Abbiamo parlato in diverse occasioni di sclerosi multipla e gravidanza e conosciamo le difficoltà che le donne che affette da questa malattia possono incontrare nel tentativo di coronare il sogno di diventare madri. Oggi torniamo sul tema perchè uno studio australiano, condotto presso il Murdoch Children Research Institute di Melborune e coordinato dalla dottoressa Anne Louise Ponsoby, ha associato proprio la gravidanza a un dimezzamento del rischio di insorgenza della sclerosi multipla.
estrogeni
Gli estrogeni proteggono le facoltà mentali delle donne
Il corpo umano è una macchina favolosa, il computer più sofisticato presente in natura. Oggi affrontiamo un tema estremamente femminile e per una volta non ci occupiamo solo della maternità, ma dell’essere donna. Care signore, state molto attente alla vostra linea, perché essere in sovrappeso, soprattutto in post-menopausa, può proteggere dal declino cognitivo. Tutto questo è merito degli estrogeni.
Gli estrogeni riducono il rischio di tumore al seno
La vita di una donna è influenzata notevolmente dagli ormoni. Non ce ne rendiamo neanche conto, ma da loro dipende tutto: la capacità di procreare, l’umore, il mal di testa. Pensate che sono talmente importanti da proteggere anche da malattie cardiovascolari e non solo. Secondo i ricercatori del CIC bioGUNE, gli estrogeni riducono le cellule staminali cancerogene del tumore alla mammella.
Possono, inoltre, ridurre lo sviluppo del tumore in maniera molto meno marcata ottenendo una prognosi di gran lunga migliore. Per giungere a queste conclusioni c’è voluto un lungo e articolato lavoro, perché gli estrogeni sono ormoni particolarmente complessi che permettono il buon funzionamento e accrescimento del seno.
Gli aminoacidi favoriscono la fertilità
Sono tante le coppie che hanno problemi di fertilità, che non riescono ad avere un bambino nonostante sia forte il desiderio di diventare genitori. Per loro però c’è un’ottima notizia. Gli aminoacidi presenti nella dieta agiscono direttamente sul recettore degli estrogeni nel fegato, attivandolo. Insomma, la nostra alimentazione svolge un importante ruolo per la fertilità.
Lo studio dell’Università degli Studi di Milano è stato pubblicato su ‘Cell Metabolism’ ed è davvero un punto di svolta. Perché da tempo si sapeva che il recettore degli estrogeni era nel fegato, ma nessuno aveva studiato questa molecola così attentamente.
Esami per il colesterolo, attenzione al ciclo mestruale
Le donne in età fertile devono fare attenzione al momento in cui scelgono di fare i prelievi del sangue. I valori del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue, infatti, possono variare del 5-8% a seconda se il prelievo viene eseguito subito dopo le mestruazioni o vicino al periodo dell’ovulazione. Ad affermarlo è una ricerca condotta dall’University of North Carolina a Chapel Hill, USA. La variazione dei valori di colesterolo e trigliceridi, spiegano i ricercatori, non è enorme ma può, comunque, portare il risultato dell’esame al di sopra o al di sotto della soglia normale di riferimento.
Gli scienziati americani sono partiti da studi precedenti che avevano già dimostrato come la somministrazioni di estrogeni dall’esterno potesse alterare le concentrazione di colesterolo nel sangue. I ricercatori, partendo da queste osservazioni, hanno voluto vedere se anche le fluttuazioni naturali degli ormoni femminili determinano variazioni della concentrazione di colesterolo nel sangue.
Il mal di testa in gravidanza
Il mal di testa è un disturbo comune e fastidioso che colpisce principalmente le donne. Il 63% delle persone che soffrono di mal di testa, infatti, è di sesso femminile. Cefalea ed emicrania colpiscono le donne 2-3 volte di più rispetto agli uomini. Questo a causa delle fluttuazioni ormonali a cui sono soggette le donne in determinati momenti della loro vita come il ciclo mestruale. La maggior parte delle donne, infatti, subisce i più intensi attacchi di mal di testa proprio durante il ciclo mestruale ed in particolare nei tre giorni prima del ciclo e nell’ultimo giorno di mestruazioni. Proprio perché legate ai livelli ormonali, le cefalee e le emicranie subiscono una forte attenuazione durante la gravidanza.
Gli ormoni della gravidanza
Durante la gravidanza gli ormoni sono molto importanti perché preparano il corpo della donna alla gestazione stessa e al parto, e hanno una funzione fondamentale anche a livello emotivo perché, grazie ad un processo di adattamento, la preparano psicologicamente.
Gli ormoni principali che agiscono durante la gravidanza sono il progesterone, la gonadotropina corionica umana (beta HCG), la prolattina e gli estrogeni. Il progesterone assicura il normale svolgimento della gestazione e stimola la funzione mammaria, ma per contro aumenta la temperatura corporea e può provocare la stitichezza; la gonadotropina corionica umana è l’ormone della gravidanza per eccellenza perché si presenta solo in questa condizione, ed è fondamentale nella prima fase; il beta HCG agisce sullo sviluppo della placenta e delle pareti dell’utero e sostiene la crescita dell’uovo fecondato.
Alterazione di gusto e olfatto in gravidanza
La gravidanza è un evento che interessa e modifica i diversi apparati dell’organismo femminile, compreso quello digerente, e gli effetti che tali cambiamenti comportano possono manifestarsi anche attraverso piccoli malesseri o fastidi che compaiono nel corso dei nove mesi per risolversi quasi sempre in modo spontaneo dopo il parto.
Tra questi rientra sicuramente l’alterazione del gusto e dell’olfatto che, assieme a nausea, vomito, salivazione abbondante, bruciori di stomaco e variazioni dell’appetito, rappresenta uno dei segnali più immediatamente riconoscibili dell’avvenuto concepimento; in particolare, già a cominciare da 10-15 giorni dopo la sospensione delle mestruazioni può capitare di trovare insopportabili odori che fino a poche settimane prima non provocavano alcuna reazione negativa o addirittura risultavano molto graditi; ciò sembra valere specialmente per gli odori del caffè, del tabacco, della carne e del pesce.
Qualcosa di molto simile accade anche al senso del gusto che, divenendo più ricettivo e sensibile, tende spesso ad alterare la sensazione che si era provata fino a quel momento mangiando un alimento che, d’improvviso, può sembrare diverso e magari non piacere più. Infine, a peggiorare la situazione contribuisce la comparsa di un sapore metallico nella bocca della futura mamma, altro fenomeno piuttosto comune nei nove mesi.