Chi ha bimbi piccoli sa bene che fare alcuni esami è davvero difficile. Le visite di routine dal pediatra si riescono a gestire abbastanza bene, ma già un prelievo del sangue può essere più difficoltoso. Per questo motivo all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze per aiutare i pazienti più piccoli ad affrontare esami diagnostici fastidiosi si è deciso di sperimentare l’ipnosi.
esami del sangue
Nuovo test del sangue della madre in alternativa all’amniocentesi
L’amniocentesi è una delle procedure più antiche volte ad effettuare una diagnosi prenatale tramite il prelievo transaddominale del liquido aminiotico. Si tratta di una pratica piuttosto invasiva ma che permette di diagnosticare, tra le altre anomalie, la sindrome di Down. Mezzo efficace ma che comporta parecchi rischi, specie a seconda del periodo durante il quale la si esegue. Da oggi però grazie alle continue ricerche effettuate negli anni sarà possibile ottenere la diagnosi della sindrome di Down grazie ad un test effettuato sul sangue della madre.
Il colesterolo in gravidanza
In gravidanza, per tenere sotto controllo la salute della mamma e del bambino, vengono prescritti con una certa frequenza esami del sangue e delle urine. Può accadere, durante uno di questi controlli di routine, di scoprire un tasso elevato di colesterolo (colesterolemia) con non poca sorpresa e preoccupazione nella futura mamma. In realtà, un aumento dei livelli di colesterolo durante tutta la gestazione è del tutto normale e fisiologico. Il colesterolo, infatti, è un grasso molto importante per l’organismo, fondamentale per la formazione delle cellule e la produzione di energia.
L’asma nei bambini ha origine genetica
Tra allergie e intolleranze alimentari, sono in aumento i bambini che purtroppo soffrono d’asma. Per i genitori la preoccupazione è molto elevata, perché gestire le crisi nel modo più corretto e tempestivo non è sempre facile. Ci sono però ottime notizie in campo scientifico. È stato scoperto che l’origine dell’asma nei piccoli di casa può avere carattere genetico, tanto che alcuni ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno individuati i cosiddetti geni dell’asma. Per raggiungere questo risultato sono stati eseguiti 500 mila test sui geni di 10 mila bambini e adulti con difficoltà respiratore e 16 mila sani.
Esami per il colesterolo, attenzione al ciclo mestruale
Le donne in età fertile devono fare attenzione al momento in cui scelgono di fare i prelievi del sangue. I valori del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue, infatti, possono variare del 5-8% a seconda se il prelievo viene eseguito subito dopo le mestruazioni o vicino al periodo dell’ovulazione. Ad affermarlo è una ricerca condotta dall’University of North Carolina a Chapel Hill, USA. La variazione dei valori di colesterolo e trigliceridi, spiegano i ricercatori, non è enorme ma può, comunque, portare il risultato dell’esame al di sopra o al di sotto della soglia normale di riferimento.
Gli scienziati americani sono partiti da studi precedenti che avevano già dimostrato come la somministrazioni di estrogeni dall’esterno potesse alterare le concentrazione di colesterolo nel sangue. I ricercatori, partendo da queste osservazioni, hanno voluto vedere se anche le fluttuazioni naturali degli ormoni femminili determinano variazioni della concentrazione di colesterolo nel sangue.
Il prelievo di sangue nella prima infanzia
Esami del sangue di routine, di norma, non sono previsti per i bambini piccoli. Può succedere, però, che a causa di alcuni sospetti diagnostici, si renda necessario eseguire nel bambino un prelievo di sangue. Questo, spesso, spaventa le mamme che si agitano al pensiero del loro piccolo nelle mani degli infermieri. Non bisogna, però, avere paura ed essere ansiosi perchè il prelievo del sangue è un esame semplice e va vissuto serenamente. I prelievi del sangue per i bambini, infatti, funzionano, in linea di massima, come per gli adulti sia per quanto riguarda le modalità di esecuzione che i parametri da controllare (emocromo, VES, transaminasi, ferritina, glicemia, etc..). Nei bambini da 0 a 3 anni il sangue viene tirato dal braccio ma per farlo viene utilizzato un’ago speciale, detto ago a farfalla (o butterfly), più corto e sottile di quello tradizionale che facilita l’inserimento in vena e diminuisce il fastidio. Questo perchè i bambini hanno un patrimonio venoso più delicato e ridotto rispetto agli adulti e sono più inclini a muoversi durante l’esame.
La guida della gravidanza: 40esima settimana
LA QUARANTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA
Sono passate 40 settimane, 280 lunghi giorni in cui hai gioito ma hai anche provato ansia e preoccupazioni. Hai aspettato con frenesia che trascorressero i primi tre mesi e che la gravidanza fosse considerata stabile, hai affrontato l’amniocentesi ed hai aspettato trepidante i risultati, hai provato una felicità immensa quando lo hai sentito muoversi per la prima volta. E’ stata un’esperienza indimenticabile che si chiuderà con il momento del parto e la nascita di tuo figlio, sei pronta per questa fase finale? Hai preparato tutto l’occorrente? Stai ripassando le tecniche di respirazione che hai imparato al corso pre-parto? In questi giorni cerca di riposare il più possibile e di non faticare troppo, dovrai essere nel pieno delle tue energie per affrontare il travaglio.
La guida della gravidanza: 39esima settimana
LA TRENTANOVESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA
Eccoci qui, ormai sei agli sgoccioli e ogni giorno potrebbe essere quello giusto, sappi che il travaglio può partire improvvisamente quando meno te lo aspetti. Di solito accade quasi sempre di notte quando il fisico si rilassa. Ricorda di mettere nella valigia dell’ospedale tutte le analisi che hai fatto compreso i risultati dei tamponi vaginali e non dimenticare di prendere anche il tuo documento d’identità che ti servirà per registrarti in ospedale.
