Le emorragie post partum sono un tema delicato che spaventa moltissimo le donne. Quali sono le cause? Molto spesso un forte sanguinamento si manifesta a seguito di un secondamento difficile: la placenta potrebbe non essere espulsa naturalmente o magari potrebbe rompersi proprio durante l’espulsione. La causa principale potrebbe essere un utero atonico, anche se alle volte potrebbe essere provocata da un’anestesia miorilassante o da un travaglio troppo lungo.
emorragie
Antidepressivi in gravidanza? Aumentano rischio di emorragia post partum
Soffrire di depressione durante la gravidanza non è così insolito. Nonostante si tratti di un periodo caratterizzato dalla gioia in vista del nuovo arrivato, è anche vero che alcuni fattori possano rendere tale momento, allo stesso tempo, denso di emozioni contrastanti, tra le quali paura e tristezza. Per combatterla, nei casi in cui il medico lo ritenga necessario, molte donne assumono degli antidepressivi. Il loro utilizzo però, secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal, potrebbe aumentare il rischio di emorragia post partum.
Abruptio placentae ovvero il distacco di placenta
Normalmente la placenta si distacca dall’utero subito dopo la nascita (secondamento). Nel caso di distacco prematuro della placenta invece questa si separa parzialmente o completamente dall’utero prima che nasca il bambino, ciò può avvenire nel secondo ma soprattutto nel terzo trimestre di gravidanza. Il distacco è pericoloso perché può privare il bambino dell’ossigeno e del nutrimento, e causare forti emorragie pericolose per la tua e la sua salute. Inoltre se la porzione di distacco non è particolarmente grande e dunque non visibile ecograficamente si aumenta il rischio che il tuo piccolo abbia un ritardo di crescita o che nasca prematuro. Per fortuna questa patologia non è così frequente.
I sintomi del distacco di placenta
Principalmente il distacco ti può provocare perdite di sangue che vanno da una modesta quantità a vere e proprie emorragie ed inoltre ti potrebbe far avvertire anche dei forti dolori all’utero e alla schiena. In alcuni casi il sangue si ferma tra l’utero e la placenta e dunque, anche in presenza di distacco, non ci sono perdite ematiche.
La placenta previa
La placenta viene definita previa nei casi in cui si sviluppa nella parte bassa dell’utero, davanti all’apertura della cervice, e va ad ostruire parzialmente o totalmente l’uscita del feto verso il canale del parto. Normalmente invece si sviluppa nella parte superiore della parete dell’utero e viene poi espulsa, alla fine del parto, per distacco spontaneo dalla parete uterina.
Il problema principale nasce dal fatto che la placenta non ha una natura elastica e quindi non può accompagnare le modificazioni a cui è sottoposto il collo dell’utero in prossimità del parto. E trovandosi tra il bambino ed il collo dell’utero ne ostacola la nascita. Il pericolo in caso di placenta previa è che questa si distacchi prematuramente causando perdite o addirittura emorragie, mettendo così in pericolo sia la mamma che il bambino.