Carenza di ferro nei ragazzi e obesità

Stanchezza, spossatezza e difficoltà di concentrazione sono gli effetti provocati da una carenza di ferro di primo livello, cioè da una carenza che non è ancora patologica, ma che può diventarlo se non si correggono alcune cattive abitudini.

Se ad esempio in tali casi non si agisce in maniera opportuna, si potrebbe passare ad una mancanza di ferro di secondo livello, fino ad arrivare al terzo che comporta la vera e propria anemia.

Questa condizione è provocata da una carenza di emoglobina nel sangue e di solito si verifica nei periodi di aumento del fabbisogno di nutrienti. Per questo, i soggetti maggiormente colpiti sono gli adolescenti, le donne in gravidanza o in allattamento e gli anziani.

Menarca: consumare molta carne ne anticipa la comparsa

bambine-carne

Un elevato consumo di carne anticipa l’arrivo del primo ciclo mestruale. Ad affermarlo è uno studio dell’Università di Brighton, in Gran Bretagna. Nella maggioranza dei casi, le prime mestruazioni, dette menarca, si manifestano verso i 12-13 anni ma è noto che alcuni fattori possono influire su questo evento anticipandone o ritardandone l’arrivo. Una dieta ricca di proteine animali, ad esempio, stimola la comparsa del menarca nelle bambine. I ricercatori britannici, guidati dalla dottoressa Imogen Rogers, hanno tenuto sotto controllo il consumo di carne di 3000 ragazzine inglesi di 12 anni e l’età delle loro prime mestruazioni.

L’anemia in gravidanza

anemia in gravidanza

L’anemia, cioè la carenza di ferro nell’organismo, è un disturbo molto frequente in gravidanza: secondo alcune ricerche ben l’80% delle donne incinte ne soffre. Durante il periodo della gestazione la donna ha bisogno di una maggiore quantità di ferro, e una sua carenza può comportare dei rischi anche per il feto.

Per verificare se la donna è carente di ferro, è necessario l’esame della sideremia, il quale può verificare la presenza di un’anemia usando come parametri i valori di emoglobina inferiori ai 10 mg/dl, anche se è soprattutto la ferritina a determinare l’esito dell’esame, in quanto indica la valenza della presenza di ferro nell’organismo. In linea di massima, l’anemia può essere la conseguenza di una dieta sbagliata, di una precedente gravidanza, o dovuta alla normale perdita di ferro con il sangue delle mestruazioni, e si scatena nel momento in cui le cellule del corpo accusano la mancanza di ossigeno, indebolendo, così, tutto l’organismo.

Durante la gravidanza c’è una richiesta supplementare di ferro dovuta alla crescita del bambino e, se c’è anemia o se le riserve sono troppo basse, la crescita cerebrale del nascituro potrebbe essere più lenta, oppure, secondo una ricerca presentata di recente negli Stati Uniti, minare il rapporto affettivo con la madre, che si tradurrebbe in freddezza e in distanza nei confronti della genitrice durante la crescita.