Fiabe africane, La sposa dal cielo

La fiaba che vi narriamo oggi giunge dall’Africa e ci racconta la storia di Nara, un giovane bello e coraggioso, il cui amore, seppure corrisposto, è destinato a rimanere infelice. Scopriamo perchè insieme ai notri bimbi:

Il galletto, il gatto e il topolino

Come insegnare ai nostri figli a non giudicare dalle apparenze? Semplice! Raccontando loro una favola di Jean de La Fontaine

Un Topolino ingenuo, che nulla ancora conoscea del mondo, un giorno fu lì lì per essere pigliato, e il brutto rischio raccontava alla mamma sua così:

Favole classiche: Raperonzolo

Raperonzolo è un classico incluso dai fratelli Grimm nella loro celebre raccolta di fiabe con il titolo di Rapunzel. Ve la proponiamo per i bimbi più grandi.

C’erano una volta un uomo e una donna, che già da molto tempo desideravano invano un figlio; finalmente la donna poté sperare che il buon Dio esaudisse il suo desiderio.

Il topo e la gatta

Quella che vi propongo oggi è una deliziosa filastrocca inglese, adatta per intrattenere e divertire anche i bimbi più piccoli, che narra di un ingenuo topolino e di una furba gattina. Leggiamola dopo il salto.

Il congresso dei topi

Jean de la Fontaine è un celebre favolista francese, vissuto nel 1600. Le sue favole moralistiche, brevi e raffinate, hanno come protagonisti animali parlanti, espediente già collaudato dai favolisti dell’età classica, spesso per mettere alla berlina i potenti. La favola che vi racconto oggi è tra preferite della mia infanzia: Il congresso dei topi.

Un gatto chiamato Rodilardo faceva tale strage di topi che non se ne vedevano quasi più intorno, tanto grande era il numero di quelli che aveva mandato alla sepoltura. I pochi rimasti., mancando loro il coraggio di lasciare i rifugi in cui si celavano, erano ridotti a non mangiare nemmeno il quarto di ciò che occorreva loro per sfamarsi e Rodilardo era considerato fra quella povera gente, non un gatto, ma un vero e proprio demonio.

I tre desideri

I tre desideri è una fiaba popolare tedesca dalla quale sono stati tratti diversi adattamenti teatrali e cinematografici; i protagonisti, due boscaioli, gettano via l’immensa fortuna che è capitata loro per alterigia e per la cattiva propensione a non pensare prima di proferire parola. Una lezione di vita per i cuccioli, condita con qualche risata.

Una volta, tanto tempo fa, in una grande foresta, viveva un boscaiolo. Egli abitava in una capanna di tronchi, lavorava ogni giorno ad abbattere gli alberi e guadagnava abbastanza da mantenere sé e la moglie. Una mattina andò come al solito al lavoro. Aveva deciso di abbattere una grande quercia, e faceva già il conto tutto contento di quante tavole e di quanta legna ne avrebbe ricavato. Prese la sua scure, si gettò sulle spalle il sacco con un pezzo di pane e una borraccia d’acqua e si avviò.

Giunto alla quercia, gettò il sacco a terra, si levò la giacca e sollevò la scure come se avesse voluto abbattere la quercia con un colpo solo. Ma al colpo non cadde affatto. Dalla quercia uscì una vocina sottile e subito dopo, una meravigliosa fata apparve al boscaiolo, che rimase a bocca aperta e si lasciò sfuggire la scure dalle mani. La fata lo pregò: ” Buon uomo, risparmia questo albero,ed io saprò ricompensarti”. Il boscaiolo impietosito e confuso, rispose: ” Farò come tu desideri, bella fata”. Raccolse la scure, si gettò la giacca e il sacco sulle spalle e fece per andarsene. Ma la bella fata lo trattenne:

Il pulcino cosmico di Gianni Rodari

Manca solo una settimana all’arrivo della Pasqua e i preparativi per questa Santa festa sono, ormai, entrati nel vivo. Tra le attività più divertenti ed interessanti da svolgere insieme ai bambini c’è, senza dubbio, leggere e recitare poesie e filastrocche dedicate alla Pasqua.

Oggi, care mamme, voglio proporvi  un bel racconto di Gianni Rodari che i vostri bambini potranno trascrivere su graziosi bigliettini e regalare a tutti i commensali durante il pranzo pasquale.

