Fumare è un vizio che va debellato. Se poi si è in dolce attesa, dovrebbe essere assolutamente inconcepibile. Ormai lo sanno tutti che fa male, che espone al cancro la mamma e il bambino. Pensate che solo nel Regno Unito, ogni anno circa 5.000 feti e neonati muoiono da madri fumatrici durante la gravidanza. Gli interventi per far eliminare le sigarette, almeno nei nove mesi fatidici, non si sono mostrati finora particolarmente efficaci. Qual è quindi la nuova proposta? Un incentivo economico.
fumo passivo nei bambini
Morte in culla, il fumo passivo è un fattore di rischio
La morte in culla o anche Sids (Sudden Infant Death Syndrome) è il peggiore degli incubi di ogni neogenitore. Esistono, come abbiamo elencato diverse volte dei fattori di rischi. Secondo i pediatri dell’Ospedale Bambino Gesù, il fumo passivo è estremamente pericoloso e lo hanno ricordato proprio in occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco.
Fumare in gravidanza mette a rischio i figli e i nipoti
Fumare fa male, soprattutto in gravidanza. È un dato noto e forse anche gli stessi fumatori, pur consapevoli della tossicità, ascoltano queste parole come una sorta di canzoncina ripetitiva. Qualcosa che continua a ritornare, perdendo valore, come se fosse un semplice suono. È importante concentrarsi su quelle che sono gli effetti. Secondo un nuovo studio del Los Angeles Biomedical Research Institute at Harbor – Ucla Medical Center, l’asma potrebbe derivare per esempio dal vizio del fumo della mamma (e anche del papà) durante la dolce attesa.
Vietato fumare in auto in presenza di donne incinte e minori e negli spazi aperti delle scuole
Fumare fa male. Ormai queste parole sono un vero e proprio slogan e forse non vengono più recepite con la giusta attenzione. Per questo motivo, il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha deciso di proporre un disegno di legge, attualmente in esame al Consiglio dei Ministri, per estendere il divieto di fumare anche in auto in presenza di minori e donne incinte. Non è tutto, perché oltre a questa limitazione sarà vietato fumare le sigarette elettroniche e non anche negli spazi aperti delle scuole italiane.
Fumare in gravidanza espone il bambino al rischio di meningite
Fumare o essere esposte al fumo passivo durante la gravidanza triplica il rischio che il bambino contragga la meningite da meningococco, la forma più pericolosa di meningite. Questo è quanto emerso da uno studio revisionale condotto dai ricercatori dell’UK Centre For Tobacco Studies dell’Università di Nottingham.
Il fumo passivo peggiora le infezioni respiratorie dei bambini
Onestamente quella che sto per darvi non è una notizia che mi lascia stupita più di tanto. Come dire…c’era da aspettarselo. “Semplicemente” è una conferma di quello che credo tutte noi sappiamo già: il fumo passivo fa male e peggiora le condizioni dei bambini affetti da malattie dell’apparato respiratorio. A ribadirlo è una ricerca condotta presso l’Università di Liverpool in base allo studio delle cartelle cliniche di un campione di bambini ricoverati per bronchiolite, una infezione che colpisce soprattutto i neonati e i bambini sotto i due anni di età.
Colesterolo buono più basso nei bambini nati da mamme fumatrici
Fumare fa male, ancora di più quando si aspetta un bambino. Questo forse è uno dei quei concetti ben noti alle mamme, eppure sono tantissime le signore che non perdono il vizio e che espongono il loro piccolo ai rischi del fumo passivo. Un nuovo studio, pubblicato sull’European Heart Journal, ha evidenziato che i bambini nati da mamme fumatrici hanno livelli di colesterolo buono più bassi.
Otite nel bambino, spesso è colpa del fumo passivo
Il fumo passivo è molto dannoso per i nostri bambini. Se siete genitori fumatori, non ve ne rendete neanche conto, ma abitare in un ambiente con aria malsana è pericoloso per la vostra e la loro salute: non c’è bisogno di accendere una sigaretta a pochi centimetri dal piccolo, basta semplicemente che ne restino tracce invisibili in casa. Tra gli effetti più diffusi, ci sono le infezioni all’orecchio, in particolare a quello medio.
