Le domande dei bambini prendono in genere spunto dall’ambiente circostante, e quindi da eventi, episodi o discorsi che li incuriosiscono e li portano a chiedere una spiegazione. Anche se la Pasqua non ha lo stesso tipo di visibilità e impatto rispetto al Natale, è molto probabile che i bambini, a partire dai 4 anni in poi, soprattutto se ne sentono parlare in casa o a scuola, vi chiederanno che cos’è la Pasqua, perché ci scambiamo uova di cioccolato e cosa significano tutti i coniglietti, i pulcini e le colombe che si vedono nei negozi in questo periodo.
domande dei bambini
Le domande difficili dei bambini
A un certo punto arriva per tutti: in genere a partire dai tre anni (a volte dopo, raramente prima), per il nostro bambino inizia un’altra delle fatidiche “fasi” della crescita, che tanto rallegrano la nostra vita di genitori.
Mamma, ma Dio esiste?
Quando ero incinta mi chiedevo se sarei stata in grado di rispondere a tutte quelle domande che i bambini ti rivolgono quando meno te lo aspetti:
Da dove sono nata? Come si fanno i bambini? Due donne possono avere un figlio? E due uomini?
Tolta la seconda, che per fortuna non mi ha ancora posto, alle altre ho risposto davvero. Mi è anche andata bene, visto che lei è nata con parto cesareo quindi le ho detto semplicemente che il dottore l’aveva presa dalla mia pancia.
Spiegare la morte ai bambini
Ieri era il giorno dedicato alla Commemorazione dei Defunti, e probabilmente molte di voi avranno rivolto un pensiero ai vostri cari che non ci sono più. Se avete l’abitudine di celebrare questa ricorrenza con una visita al cimitero, forse i vostri bambini vi avranno rivolto delle domande in proposito, mettendovi di fronte a uno degli interrogativi che più impensieriscono i genitori: che cos’è la morte? Perché si muore, e che succede poi?
I bambini e i loro perchè
Voi mamme sarete sicuramente abituate alle tante domande che i bambini mano a mano che crescono vi rivolgono. La vera novità è rappresentata dal fatto che i più piccoli non si accontentano di una risposta banale; esigono delle risposte sensate con tanto di spiegazioni.
Almeno questo è quello che è emerso da uno studio eseguito presso la University of Michigan e condotto da alcuni psicologi diretti da Henry Wellman ed i cui risultati sono stati pubblicati all’interno della rivista Child Development.