Il pulcino cosmico

L’anno scorso a Pasqua, in casa del professor Tibolla, dall’uovo di cioccolata sapete cosa saltò fuori? Sorpresa: un pulcino cosmico, simile in tutto ai pulcini terrestri, ma con un berretto da capitano in testa e un’antenna della televisione sul berretto.
Il professore, la signora Luisa e i bambini fecero tutti insieme:
– Oh, e dopo questo oh non trovarono più parole.

Fiabe dei fratelli Grimm, Riccidoro e i tre orsi

La fiaba che vi presentiamo oggi è tratta dalla raccolta dei fratelli Grimm; si tratta di Riccidoro e i tre orsi, un classico della nostra infanzia che sono sicura vi farà piacere proporre ai vostri bambini.

C’erano una volta tre orsi, che vivevano in una casina nel bosco. C’era Babbo Orso grosso grosso, con una voce grossa grossa, c’era Mamma Orsa grossa la metà, con una voce grossa la metà e c’era un Orsetto piccolo piccolo con una voce piccola piccola. Una mattina i tre Orsi facevano colazione e Mamma Orsa disse:

La pappa è troppo calda, ora. Andiamo a fare una passeggiata nel bosco, mentre la pappa diventa fredda.

Cosi i tre Orsi andarono a fare una passeggiata nel bosco. Mentre erano via, arrivò una piccola bimba chiamata Riccidoro. Quando vide la casetta nel bosco, si domandò chi mai potesse vivere là dentro, e picchiò alla porta. Nessuno rispose, e la bimba picchiò ancora. Nessuno rispose: Riccidoro allora aprì la porta ed entrò. E là, nella piccola stanza, vide una tavola apparecchiata per tre. C’era una scodella grossa grossa, una scodella grossa la metà e una scodella piccola piccola. Riccidoro assaggiò la pappa della scodella grossa grossa:

Oh! E’ troppo calda! disse e assaggiò la pappa della scodella grossa la metà:
Oh! E’ troppo fredda! Poi assaggiò la pappa della scodella piccola piccola:
Oh ! Questa sì che va bene ! E se la mangiò tutta.

Fiabe per bambini, I tre anelli di Capuana

Scrittore, critico e giornalista italiano, Luigi Capuana è uno dei principali letterati italiani di fine 800 appartenente alla corrente letteraria del Verismo. Tra le tante opere di Capuana, troviamo numerosi scritti dedicati a ragazzi e bambini ed in particolare le fiabe. Scritte in modo semplice e caratterizzate da ritornelli e cadenze tipiche delle canzoncine, le fiabe di Capuana sono per lo più fiabe popolari che raccontano con passione la vita della gente della sua terra, la Sicilia.

Oggi, care mamme, voglio farvi conoscere una bella fiaba di Luigi Capuana che potete leggere ai vostri figli per stimolare la loro creatività e per favorire lo sviluppo del loro linguaggio.

I tre anelli

C’era una volta un sarto, che aveva tre figlie una piu’ bella dell’altra e gia’ in eta’ da marito, ma senza dote. Allora ando’ a trovare una vecchia fata, perche’ desse alle ragazze una certezza per il futuro. La vecchia rispose che sarebbero state loro stesse a sceglierselo e si tolse di tasca tre anelli: uno d’oro, uno d’argento e uno di ferro e li mise sul palmo della mano.

Fiabe per bambini, una leggenda indiana

Mamma perchè i corvi sono neri? Se vostro figlio vi facesse questa domanda, voi cosa rispondereste? Per trarvi d’impaccio forse potreste provare a raccontare loro una storia: Perchè i corvi sono neri, leggenda dei nativi americani.

Nei giorni lontani, quando la terra e la gente su di essa erano state create da poco, tutti i corvi erano bianchi come la neve. In quei tempi antichi la gente non aveva ne cavalli, nè armi da fuoco, nè armi di ferro.

Tuttavia si procurava cibo a sufficienza per sopravvivere cacciando il bufalo. Ma cacciare i grossi bufali a piedi con armi che avevano punte in pietra era duro e pericoloso. I corvi rendevano le cose ancora più difficili per i cacciatori perchè erano amici dei bufali. Librati alti nell’aria, vedevano tutto quello che succedeva nella prateria. Ogni volta che notavano dei cacciatori avvicinarsi ad una mandria di bufali, volavano dai loro amici e, appollaiati tra le loro corna, davano l’allarme:

Una fiaba africana per bambini

Ricche di fascino e magia, le favole sono il riflesso del mondo che ci circonda e racchiudono la storia e le tradizioni di paesi e popoli diversi. Le fiabe africane, ad esempio, raccontano tutta la ricchezza di un mondo pieno di storia, cultura e tradizioni. I personaggi delle favole africane sono per lo più gli animali e le tribù del Continente Nero.

