alimentazione, dieta, fertilità, fecondazione eterologa, test, anomalie, I gemelli nati alla 37esima settimana sarebbero meno a rischio

Gestosi in gravidanza, un test per prevederla

La speranza è che possa arrivare presto anche in Italia, ma per il momento, il test per poter prevedere chi soffrirà di gestosi in gravidanza, è stato sperimentato ed è attivo presso il Royal Women’s Hospital di Melbourne. 

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L’esame per poter valutare chi in gravidanza potrebbe soffrire di gestosi o preeclampsia, in pratica l’aumento della pressione sanguigna e delle proteine nelle urine della madre, ma pericolosa tanto da essere potenzialmente mortale per la donna e per il feto, è un semplice esame del sangue che va misurare due proteine che vengono rilasciate dalla placenta. 

Fare sport in gravidanza fa bene alla mamma e al bambino

Non rinunciate a fare sport, neanche in gravidanza. Fa bene e non aumenta il rischio di parto pretermine, anzi riduce le possibilità di dover ricorrere ad un cesareo. È quanto emerge da una ricerca della Thomas Jefferson University, negli Usa, pubblicata sulla rivista American Journal of Obstetrics and Gynecology.

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consigli per ridurre gonfiore gambe gravidanza

Gonfiore di piedi e mani in gravidanza, i consigli per ridurlo

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A partire dal sesto mese di gravidanza è molto comune che la futura mamma cominci ad accusare un fastidioso gonfiore e senso di pesantezza alle gambe e ai piedi, e a volte anche alle mani, soprattutto verso sera. Il fastidio è dovuto all’azione di alcuni ormoni che in gravidanza agiscono favorendo il ristagno dei liquidi e rendono i vasi sanguigni più deboli con la conseguente fuoriuscita del siero del sangue che va a depositarsi nei tessuti circostanti.

Dormire in gravidanza

Dormire bene in gravidanza riduce il rischio di parto prematuro

Dormire in gravidanza

Dormire fa bene alla salute, soprattutto in gravidanza. Quante volte vi siete sentite meglio dopo 8 ore di sonno consecutive e quante volte, nel corso dei 9 mesi, avreste solamente desiderato chiudere gli occhi e riposare? Avere un ciclo regolare di sonno è importantissimo non solo per la salute della mamma, ma anche per quella del bambino.

Preeclampsia, individuati i marcatori biologici

La preeclampsia è una complicanza gravidica che può insorgere dopo la ventesima settimana di gestazione. Interessa, secondo stime recenti, il 5 per cento delle future madri e, nelle sue forme più gravi, può avere conseguenze molto pesanti sulla salute di madre e bambino. Se evolve in eclampsia infatti mette a rischio la vita della madre e conduce alla necessità di anticipare il parto con la nascita prematura del feto. Si capisce bene quindi quanto sia importante diagnosticarla precocemente e intervenire in maniera tempestiva tanto più che i sintomi della preeclampsia possono essere confusi con condizioni del tutto normali in gravidanza quali gonfiore agli arti inferiori, dolore gastrico, rialzo della pressione.

Preeclampsia e obesità, l’inquinamento può essere un fattore di rischio in gravidanza

Sono purtroppo numerose le mamme che si trovano ad affrontare la preeclampsia, chiamata anche più comunemente gestosi e caratterizzata da un innalzamento pericoloso della pressione sanguigna. Questa sindrome purtroppo può portare all’aborto e nei casi più gravi anche alla morte della mamma. Un nuovo studio australiano ha puntato il dito contro l’inquinamento, potenziale fattore di rischio.

Ipertensione in gravidanza, l’importanza di riconoscerla e curarla

L’ipertensione in gravidanza può degenerare in preeclampsia, una complicanza che si verifica nel 5-10 per cento delle future madri ed è ancora oggi molto temuta. La preclampsia, condizione in cui all’ipertensione si aggiunge il danno renale, può determinare la nascita prematura del bambino, ritardo nello sviluppo del feto e, di conseguenza, la necessità che questo venga sottoposto a cure neonatali invasive e, non di rado, la morte della mamma e del bimbo.

Preeclampsia, a causarla sarebbe una battaglia tra utero e placenta

Secondo uno studio condotto presso L’Università di Yale la preeclampsia sarebbe causata da una guerra tra utero e placenta che cercano, l’uno di contenere le dimensioni del bimbo, l’altra di aumentarle. Più precisamente, secondo gli autori, lo sviluppo di questo pericoloso disturbo avrebbe a che vedere con l’azione delle cellule del trofoblasto, tessuto che da origine alla placenta e assolve la funzione di nutrire l’embrione, che hanno il compito di aumentare il flusso di sangue verso la placenta stessa.

