A partire dal sesto mese di gravidanza è molto comune che la futura mamma cominci ad accusare un fastidioso gonfiore e senso di pesantezza alle gambe e ai piedi, e a volte anche alle mani, soprattutto verso sera. Il fastidio è dovuto all’azione di alcuni ormoni che in gravidanza agiscono favorendo il ristagno dei liquidi e rendono i vasi sanguigni più deboli con la conseguente fuoriuscita del siero del sangue che va a depositarsi nei tessuti circostanti.
gambe pesanti in gravidanza
Gravidanza, attenzione alla Sindrome delle gambe senza riposo
Le gambe sono uno dei punti critici della gravidanza. Si gonfiano con facilità, aumentano i crampi, magari la circolazione diventa più fragile, spuntano dei capillari o qualche vena. In alcuni casi si ha a che fare con la Sindrome delle gambe senza riposo (RLS): alcuni dati dimostrano che quasi un quarto delle donne fa i conti con una forma transitoria di questa sindrome durante i nove mesi. Nella vita quotidiana, senza pensare alla gestazione, soffre di questo disturbo il 5% della popolazione italiana e le donne sono il doppio degli uomini.
Per chi non lo sapesse, la Sindrome delle gambe senza riposo e’ un disturbo motorio del sonno che causa una sensazione spiacevole d’irrequietezza alle gambe (per capirci: si muovono le gambe senza controllo). Purtroppo i sintomi tendono a intensificarsi con il passare degli anni e la notte, proprio durante il risposo, il problema s’intensifica. A dare l’allarme è una ricerca del centro di Medicina del Sonno dell’Ospedale San Raffaele Turro Milano.
Gambe gonfie e pesanti durante la gravidanza? Ecco cosa fare
Gambe pesanti e caviglie gonfie, si sa, sono i classici disturbi che colpiscono le donne durante la gestazione, a causa della fragilità delle pareti venose e arteriose che in questo momento diventano più deboli.
La responsabilità di questi disturbi è da imputare agli ormoni che, a causa della produzione di estrogeni, rilassano le vene diminuendone l’elasticità. Nel secondo trimestre di gravidanza il disturbo può peggiorare a causa dell’aumento di quantità di sangue in circolo, necessaria per arrivare fino al feto, questo processo, infatti, fa dilatare le vene rendendo più difficile il ritorno del sangue.
Tra la fine del secondo e l’inizio del terzo trimestre, la circolazione del sangue è ostacolata dall’aumento di peso e dalla crescita di volume dell’utero che schiaccia le vene nella zona del bacino rallentando il ritorno del sangue.