Bambini: ecco gli alimenti che favoriscono il sonno

Bambini: ecco gli alimenti che favoriscono il sonno

L’ora della messa a letto può diventare estenuante: spesso i bambini non vogliono proprio saperne di andare a nanna e, anche se sfiniti, non riescono proprio ad abbandonarsi tra le braccia di Morfeo. Capita, così, di vedere trotterellare i piccoli da una stanza all’altra o di ritrovarseli in salone dopo averli già messi a letto. Forse non lo immaginereste, ma una cena adeguata può favorire il sonno. Se vi state chiedendo come ciò sia possibile e cosa preparare per andare sul sicuro, continuate a leggere.

Bambini: ecco gli alimenti che favoriscono il sonno

Come combattere disturbi sonno bambini vacanza

Come combattere i disturbi del sonno dei bambini in vacanza

Il tanto atteso arrivo delle vacanze porta inevitabilmente con se dei cambiamenti legati alla stagione estiva, ma non solo. Se il caldo ci spossa e spesso non ci fa dormire, è dura dover fronteggiare i problemi di adattamento ambientale (come l’utilizzo di un materasso diverso, i rumori differenti ed una diversa alimentazione). Ecco che le abitudini legate alla ferie possono influire sul nostro sonno e su quello dei nostri bambini. Esattamente come per gli adulti, infatti, le vacanze sono per i più piccoli motivo di continua eccitazione. Ciò può comportare la comparsa di disturbi del sonno, ma niente paura, arrivano in nostro soccorso i consigli degli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Come combattere disturbi  sonno bambini vacanza

Pavor nocturnus nei bambini: come affrontarlo

Il pavor nocturnus è un disturbo del sonno abbastanza frequente nei bambini. Esso è caratterizzato da risvegli bruschi durante la notte accompagnati da terrore e pianti inconsolabili. Differisce, ovviamente, dal semplice risveglio da un incubo in seguito al quale il bambino riesce comunque a svegliarsi e raccontare cosa lo abbia turbato prima di riaddormentarsi. In caso di pavor nocturnus, invece, accade che manifesti una certa difficoltà nel rispondere alle domande e non sappia spiegare il motivo della sua irrequitezza.

Pavor nocturnus bambini come affrontarlo

Come individuare nel bambino i disturbi del sonno

Per un bimbo piccolo, la nanna forse è il momento più importante della giornata. Sulla funzione del sonno esistono diverse teorie. Per alcuni serve a ordinare quanto si assimila durante il giorno, rappresenta la fase del riposo e permette alle cellule dell’organismo di ricaricarsi e c’è chi crede sua funzionale allo sviluppo dell’essere umano. Non a caso, infatti, un neonato dorme circa 18 ore, che diminuiscono nelle successive fasi di crescita.

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Un bambino su 3 soffre di disturbi del sonno

Il vostro bambino non vuole fare la nanna, dorme poco e male? Purtroppo è un problema molto frequente e in continuo aumento. Secondo i dati presentati a Verona durante il congresso della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, il 35-40 percento dei piccoli soffre di insonnia (o patologie correlate) durante la crescita.

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Disturbi del sonno nei bambini: 1 su 4 ne soffre

Disturbi del sonno nei bambini: 1 su 4 ne soffre

Disturbi del sonno nei bambini: 1 su 4 ne soffre

Quello dell’insonnia in genere è un problema che riguarda molti adulti. Non è semplice affrontare una giornata ricca di impegni dopo aver passato una notte travagliata, figuriamoci se ad essere colpiti dai disturbi del sonno siano i bambini. Si stima, a tal proposito, che il 20-25% dei bambini di età inferiore ai tre anni relativamente ai Paesi occidentali presenti tali disturbi. In realtà si tratta di una percentuale sicuramente destinata a salire ulteriormente, ciò anche grazie alle abitudini sociali così cambiate negli ultii decenni ovvero l’utilizzo smodato di tv, computer e videogiochi, tanto per citarne alcuni.

disturbi respiratori sonno età pediatrica

I disturbi respiratori del sonno in età pediatrica

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Diversi sono i disturbi respiratori del sonno in età pediatrica. Quello probabilmente più diffuso ed, almeno apparentemente, meno preoccupante, è il russamento: ne è colpito un bambino su 5. Disturbo spesso causato da naso chiuso a causa di raffreddori e malanni di stagione, non è però da sottovalutare iun quanto potrebbe essere il sintomo di un problema ben più grave quale ad esempio le apnee notturne. Di cosa si tratta? Di momentanee interruzioni del respiro  che causano ricorrenti mancanze di ossigeno nel sangue le quali possono potenzialemente portare a malattie come il diabete o l’arterosclerosi. Ecco perchè gli esperti consigliano di tenere sotto osservazione tali episodi.

polisonnografia bambini

La polisonnografia nel bambino per la diagnosi dei disturbi del sonno

polisonnografia bambini

La polisonnografia (PSG) è una metodica diagnostica utilizzata sia nei bambini sia negli adulti per la diagnosi di disturbi del sonno quali roncopatia, sonnambulismo, insonnia e, soprattutto, sindrome delle apnee ostruttive del sonno. E’ un esame non invasivo che può essere eseguito sia a domicilio sia in ospedale in regime di ricovero ordinario, in ogni caso mentre il bambino è addormentato.

