Se la città fosse un luogo magico in cui giocare, divertirsi, imparare, scoprire cose nuove e incontrare tanti straordinari personaggi. Sarebbe davvero straordinario. Invece i nostri Comuni non sono decisamente a prova di bambini. Una volta l’anno Perugia si trasforma grazie a Fantacity, e il nome – in questo caso – dice veramente tutto. L’appuntamento è dal 16 al 19 aprile.
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L’amico immaginario dei bambini
Vi è mai capitato di vedere vostro figlio parlare da solo rivolgendosi ad un invisibile compagno di giochi? Cosa molto frequente nei bimbi tra i 2 ed i 5 anni, anche se può prolungarsi fino ai 7-8, non si tratta di un fenomeno preoccupante ma del tanto misterioso amico immaginario. Esso non è altro che una creazione, peraltro positiva, dell’immaginazione dei bambini. Si tratta di un atteggiamento comune durante questa fascia di età e non temete, perchè per loro è solo un gioco. Esso rappresenta per i bambini quasi una presenza confortante, compare magicamente sia durante i giochi che poco prima della nanna.
Il Carnevale fa bene ai bambini
Manca poco più di una settimana all’arrivo del Martedì Grasso (8 marzo), giorno in cui, come da tradizione si concentrano i maggiori festeggiamenti per il Carnevale. Grandi e piccoli, in questi giorni, sono in fermento per gli ultimi preparativi: la scelta delle maschere, la preparazione dei carri e delle feste, gli scherzi da fare, le filastrocche da recitare, etcc..
Tutto deve essere pronto per una delle feste più amate dai bambini e che si è rivelata un toccasana per la loro salute psico-fisica. Parola di pediatra. Secondo Italo Farnetani, pediatra di Milano, infatti, il Carnevale stimola la creatività e la fantasia dei bambini, favorisce la socializzazione e il buon umore.
Il bambino e l’amico immaginario
Il mondo dei bambini è da sempre sinonimo di magia, creatività e fantasia. Ed è in questo contesto che si inserisce perfettamente la figura del compagno immaginario. I bambini, infatti, già a partire dai due anni e mezzo di età, possono crearsi un amico immaginario come compagno di giochi. I bambini, spesso, iniziano la creazione del loro amichetto dando un nome ad una bambola o ad un pupazzo fino ad animarlo e donargli vita propria. I compagni immaginari, infatti, possono essere di due tipi: quelli che nascono, come detto, da un giocattolo che il bambino possiede, che non assume però la stessa funzione dell’oggetto transizionale, e quelli inventati di sana pianta. Tra questi i bambini preferiscono bimbi con poteri speciali, supereroi, animali parlanti e personaggi magici. L’amico immaginario può incarnare anche le caratteristiche di persone a cui il bambino è legato, come i genitori o i nonni, oppure dei ruoli che il bimbo non può assumere ma da cui è affascinato. Le caratteristiche del compagno immaginario, comunque, dipendono dalla creatività e dal vissuto personale di ogni bambino.