Nella borsa per l’ospedale metti anche qualcosa di dolce da sgranocchiare, ti servirà per riprendere le energie e soprattutto ricordati un paio di calzini e una maglia molto abbondante, i primi ti serviranno perché durante il parto sentirai molto freddo ai piedi; la maglia la userai per partorire.
La guida della gravidanza: 38esima settimana
LA TRENTOTTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA
Manca sempre meno tempo e a casa tua c’è un gran fermento, si preparano le grandi manovre per accogliere il tuo piccolo. Hai finito di lavare il corredino, hai preparato la valigia da portare all’ospedale, la carrozzina è stata montata e hai acquistato tutti i prodotti per la pulizia di tuo figlio. In questi giorni che precedono la nascita potresti informarti circa un pediatra da cui portare il tuo piccolo appena nato, è bene farlo visitare almeno dopo una settimana dopo il parto per verificare il suo stato di salute e controllare il moncone ombelicale. Se hai ancora dubbi sul nome da dare a tuo figlio è giunto il momento di prendere una decisione anche perché se non lo registrerai all’anagrafe non potranno dimetterlo dall’ospedale!
La guida della gravidanza: 37esima settimana
LA TRENTASETTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA
Da questo momento in poi ogni giorno è quello buono perché tuo figlio venga alla luce, perciò fai attenzione ai segnali di un eventuale travaglio e non ti affaticare troppo. Non è facile in questo periodo distinguere le contrazioni preparatorie da quelle definitive, vedrai che spesso di notte ne sentirai molte e frequentemente ti verrà la tentazione di prendere la valigia dell’ospedale e di correre al pronto soccorso. Prima di fare cose avventate se dovessi sentire molte contrazioni, prova a fare un bel bagno caldo, questo se dovessero essere preparatorie le farà passare, mentre se dovessero essere da travaglio le intensificherà.
La guida della gravidanza: 36esima settimana
LA TRENTASEIESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA
Siamo alla trentaseiesima settimana e ormai il traguardo è davvero vicino, chissà se anche tu come molte altre donne sentirai la mancanza del pancione. Di certo non ti mancheranno le nausee, la stitichezza o il gonfiore alle gambe. Hai ritirato la carrozzina dal negozio? Hai impacchettato i completini che ti hanno detto di portare in ospedale? In questi giorni dovrai essere molto attenta ad organizzare tutto ciò che manca e a ricontrollare se tutto è a posto.
Sai che negli ospedali esiste il Lactarium, una specie di banca del latte materno che raccoglie il latte dalle mamme che ne hanno in abbondanza e lo distribuisce ai bimbi prematuri o comunque a quelli che non possono essere allattati al seno. Informati potresti aderire anche tu a questa bella iniziativa.
La guida della gravidanza: 35esima settimana
LA TRENTACINQUESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA
Questo è il tuo primo bambino e ora che sei nella trentacinquesima settimana ti ritrovi a pensare come ti comporterai il giorno del parto, se sarà facile oppure no, se durerà poco tempo oppure se il travaglio sarà lungo e doloroso. Ma vedrai che non ti fermerai a queste domande, potrai fantasticare sul fatto sei sarai un bravo genitore e se sarai in grado di prendere le tante decisioni importanti che lo riguarderanno nel corso della sua vita.
Ora è il momento di ricontrollare la valigia dell’ospedale e di pianificare la gestione della casa e magari del tuo cane nei giorni in cui sarai ricoverata. Preparati una lista di domande da porre al tuo ginecologo, sicuramente avrai tantissimi dubbi sulle varie fasi del parto ed è bene che arrivi a quel giorno con le idee chiare e senza troppe ansie inutili.
La guida della gravidanza: 34esima settimana
LA TRENTAQUATTRESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA
Ora il tempo sembra scorrere troppo lentamente e ogni giorno ti sembra duri un’eternità, è normale che tu avverta questo disagio infatti sei impaziente di prendere tuo figlio tra le braccia e soprattutto vuoi toglierti il peso del parto che ormai è un pensiero fisso nella tua mente. Cerca di distrarti preparando le ultime cose che ti mancano da fare, ascolta un pò di musica e rilassati pensando che fra un pò non avrai più molto tempo per te stessa.
Sai che in alcuni ospedali l’analgesia epidurale è gratutita mentre in altri è a pagamento? Informati di questa possibilità nell’ospedale dove hai deciso di andare a partorire. Se è a pagamento di solito costa intorno ai 500 euro ma se hai una assicurazione sanitaria verrai comunque rimborsata.
La guida della gravidanza: 33esima settimana
LA TRENTATREESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA
In queste settimane hai l’incubo di capire quando sarà giunto il momento di andare a partorire, è il tuo primo fglio e tu non sai se riuscirai a capire i sintomi che preannunciano il travaglio. Di solito nei giorni prima del parto le donne hanno la classica sindrome del nido, ti sentirai forte come un toro e inizierai a pulire e a mettere a posto la casa, come se non avessi tutti quei chili in più a darti impaccio.
Per quanto riguarda i sintomi fisici, comincerai a sentire più male alla schiena e le contrazioni si faranno più frequenti durante la giornata, cosa che porterà ad ammorbidire ed accorciare il collo dell’utero e a far sì che tu perda il tappo mucoso, te ne accorgerai quando vedrai delle perdite di muco miste a sangue prima secco poi più rosso, da questo momento potrebbe passare anche una settimana prima del lieto evento.