In una gravidanza normale però l’organismo materno si opporrebbe a questo flusso per garantire la propria sopravvivenza mettendo in allerta i linfociti, cellule che vanno alla ricerca dei trofoblasti per distruggerli e impedire che concorrano all’aumento delle dimensioni del bambino.

Proteine nelle urine, possibile segnale di gestosi

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L’esame delle urine viene eseguito con un certa frequenza durante la gravidanza perchè permette di individuare tempestivamente alcune condizioni di patologia che possono insorgere durante l’attesa di un figlio quali gestosi, diabete gestazionale, infezioni delle vie urinarie. In particolare, a dare indicazioni circa l’insorgenza della gestosi è la quantità di proteine presenti nelle urine, ovvero la cosiddetta proteinuria.

Quali sono le cause dell’aumento di proteine nelle urine?

Le proteine ricercate attraverso l’analisi delle urine sono l’albumina e le globuline; esse sono normalmente presenti ma in quantità così modeste da non essere rilevabili anche se durante la gravidanza è piuttosto frequente che lo diventino. Quando i valori delle proteine aumentano considerevolmente questo può indicare un’alterazione del funzionamento dei reni che in condizioni normali non dovrebbero far passare proteine nelle urine, o di una gestosi ma occorre tenere conto che un aumento della proteinuria può essere legato anche a condizioni banali quali stress o malattie febbrili.

Gestosi e ipertensione

gestosi e ipertensione

Con il termine gestosi, o preeclampsia, si fa riferimento ad una condizione clinica che può interessare le future madri dopo la ventesima settimana di gravidanza ed è caratterizzata da un aumento della pressione arteriosa materna, gonfiori ai piedi e alle mani e perdita di proteine attraverso le urine (la cosiddetta proteinuria), cui possono accompagnarsi diminuzione delle piastrine, emolisi (ovvero la rottura dei globuli rossi) e problemi di coagulazione.

Sembra che le cause della gestosi siano da ricercare in alterazioni della placenta, la cui origine è sconosciuta, a causa delle quali questa comincia a rilasciare sostanze tossiche con conseguente costrizione delle piccole arterie (da cui l’ipertensione) e danni ai capillari (da cui la proteinuria) con un notevole aumento del rischio di distacco della placenta.

Preeclampsia, è fondamentale tenerla sotto controllo

preeclampsia

La preeclampsia è una delle patologie più serie che possono affliggere le future mamme e della quale le cause rimangono tutt’ora sconosciute; può manifestarsi dopo la ventesima settimana di gravidanza con un aumento improvviso della pressione sanguigna e una concentrazione anomala di proteine nel sangue (la cosiddetta proteinuria) e può degenerare velocemente con conseguenze nefaste sulla salute di madre e bambino.

Nel nostro paese la preeclampsia fa la propria comparsa in una percentuale piuttosto bassa di casi (l’1% delle gravidanze) e può insorgere in maniera grave o più attenuata; in questo ultimo caso va seguita con grande attenzione poichè un suo improvviso aggravamento può causare distacco della placenta, insufficenza renale acuta e edema polmonare. La futura mamma che si trova in questa condizione dovrà stare a riposo assoluto ed assumere, secondo le indicazioni del ginecologo curante, farmaci anti-ipertensivi compatibili con la salute del bambino.

La guida della gravidanza: 40esima settimana

40-settimana-gravidanzaLA QUARANTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Sono passate 40 settimane, 280 lunghi giorni in cui hai gioito ma hai anche provato ansia e preoccupazioni. Hai aspettato con frenesia che trascorressero i primi tre mesi e che la gravidanza fosse considerata stabile, hai affrontato l’amniocentesi ed hai aspettato trepidante i risultati, hai provato una felicità immensa quando lo hai sentito muoversi per la prima volta. E’ stata un’esperienza indimenticabile che si chiuderà con il momento del parto e la nascita di tuo figlio, sei pronta per questa fase finale? Hai preparato tutto l’occorrente? Stai ripassando le tecniche di respirazione che hai imparato al corso pre-parto? In questi giorni cerca di riposare il più possibile e di non faticare troppo, dovrai essere nel pieno delle tue energie per affrontare il travaglio.