Con Tree Change Dolls le bambole senza trucco mostrano una nuova bellezza

Le bambole fanno parte della vita di tutte le bambine. Negli anni sono cambiate, un tempo erano solo di pezza oggi invece ci sono di diversi materiali, alcune sono robotiche e nella maggior parte hanno un aspetto avvenente. Il dibattito è nato con Barbie, che in molti hanno considerato troppo appariscente e al limite del volgare. Sonia Singh, mamma e artista australiana, precisamente della Tasmania, ha realizzato un progetto interessante. Si tratta di Tree Change Dolls durante cui strucca le bambole.

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Bambola rifiuta cibo polemica

Bambola che rifiuta il cibo, la polemica

Bambola rifiuta cibo polemica

Uno dei giocattoli sicuramente più comuni, soprattutto tra le bambine, sono le bambole. Accompagnatrici dell’infanzia della maggior parte di esse, la bambola spinge la sua proprietaria a cimentarsi con il ruolo di mamma: la culla, la accudisce, le fa fare la nanna e fa si che mangi. Riguarda proprio quest’ultimo aspetto la polemica nata di recente riguardo la bambola Nenuco Won’t Eat (Nenuco non mangerà). A prima vista si tratta di una comune bambola ma la sua funzione principale è quella di rifiutare il cibo. Muovendo la testa da un lato all’altro lo respinge.

Proposta choc: una Barbie calva per affrontare il tumore

Stavolta care mamme, ho bisogno di voi, per formularmi un’opinione. La notizia che più mi ha colpito questa settimana è quella della Barbie calva. Ne avete sentito parlare? Un gruppo di consumatori americani sta cercando di convincere la Mattel, l’azienda che produce la bambola, affinché confezioni un modello di Barbie senza capelli, per le bambine malate di tumore.

Quanto è complicato essere la mamma di una bambina?

Essere mamme oggi non è facile. Non è facile soprattutto essere mamme di una femmina. Le bambine sono deliziose e ovviamente non sto facendo una questione di genere, quanto di educazione. Come insegnare alle piccole di casa che meritano le stesse opportunità dei maschietti, oggi a scuola e domani sul lavoro? Come insegnare alle bimbe che hanno gli stessi diritti e che l’essere donna può essere solo da considerare una marcia in più?

Non è così immediato soprattutto se consideriamo gli stimoli esterni: donne che usano il loro corpo per fare carriera, concorsi di bellezza venduti come trampolino di lancio per la professione di attore o di presentatore e reality show durante cui mettere in mostra le proprie grazie per farsi notare. Cosa deve fare una mamma per difendere la sua bambina da tanti preconcetti?

Giochi per bambini: come realizzare a casa una bambola di pezza

Il gioco, si sa, è un elemento indispensabile per il sano e corretto sviluppo del bambino. E’ importante, quindi, che i genitori creino occasioni per condividere il gioco con i propri bambini, trasformandolo, perchè no, in un momento creativo e divertente da trascorrere insieme. Un modo per passare del tempo giocoso con i propri figli  può essere quello di realizzare insieme lavoretti, disegni, giochi fatti a mano e tutto quello che la fantasia suggerisce. Oggi, qui su Tuttomamma, vogliamo darvi un’idea sfiziosa e divertente: realizzare a casa delle bambole di pezza.

Tutto quello che occorre per creare insieme ai vostri bambini delle graziose bambole di pezza è:

  • pezzi di stoffa colorata
  • ago e filo
  • ovatta
  • lana
  • bottoni, spille, etc..

Per prima cosa, bisogna procurarsi un foglio di carta da modello o un foglio di carta comune sul quale disegnare la sagoma della bambola. Non serve essere degli artisti: basta un semplice disegno o anche solo un ovale per il corpo, un cerchio per la testa e dei rettangoli per braccia e gambe.

Se il maschietto gioca con le bambole

L’identità sessuale dei bambini si costruisce piano piano. Quando nasce fino a circa 2 anni, infatti, un bambino non è ancora minimamente consapevole della differenza di sesso e del suo essere un maschietto o una femminuccia.  Solo crescendo e scoprendo il suo corpo, le sue sensazioni e i suoi sentimenti, inizierà a concepire le diversità fisiche e le differenze. E’ solo verso i 6-7 anni che i bambini assorbono i cosiddetti stereotipi di genere (maschile o femminile) che vengono loro imposti dalla società, dall’ambiente e dalla famiglia in cui vivono.

Per questo, non bisogna allarmarsi se, ad esempio, un maschietto giochi con le bambole. La scelta dei giochi, infatti, non influisce con la formazione dell’identità sessuale del bambino. Molto genitori, invece, si preoccupano del fatto che giocare con le bambole indichi nel bimbo un destino di omosessualità. Non è cosi. La preferenza per i giocattoli tipici dell’altro sesso nei bambini piccoli, infatti, non indica necessariamente la presenza di disturbi dell’identità sessuale.