Nell’epoca di internet sarebbe bene abituare i bambini ad una buona lettura, farli familiarizzare con i libri, leggere loro delle storie in qualunque momento vogliano per farli appassionare ad un mondo che permetta loro di sviluppare curiosità ed intelligenza. A questo proposito è di questi giorni la notizia che una nuova serie di libri per bambini dai 5 anni in su sarà scritta da Frank Lampard. Famoso giocatore del Chelsea questa volta non fa parlare di sè per motivi calcistici però.
favole per bambini
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Vivere un favola. Chi di noi non lo hai desiderato? Una fantasia che neppure da bambine ci è stato possibile realizzare e alla quale, crescendo, abbiamo dovuto rinunciare. Ma non è detto che per i nostri figli sarà lo stesso, in un mondo che, pur con tutte le sue contraddizioni, offre loro in fondo molte più possibilità di quante non se ne avessero un tempo.
Fiabe classiche, Pollicino
Pollicino è una favola classica, il cui autore è il celebre favolista francese Charles Perrault che la pubblicò per la prima volta nella raccolta i Racconti di Mamma Oca nel 1697. Di generazione in generazione la figura di Pollicino è giunta fino a noi e, se vorrete raccontargliela, ai nostri figli.
Le favole stimolano la fantasia e aiutano a interpretare la realtà
Raccontare le favole ai bambini è un esercizio davvero importante, per la loro crescita, ma anche per creare un legame speciale con i nostri piccoli, che in noi vedono dei cantastorie, molto speciali. La lettura stimola la fantasia e non è un meccanismo così scontato. Le generazioni di oggi sono abituate a vedere cartoni animati meravigliosi o a giocare con prodotti digitali, che riproducono mondi tridimensionali.
Fiaba di Hans C. Andersen, Il sale
Un padre che non si fida del proprio figlio riceve da questi una gradita sorpresa, due fratelli malvagi hanno quello che si meritano, un giovanotto senza troppe speranze ha un colpo di fortuna e grazie a una geniale intuizione cambia la propria vita. Sono questi gli elementi principali de Il sale, fiaba di Andersen che potete raccontare ai bambini già dai cinque anni. Buona lettura!
Cenerontola, una principessa fuori dagli schemi
Non so a voi, ma a me le principesse delle favole – reincarnate nelle Principesse Disney ad uso e consumo del marketing – hanno sempre perplesso un po’.
Tutte più o meno serenamente rassegnate alla loro sorte (massima ambizione? Impastare torte cantando). Tutte perfette, alte, magre, per lo più bionde, ovviamente bellissime.
E poi, nessuna che non abbia bisogno di un principe, azzurro o meno, per cavarsi dai guai.
Per fortuna, in tempi più recenti, le regali donzelle sono diventate più intraprendenti: da Jasmine di Aladdin a Mulan, fino ad arrivare a Fiona (che non è Disney ma sempre principessa è), quella neanche troppo sottile vena di maschilismo che permeava le fiabe con le principesse come protagoniste, si è andata decisamente attenuando. E meno male.
Se condividete le mie perplessità sugli stereotipi di cui sopra, sono certa che accoglierete con piacere il libro che voglio consigliarvi: “Cenerontola, principessa all’arrembaggio!”
Il Reuccio Gamberino
L’autore della favola che vi racconto oggi è Guido Gozzano, scrittore e poeta meglio noto come esponente del crepuscolarismo ironico, corrente poetica dei primi del ‘900. Nella sua breve vita Gozzano scrisse anche alcune fiabe tra le quali Il Reuccio Gamberino, che trovate di seguito. Si tratta di componimento che si colloca sicuramente al di fuori degli schemi favolistici tradizionali, dettaglio questo che la rende più adatta a bambini dai nove anni in su ai quali può essere proposta anche come esercizio e spunto di riflessione giocoso (ad esempio, invitandoli a indovinarne la morale). Buona lettura!
Fiabe di Luigi Capuana, Ranocchino
Continua la nostra serie di post dedicati allo scrittore siciliano Luigi Capuana. Oggi vi raccontiamo la storia intitolata Ranocchino, da “C’era una volta“, raccolta di fiabe adatta a bambini dagli otto anni in su. Buona lettura!
Questa è la bella storia di Ranocchino porgi il ditino, e sentirete qui appresso perché si dica così.
Si racconta dunque che c’era una volta un povero diavolo, il quale aveva sette figliuoli, che se lo rodevano vivo. Il maggiore contava dieci anni, e l’ultimo appena due.
