Il reflusso gastrico o esofageo è un disturbo molto frequente in gravidanza, circa metà delle donne ne soffre. I sintomi, che iniziano a comparire intorno al 4° mese, diventano più insistenti nell’ultimo trimestre di gravidanza e si manifestano attraverso bruciori, rigurgito acido, nausea, ma anche dispepsia e dolore addominale. Si tratta di malesseri piuttosto fastidiosi che nella maggior parte dei casi vanno via in maniera del tutto spontanea dopo la nascita del bambino.
disturbi della gravidanza
Disturbi e complicanze in gravidanza potrebbero essere causati da un batterio
I primi mesi di gravidanza sono davvero faticosi: le mamme in attesa devono fare i conti nella maggior parte dei casi con una fastidiosa nausea. Superato il primo trimestre, i disturbi non finiscono, dalla nausea si passa al reflusso. Secondo un nuovo studio realizzato dai ricercatori Sant’Anna e dell’Università di Torino pubblicato sul World Journal of Gastroenterology, alcune complicazioni tipiche della gestazione sono causate dall’Helicobacter pylori.
Capillari in gravidanza
Uno dei fastidi più frequenti che colpiscono le donne in dolce attesa è la comparsa dei capillari. Durante la gravidanza, infatti, è facile che la donna noti la presenza, soprattutto sulle gambe, di capillari più o meno accentuati.
Cause
La loro comparsa è legata ad un malfunzionamento del microcircolo ed è dovuta a diversi fattori, primo fra tutti la familiarità. La capillaropatia, infatti, ha una forte base genetica. In gravidanza, però, si creano condizioni che facilitano la comparsa dei capillari.
Piccoli disturbi in gravidanza
Per alcune donne la gravidanza rappresenta un periodo di benessere generale, caratterizzato da un’ottima forma fisica e un livello di soddisfazione e di gratificazione molto positivo. Più spesso però la donna si trova a convivere con piccoli disturbi e fastidi già dai primi mesi di gravidanza. Anzi, le modificazioni ormonali in atto già dai primissimi giorni dopo la fecondazione si manifestano con sintomi molto simili a quelli pre-mestruali anche se molte donne riferiscono di avvertire qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri mesi.
Altri disturbi intervengono successivamente a causa dell’aumento di volume dell’utero e del conseguente ingombro nella cavità addominale e dai livelli alti di progesterone che blocca la risposta immunitaria materna che riconoscerebbe l’embrione come corpo estraneo.