro in gravidanza, l’incidenza è aumentata negli ultimi dieci anni
Secondo uno studio australiano, i cui risultati sono stati pubblicati sull’ultimo numero della rivista scientifics BJOG, An International Journal of Obstetrics and Gynaecology, i casi di cancro in gravidanza sono in aumento. Ad interessare maggiormente le donne, durante l’attesa e nei dodici mesi successivi al parto, sono soprattutto tumori della pelle, tumori endocrini, ginecologici e del seno.
I campi elettromagnetici in gravidanza espongono i bambini all’obesità infantile
Si è parlato spesso dei danni provocati dai campi elettromagnetici: ci sono state ricerche allarmistiche e ricerche, invece, che hanno minimizzato il problema. Ora un nuovo studio, torna a sottolineare il problema, considerando che ormai ovunque e soprattutto in ogni casa esistono dei dispositivi wifi attivi 24 ore su 24. Secondo i ricercatori del centro Kaiser Permanente, esiste un legame tra l’obesità infantile e l’esposizione ai campi magnetici durante la gravidanza.
Ipertensione in gravidanza, l’importanza di riconoscerla e curarla
L’ipertensione in gravidanza può degenerare in preeclampsia, una complicanza che si verifica nel 5-10 per cento delle future madri ed è ancora oggi molto temuta. La preclampsia, condizione in cui all’ipertensione si aggiunge il danno renale, può determinare la nascita prematura del bambino, ritardo nello sviluppo del feto e, di conseguenza, la necessità che questo venga sottoposto a cure neonatali invasive e, non di rado, la morte della mamma e del bimbo.