Una nuova denuncia del comitato italiano per la farmacovigilanza pediatrica che avverte dell’imminente sbarco in italia di un nuovo psicofarmaco destinato ai bambini. L’allarme è stato lanciato dall’organizzazione Giù le mani dai bambini e ha già presentato un’interrogazione parlamentare su quelle che sono definite “relazioni pericolose” tra la Sanità e le multinazionali farmaceutiche.
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Rischi in ambito sanità: aumento prezzi dei farmaci e “scaramuccie” con il medico di famiglia
Essere madre, è ovvio, non comporta solo il rapporto con il bambino, ma anche avere a che fare con istituzioni che mediano tra noi e lui, prolungamento dell’educazione e della cura che i genitori sono tenuti a fornire al bambino, come la scuola e l’assistenza sanitaria.
Di conseguenza, noi di Tuttomamma, riteniamo sia cruciale preoccuparci di darvi informazioni utili riguardo l’istruzione scolastica e la cura medica, anche per facilitare le pratiche sociali quotidiane.
In questi giorni, molto sta cambiando in relazione al mondo della sanità: i prezzi dei farmaci e le modalità di controllo sull’esenzione ticket sono all’apice di questi cambiamenti.
Medicinali per bambini, come somministrare le gocce
Quando bisogna dare le medicine ai bambini è normale che la mamma venga assalita da molti dubbi. Gli ho dato la dose giusta? Come devo fare? Gli starò facendo male? Sono paure legittime che si affievoliscono con l’esperienza. L’ora delle medicine appare quasi sempre un’impresa titanica. I bambini, sia grandi che piccoli, non sempre sono disposti a prendere i medicinali e si ribellano correndo per la casa, scalciando e sgomitando. Appare, quindi, evidente, care mammine, l’importanza di acquisire una giusta tecnica per somministrare i farmaci ai vostri bambini che insieme ad una massiccia dose di pazienza vi aiuterà durante l’ora della medicina.
Come somministrare le gocce
Tra i medicinali più difficili da somministrare ai bambini ci sono, senza dubbio, le gocce. Si tratta, infatti, di dover centrare con delle piccole gocce il nasino, gli occhi o le orecchie del bambino.
Medicinali per bambini, come somministrare sciroppo e supposte
I bambini, si sa, si ammalano spesso rendendo frequente anche il ricorso ai farmaci. Fare i conti con medicine e bambini, però, non è sempre facile e somministrare i farmaci ai bimbi, soprattutto ai più piccoli, può trasformarsi in una missione impossibile! Quando dovete somministrare un medicinale al vostro bambino dovete essere molto prudenti e pazienti poiché non tutti i bimbi sono disposti a prendere le medicine senza protestare o ribellarsi.
Per aiutarvi ad affrontare al meglio l’ora delle medicine, vediamo insieme come poter somministrare alcuni tipi di farmaci al vostro bambino. Per prima cosa ricordatevi di offrire al bambino solo i medicinali prescritti dal pediatra e nelle dosi e nei modi consigliati.
Come somministrare lo sciroppo
Lo sciroppo è uno dei medicinali maggiormente tollerato dai bambini. I suoi gusti gradevoli ed i colori accattivanti lo rendono abbastanza appetibile. Se il bambino è grandicello, potete tranquillamente dargli lo sciroppo con un cucchiaino: potete scegliere di far scivolare lo sciroppo in bocca, alzando il cucchiaino o di farlo succhiare dal bambino appoggiando il cucchiaino sul labbro inferiore.
Medicinali per bambini, come somministrarli
Tutti i genitori lo sanno: quando il bambino sta male, soprattutto le prime volte, le ansie e i dubbi prendono il sopravvento. Sono paure del tutto normali che tornano prepotentemente ogni volta che il bimbo sta poco bene ed il pediatra gli prescrive dei farmaci, E’ importante, però, care mammine, mantenere sempre la calma per affrontare al meglio il momento delle medicine.
Come somministrare i medicinali ai bambini?
Innanzitutto è fondamentale che seguiate accuratamente le indicazioni del pediatra per quanto riguarda le dosi e il modo di somministrazione dei farmaci ai vostri bambini.
Omeopatia per bambini: un piccolo pronto soccorso estivo
Con l’arrivo dell’estate aumentano le occasioni per i bambini di stare all’aperto e con esse anche i rischi di piccoli inconvenienti come cadute, scottature e punture di insetto. Un valido aiuto a questi incidenti può arrivare dalla medicina naturale. L’omeopatia, infatti, può rappresentare una soluzione efficace per la cura di piccoli disturbi legati alla salute del bambino. Questo grazie, soprattutto, all’impiego di sostanze naturali, alla conseguente mancanza di effetti collaterali e alla possibilità di abbinare l’omeopatia ad altre cure. E’, comunque, sempre opportuno rivolgersi al pediatra prima di acquistare e somministrare al proprio bambino i farmaci alternativi. I medicinali omeopatici si presentano principalmente sotto forma di piccoli granuli da somministrare circa 15-20 minuti prima o dopo i pasti. I granuli, anche nei bambini al di sopra dell’anno e mezzo di età, possono essere sciolti lentamente in bocca mentre per i più piccoli è preferibile discioglierli in acqua. Per i neonati, invece, la mamma può sciogliere i granuli nel biberon e somministrarli al bimbo ogni mezz’ora.
Usa: al via uno studio per capire gli effetti dei farmaci in gravidanza
Sappiamo bene che durante il periodo della gravidanza si possono assumere farmaci ma sempre dietro prescrizione medica e prestando particolare attenzione. Ora voglio comunicarvi che la Food and Drug Administration (FDA) e l’Health Maintenance Organization (HMO) hanno lanciato una serie di studi proprio per cercare di capire gli effetti dei farmaci comuni in gravidanza, che come ben sappiamo rappresenta un momento particolarmente delicato sia per la mamma che per il bambino.
Purtroppo, è ancora prassi comune prescrivere nel caso in cui la donna presenti problemi di salute dei farmaci anche durante la gravidanza anche quando questi farmaci non siano stati testati nelle donne incinte lasciando quindi aperti molti dubbi sulla loro eventuale pericolosità.
Gli antidepressivi causano più parti prematuri
Sappiamo bene che durante il periodo della gravidanza le future mamme devono prestare particolare attenzione all’uso di farmaci.
A questo proposito voglio rendervi partecipi dei risultati di uno studio compiuto dal Bandim Health Project in Guinea-Bissau e diretto da Najaaraq Lund. Sembrerebbe che le gestanti che nei nove mesi di gravidanza prendono antidepressivi avrebbero un rischio doppio di andare incontro ad un parto prematuro.
Già precedentemente si era dimostrato che i farmaci antidepressivi sarebbero in grado di oltrepassare la placenta e che tracce si ritrovano anche nel sangue del cordone ombelicale ma questa ricerca va oltre.