Questo è quanto sostiene uno studio effettuato alla Harvard School of Public Health e dal Research Institute for a Tobacco Free Society irlandese, e pubblicato su Tobacco Control, secondo cui il fumo di una sigaretta accesa in combinazione con il fumo esalato da chi fuma aumenta le particelle nocive nell’aria, contribuendo a renderla ulteriormente malsana e a mettere a dura prova la salute delle orecchie dei piccoli di casa.
Fumo passivo, nocivo anche in auto
Il fumo passivo, ormai si sa, è dannoso per la salute dei bambini, soprattutto per quelli più piccoli. Un recente studio, partendo da questo presupposto, ha pensato di analizzare gli effetti negativi del fumo passivo nelle automobili sulla salute dei bimbi. Nello specifico, lo studio condotto dalla University of Leeds, anche se non è riuscito a stabilire con precisione l’esatta pericolosità del fumo passivo in auto, ne ha confermato l’alto grado di tossicità, soprattutto per i bambini, a causa delle alte concentrazioni di polveri sottili nell’abitacolo.
L’equipe di ricercatori inglesi, guidata da Ray Pawson, ha analizzato attentamente tutti i fattori che potrebbero influire sulla dannosità del fumo passivo in auto: il volume e la velocità della macchina, la presenza o meno di impianti di aerazione, il tempo passato in macchina, gli effetti del fumo sulla salute, etc..
Fumo passivo, più colpiti i bambini sotto i cinque anni
Ogni anno nel mondo 600mila persone muoiono a causa del fumo passivo e 165mila di queste sono bambini al di sotto dei cinque anni di età. A rivelare questo dato, che personalmente trovo agghiacciante, è uno studio pubblicato sulla rivista Lancet e condotto da Armando Peruga e Annette Pruss-Ustun, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che hanno preso in considerazione dati risalenti al 2004 relativi a 192 paesi.
I bambini, quindi, sono tra le principali vittime del fumo passivo e, quel che è peggio, assorbono le esalazioni nocive a causa dei genitori che hanno la cattiva abitudine di fumare in loro presenza. I piccoli muoiono di più nei paesi a basso e medio reddito, mentre nei paesi più industrializzati sono soprattutto gli adulti a soccombere.
Il fumo passivo in gravidanza
Che in gravidanza non si deve assolutamente fumare credo sia assodato per tutti. Ne sono ben consapevoli moltissime future mamme (non tutte purtroppo, ma moltissime) che seppure forti fumatrici mettono da parte sigarette e accendino almeno per tutta la durata di gravidanza e allattamento. Peccato però che tutti i loro sforzi per tutelare la salute del bimbo che verrà siano vanificati, insieme a quelli delle future mamme che non hanno mai fumato, da chi continua imperterrito a fumare vicino a loro o negli ambienti da loro frequentati.
Inalare fumo passivo durante la gravidanza infatti non solo può causare una scarsa ossigenazione del feto compromettendone lo sviluppo generale (esattamente come avverrebbe se la mamma fumasse), ma espone il bambino a un rischio maggiore di incorrere nel disturbo dell’attenzione e dell’iperattività. Questo secondo i dati di una ricerca dell’Università di Washington, che ha preso in esame un campione di 304 bambini e ragazzi dai 7 ai 15 anni, le cui madri erano state esposte a fumo passivo in gravidanza.
Fumo passivo, quanto è nocivo per i bambini
Secondo la definizione del Ministero della Salute si può parlare di fumo passivo quando una persona respira involontariamente il fumo di tabacco consumato da altri; questo tipo di esalazioni nocive rappresenta uno dei principali agenti inquinanti degli ambienti chiusi e contiene diverse migliaia di sostanze chimiche irritanti e/o cancerogene.
Purtroppo fra le vittime del fumo passivo troviamo soprattutto i bambini; questi infatti quando uno o entrambi i genitori fumano respirano essi stessi il fumo di sigaretta; questo vale, non solo quando si fuma in loro presenza, ma anche, come vi ha già raccontato Micol nel suo post sul fumo di “terza mano”, anche quando i piccoli frequentano degli ambienti in cui si fuma solo quando sono assenti a causa delle altrettanto nocive particelle combuste che rimangono intrappolate nei tessuti. Ragione per cui anche questo può definirsi a buon diritto fumo passivo.