E’ credenza comune quella che, prima di portarlo fuori durante le stagioni fredde, il neonato vada infagottato con strati su strati di capi, senza contare le eventuali copertine. Bene, ciò non sempre è corretto: così come afferma il pediatra Paolo Sarti un bimbo troppo vestito non può naturalmente fare propri i meccanismi di termoregolazione di cui siamo dotati, divenendo ben presto troppo vulnerabile nei confronti dei germi presenti nell’ambiente.
germi
Attenzione ai cuscini: dopo due anni ricettacolo di germi
Alto o sottile, morbido o duro, il cuscino rappresenta per molti un fattore fondamentale per un riposo buono e tranquillo. Ma attenzione: dopo due anni di utilizzo il cuscino diventa un covo di acari e batteri. A lanciare l’allarme è uno studio britannico che ha rilevato come il cuscino possa diventare un pericolo per la nostra salute se non cambiato regolarmente. Nello specifico, lo studio condotto dal St Bartholomew’s Hospital di Londra con la collaborazione del National Health Service è stato effettuato in alcune strutture ospedaliere britanniche e ha evidenziato uno stretto legame tra infezioni e cuscini.
Gastroenterite, più frequente in estate
L’estate, oltre a portare con se notevoli benefici per corpo e mente, può nascondere alcune insidie. Con la bella stagione, ad esempio, si verifica tra i bambini, e in particolare tra i più piccoli, un aumento dei casi di gastroenterite.
Ma cos’è la gastroenterite?
La gastroenterite è una malattia infiammatoria dell’apparato gastrointestinale caratterizzata dalla presenza di vomito e diarrea a cui può associarsi la febbre. Il disturbo, molto comune in età pediatrica, è causato principalmente da un’infezione virale e in particolare dal Rotavirus. Sono state riscontrate anche cause batteriche, meno frequenti ma più gravi, come Campylobacter, Shigella ed Escherichia coli. I sintomi più comuni della gastroenterite sono vomito, diarrea, febbre, mal di pancia, perdita di appetito e sonnolenza. Poichè le infezioni che causano la gastroenterite derivano, per lo più, da una scarsa igiene e da cibi o bevande contaminati, è facile intuire come con il caldo estivo queste tendano ad aumentare.