Fiabe per Halloween: La regina delle nevi
La favola che vi racconto oggi non è, in realtà, una vera e propria storia di paura ma alcuni dei suoi personaggi, uno stregone maligno e la crudele regina delle nevi, uniti alla diabolica disavventura capitata al piccolo Hans, la rendono, secondo me, ideale per regalare un piccolo brivido ai più piccini in occasione dell’imminente festa di Halloween. L’autore è Hans C. Andersen, il titolo è La regina delle nevi.
Fiabe di Luigi Capuana, Spera di Sole
Tizzoncino è una povera fornaia che il giovane principe disprezza apertamante. Ciononostante, lei diventerà regina. La sua regina. Dalla raccolta di favole C’era una volta di Luigi Capuana, oggi vi racconto Spera di Sole
C’era una volta una fornaia, che aveva una figliuola nera come un tizzone e brutta più del peccato mortale. Campavan la vita infornando il pane della gente, e Tizzoncino, come la chiamavano, era attorno da mattina a sera: – Ehi, scaldate l’acqua! Ehi, impastate! – Poi, coll’asse sotto il braccio e la ciambellina sul capo, andava di qua e di là a prender le pagnotte e le stiacciate da infornare; poi, colla cesta sulle spalle, di nuovo di qua e di là per consegnar le pagnotte e le stiacciate bell’e cotte. Insomma non riposava un momento.
Favole di Luigi Capuana, Le arance d’oro
Vi ho già detto che quando ero bambina ricevetti in regalo un libro di favole? Si intitolava “C’era una volta” e il suo autore è Luigi Capuana, scrittore siciliano. Si. Questa storia ve l’ho già raccontata. Adesso quindi ve ne racconto un’altra, tratta proprio da quel libro: Le arance d’oro.
Fiabe di Luigi Capuana, Cecina
Ho sempre amato leggere, sin da quando ero piccolissima; per questo motivo ricordo sempre con immenso piacere il giorno in cui ricevetti uno dei doni più graditi della mia infanzia: C’era una volta, raccolta di favole dello scrittore siciliano Luigi Capuana. Questo libro, provato dal tempo, è ancora con me e io lo amo come lo amavo allora quando, bambin,a lo strinsi per la prima volta fra le braccia e aprendolo sentì il suo profumo di “libro nuovo” sprigionarsi dalle pagine illustrate.
La favola che vi racconto oggi è inclusa proprio in questa raccolta e si intitola Cecina. Buona lettura!
Fiabe contemporanee, specchio del mondo che cambia
Tutti i bambini hanno diritto di riconoscersi in una fiaba e le fiabe hanno il dovere di rispecchiare le poliedriche vicende dell’umanità e mutare con loro. E lo assolvono. Accanto alle intramontabili fiabe classiche, quelle recano un messaggio universale che attraversa il tempo e le culture, stanno, infatti, facendosi strada le fiabe contemporanee; nuove storie in cui insieme a fate, folletti, gnomi e animali fanno la propria comparsa i temi dell’interculturalità, della bioetica, della disabilità, delle nuove forme di genitorialità.
Fiabe i cui protagonisti sono bimbi intelligentissimi ma che non parlano, che hanno due mamme o due papà, che provengono da paesi esotici e vivono avventure metropolitane nelle nostre grandi città, animali che adottano cuccioli di un’altra specie. Storie, insomma, che abbracciano una diversità che si appresta a non essere più tale.
Il brutto anatroccolo
Il brutto anatroccolo è, tra le fiabe di Hans Christian Andersen, quella che amo di più. Sin da quando ero bambina il suo messaggio mi è sempre stato chiarissimo e mi riempiva di sollievo e di speranza; forse perchè allora mi sentivo proprio come il pennuto protagonista della storia. Da allora per fortuna sono cambiate molte cose ma quella sensazione di calore che provavo leggendola o ascoltandola è rimasta invariata.
L’estate era iniziata; i campi agitavano le loro spighe dorate, mentre il fieno tagliato profumava la campagna. In un luogo appartato, nascosta da fitti cespugli vicini ad un laghetto, mamma anatra aveva iniziato la nuova cova. Siccome riceveva pochissime visite, il tempo le passava molto lentamente ed era impaziente di vedere uscire dal guscio la propria prole….finalmente, uno dopo l’altro, i gusci scricchiolarono e lasciarono uscire alcuni adorabili anatroccoli gialli.