Oggi, care mamme, voglio farvi conoscere una deliziosa fiaba africana che ho scoperto qualche mese fa e che racconta la storia degli elefanti e spiega come mai sono animali cosi grandi.

Il grande elefante

Narra una leggenda africana che, all’origine del mondo, l’elefante aveva la statura degli altri animali, nonostante ciò era il più prepotente, voleva comandare su tutti ed essere servito e riverito come un re.

Fiabe dei Fratelli Grimm, I musicanti di Brema

I Musicanti di Brema è una celebra fiaba tedesca raccolta dai Fratelli Grimm e narra la storia di quattro coraggiosi animali: un asino, un gallo, un gatto e un cane, partiti alla volta di Brema per diventare musicisti. Proprio a Brema sorge una statua in bronzo che ricorda la loro avventura.

C’era una volta un asino, che ormai era vecchio e stanco, e il suo padrone voleva disfarsene. L’asino capì le intenzioni del padrone e partì per Brema: voleva entrare nella banda e vivere facendo musica. Durante il suo cammino incontrò un cane, anche lui avanti con gli anni, e lo invitò ad andare con lui a Brema.

Cammina cammina, incontrarono un gatto, anche lui male in arnese, che ormai preferiva dormire vicino alla stufa anzichè cacciare i topi. “Vieni a Brema con noi a fare il musicante”, gli disse il cane e così i tre proseguirono insieme il viaggio, fino a che si imbatterono in un gallo che strillava a più non posso, perche’ volevano tagliargli la gola.

Fiabe celtiche per bambini

Le fiabe, ormai si sa, aiutano i bambini a crescere e a scoprire il mondo che li circondano. Alcune, ed in particolare le fiabe dal mondo, offrono ai bambini la possibilità di entrare in contatto con tradizioni e culture diverse. Le fiabe celtiche, ad esempio, narrano di antiche popolazioni dell’Europa centro-occidentale, i celti.

La Volpe e l’Oca

Una volpe aveva catturato una bella oca grassa che dormiva accanto a un specchio d’acqua.
Mentre l’oca starnazzava e fischiava, la volpe la schernì:
«Sì sì, schiamazza pure», disse la volpe, «ma se invece di essere io a tenere in bocca te, fossi tu a tenere me, cosa faresti?»
«Be’», disse l’oca, «è facile a dirsi. Congiungerei le mani, chiuderei gli occhi, reciterei una preghierina di ringraziamento e ti mangerei».
La volpe congiunse le mani, fece una faccia solenne, chiuse gli occhi e recitò la preghierina di ringraziamento.
Ma mentre lo faceva l’oca spalancò le ali e se la filò, allontanandosi sull’acqua.
«Ne farò una regola di vita», borbottò la volpe, leccandosi le labbra rimaste asciutte, «non pronùncerò mai più una preghiera di ringraziamento fino a che non avrò la preda nella pancia».

Fiabe per bambini: Codirosso

Le fiabe, si sa, sono un alleato prezioso nella crescita psico-fisica dei bambini. Le fiabe dal mondo, poi, aiutano i bambini a conoscere culture e tradizioni diverse dalla loro e li proiettano nell’importante dimensione dell’altro. Oggi, care mamme, voglio farvi conoscere una fiaba inglese molto bella che potete leggere ai vostri bambini per un pomeriggio ricco di emozioni!

Codirosso

Il vecchio gatto Brontolone passeggiava lungo l’acqua e scorse in mezzo ai cespugli il codirosso Giovannino.
– Dove si va, dove si va, codirosso Giovannino? – domandò il vecchio gatto Brontolone.
Da sua maestà il rè, da sua maestà, gli voglio dare il buon giorno con una bella canzone, – disse il piccolo codirosso Giovannino.
– Vieni un po’ qui, vieni un po’ qui, codirosso Giovannino, – disse il vecchio gatto Brontolone. – Voglio farti vedere questo bei cerchio bianco che porto al collo.
– No che non vengo, gatto Brontolone, no che non ti vengo vicino, rispose il codirosso Giovannino. – Mangia pure il topolino ma me non mi acchiappi.