Esami in gravidanza, sconsigliate le ecografie prima della 10esima settimana

Quanti esami in gravidanza! Sono tutti utili e necessari? Chi sceglie di farsi seguire da un ginecologo privato mediamente fa un’ecografia al mese, una a controllo. Secondo le nuove linee guida, in via di pubblicazione, elaborate dal Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, non bisognerebbe fare un’ecografia fetale prima della decima settimana. Come mai? Secondo gli esperti gli ultrasuoni mettono i piccolino a rischio.

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isterosonografia

Isterosonografia, come si esegue l’esame

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A quante analisi dai nomi altisonanti noi donne siamo talvolta costrette a sottoporci? Moltissimi! Una di queste è l’isterosonografia o sonoisteroscopia, indicata con l’acronimo HSG, la quale non è altro che una ecografia della cavità uterina che si differenzia dalla classica ecografia transvaginale perchè per la sua esecuzione viene utilizzato un mezzo di contrasto. Poichè, come vedremo, permette una maggiore visibilità dell’utero viene utilizzata per ottenere una maggiore accuratezza diagnostica in caso si sospettino alterazioni della morfologia uterina (utero setto, utero bicorne ecc.)  e/o la presenza di miomi, fibromi, ispessimenti dell’endometrio, pervietà tubarica.

Esami ecografici: l’isterosonografia

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La salute dell’apparato genitale femminile è fondamentale per preservare la fertilità di una donna. Per questo, sono numerose le metodologie impiegate dalla medicina per analizzare l’apparato genitale femminile, formulare eventuali diagnosi e individuare il corretto approccio terapeutico. Gli esami ecografici rappresentano, in tal senso, il principale strumento per il controllo dell’utero e dell’apparato riproduttivo in generale. Si va dalla semplice ecografia pelvica o transvaginale ad esami più complessi come l’isterosalpingografia, l’isterosonografia, l’isteroscopia e la laparoscopia.

Cosa è l’isterosonografia?

L’isterosonografia (o sonoisteroscopia) è un esame ecografico della cavità uterina che consente di individuare con una certa precisione la presenza di anomalie. Si differenzia dalla classica ecografia transvaginale grazie all’utilizzo di un mezzo di contrasto che viene iniettato nella cavità uterina.