Il bambino russa? Potrebbe essere apnea ostruttiva del sonno

Come ben sanno molte di noi mamme,  anche i bambini russano. Talvolta può trattarsi di un disturbo momentaneo dovuto, ad esempio, a un brutto raffreddore ma in alcuni casi può accadere sistematicamente a causa di problemi di tonsille e adenoidi. La roncopatia (così gli esperti definiscono il russare) può però essere spia di un altro problema un po’ più serio: l’apnea ostruttiva del sonno.

Sonno disturbato o difficoltà a fare la nanna? Il 10% dei bambini è vittima dell’insonnia

L’insonnia non è un problema solo degli anziani, anche i bambini purtroppo possono non riposare bene. Molte mamme conoscono bene il problema, perché hanno avuto (o hanno) a che fare con un figlio, che non riesce a riposare bene, che si sveglia di continuo nel corso di una notte e che alla parola “nanna” diventa immediatamente nervoso. Alcuni bimbi vivono il riposino o l’andare a letto come una forzatura, proprio come accade agli adulti.

Ritirato dal commercio il Nopron, diffuso “sonnifero” per bambini

E’ stata diffusa in questi giorni la notizia del ritiro dal commercio del farmaco Nopron, un sonnifero, chiamiamolo così, somministrato di norma ai bambini affetti da agitazione motoria e, più in generale, con gravi difficoltà a dormire la notte.

La decisione è stata presa dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) in seguito alla constatazione  che i numerosi effetti collaterali del Nopron ( a dire il vero noti già da tempo) sono più comuni di quanto dovrebbero.

Insonnia da tecnologia attiva, sempre più adolescenti ne sono vittime

Social network, sms, videogiochi e posta elettronica tolgono il sonno agli adolescenti di tutto il mondo. E’ questa la conclusione cui sono giunti diversi team di studiosi sintetizzata nei dati, riguardanti i giovani americani, della statunitense National Sleep Foundation; dati secondo i quali gli adolescenti dormono in media un’ora e mezza in meno di quanto dovrebbero e uno su dieci dorme addirittura meno di sei ore a notte.

Le conseguenze? Catastrofiche! Stanchi e assonnati, i giovani non hanno le forze per affrontare la giornata. E’ questa la cosiddetta sindrome da sonno insufficiente, spiega al Corriere della Sera il dottor Fabio Cirignotta, direttore del Centro di Medicina del Sonno del Policlinico Sant’Orsola di Bologna; un vero e proprio disturbo che insorge a causa della riduzione volontaria delle ore di riposo notturno determinata in gran parte da cattive abitudini quali appunto l’uso di strumenti tecnologici nelle ore serali.

Il sonno dei neonati attiva le funzioni neuronali e l’abilità mentale

Quando i bambini sono piccoli è molto faticoso riuscire ad avere una notte di sonno tranquilla, a parte per qualche genitore fortunato. Un po’ di tempo fa abbiamo detto che i piccolini iniziano a dormire in modo abbastanza regolare solo dopo il quinto mese. È importante però fare di tutto per mettere il proprio cucciolo nella situazione migliore per riposare, anche quando diventa più grandicello. A sostenerlo è uno studio condotto dalle Università di Monteral e del Minnesota, che ha scoperto che i bambini che dormono tutta la notte, da 1 anno a 1 anno e mezzo, diventano molto più abili di chi ha frequenti risvegli notturni.

Il sonno dei neonati è importante per attivare le funzioni neuronali e l’abilità mentale. La ricerca ha preso in esame 60 bambini da 1 a 2 anni. Gli esperti hanno analizzato il funzionamento esecutivo, ovvero la capacità di controllare impulsi, ricordare situazioni e azioni e flessibilità mentale.  I medici sanno che il funzionamento esecutivo si sviluppa nella fascia di età che varia dal primo anno di vita al sesto, ma non hanno idea del motivo per cui in alcuni casi si sviluppi meglio.

Sonno bambini, il 30% non riposa bene

Sono molti i bambini che fanno fatica a dormire. Per una volta non ci preoccupiamo dei neonati e del loro bioritmo, da dei cuccioli un po’ più grandicelli, che magari già vanno a scuola. E’ consigliabile che il riposo notturno sia di circa 8 ore, mentre sono molti i piccoli, quasi un terzo, che ne dormono meno di 6 o 7. La situazione ovviamente si complica con l’adolescenza, quando tra discoteche e passione per il computer, si finisce per andare a letto molto tardi.  Questo cosa provoca? Prima di tutto cali dell’attenzione e poi l’alterazione dei cicli di sonno-veglio.

Il problema è stato messo in luce da Maria Pia Villa, direttore del centro del sonno dell’ospedale Sant’Andrea di Roma e coordinatrice del gruppo di studio di medicina del sonno della Società italiana di pediatria. Secondo quanto riporta l’esperta, l’insonnia colpisce il 20-30% dei bambini, il 10-15% fino a 3 anni, mentre i problemi di russamento e apnee notturne interessano dal 3 al 27% dei piccoli in età prescolare.