Le mamme hanno meno tempo libero dei papà ma qualcosa sta cambiando

Le donne madri e lavoratrici hanno tradizionalmente meno tempo libero dei loro compagni. E’ storia vecchia, lo sappiamo bene. Tra lavoro, faccende domestiche e cura dei figli è davvero ben poco lo spazio che possiamo dedicare a noi stesse, alle nostre passioni e ai nostri hobby o, più semplicemente, alla lettura di un libro o a qualche minuto di relax.

La pubblicità celebra la mamma di ieri. Perchè non racconta la famiglia di oggi?

Mamme che consolano il piccolino che piange, mamme che preparano la pappa, mamme che lavano e stirano, mamme che fanno la spesa e cucinano e papà che giocano con i bambini o li guardano dormire. Ma questo è il ritratto del nostro Paese? Guardando solo la pubblicità, potremmo dire di sì perché gli spot hanno sempre un modello di uomini e di donne fermo a quella che era la famiglia negli anni Sessanta.

Figlio di 41 anni non vuole andare via di casa: i genitori si recano dall’avvocato

 

A volte i bambini non vogliono lasciare il nido. È umano che facciano fatica a staccarsi da mamma e papà e che la paura di essere soli possa inibire il loro comportamento, è un po’ più preoccupante quando i figli, ormai adulti, continuano a stare a casa. Bisogna ammettere che spesso non si tratta di una reale scelta, ma di un problema economico: l’indipendenza costa davvero un’esagerazione.

Litigare davanti al proprio bambino

Non c’è bisogno di essere una coppia in crisi per lasciarsi andare a qualche litigata (a volte anche furente). Purtroppo stare insieme, gestire una casa, seguire un lavoro e cresce un figlio non sempre sono cose facili e soprattutto compatibili. Calati nel proprio ruolo di madri e padri e uomini e donne d’affare ci si dimentica dei desideri di coppia. È una situazione comune e prima poi tocca tutte le relazioni. Il risultato? Si commette l’errore di discutere davanti ai figli.

È molto complicato trattenersi, anche perché il più delle volte le litigate non sono premeditate, ma scoppiano all’improvviso. Magari ci teniamo dentro per settimane un “rospo” che proprio non siamo riusciti a digerire e all’ennesimo errore o mancanza, eccolo lì che esplode in tutta la sua potenza e nel modo peggiore.

La felicità di coppia dipende dal numero dei figli

Una famiglia felice è il sogno di molte coppie. Secondo una ricerca condotta dall’Università della Pennsylvania, per realizzare questo desiderio ci vogliono quattro figli. È un numero enorme soprattutto per noi italiani che, a quanto sostiene l’Istat, abbiamo circa 1,2 bambini per nucleo. Per giungere a questa tesi sono state analizzate coppie con un’età compresa fra i 30 e i 39 anni.

L’indagine è stata sorprendente perché dai 40 anni in su le coppie si dicono ancora più soddisfatte, rispetto alle coppie che non hanno figli, se mettono al mondo almeno tre bambini. Avanzando con gli anni, quindi superando i 50, i genitori anche con un solo figlio sono più sereni di quelli che non ne hanno. In effetti, i problemi veri sono all’inizio, nella fase in cui i bimbi sono piccoli o si ha difficoltà a concepire, dopo si va verso la gioia e la vita diventa meno complicata.

E se qualcuno stabilisse uno stipendio per le mamme, a quanto ammonterebbe?

mamme-stipendioQuante volte noi donne abbiamo pensato anche una sola volta nella nostra carriera di mamme che se solo qualcuno avesse potuto quantificare monetariamente tutto ciò che facciamo in casa per i nostri figli e per la famiglia in genere, probabilmente avremmo dovuto percepire uno stipendio da capogiro? Perché noi mamme svolgiamo un lavoro che ne racchiude centinaia al suo interno, siamo cuoche, donne delle pulizie, maestre, autiste, pediatre e chi più ne ha più ne metta.

Beh mie care, qualcuno si è posto veramente questa domanda, nello specifico la catena di supermercati inglese Tesco, che ha commissionato questo studio chiedendo ai ricercatori di riuscire ad elencare le mansioni svolte da una mamma dalla nascita del figlio fino alla maggiore età, calcolare il tempo speso per ognuna e quantificarne il costo a livello economico.