Disturbi del sonno, un problema per un bambino su quattro al di sotto dei 5 anni

I disturbi del sonno colpiscono anche i bambini: ne soffrono mediamente un bambino su quattro al di sotto dei 5 anni e il 10% dei bambini al di sopra dei sei anni di età.

I dati arrivano in seguito alla Giornata Mondiale del sonno che si è celebrata il 15 marzo e gli specialisti della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Sinpia) hanno ribadito che bassa quantità, ma anche la scarsa qualità del sonno, abbiano ripercussioni sia sulla qualità di vita dei bambini, ma anche sulla qualità della vita dei genitori che verrebbero sottoposti a stressa ulteriore. 

I bambini che dormono poco sono meno creativi

I bambini dormono poco. Sì sa, è una cosa ormai nota, ma quando nelle nostre case entra un bebè insonne diventa un incubo. Chi non prova personalmente questa tortura (perché di tortura si tratta) non può capire di che cosa si stia realmente parlando e di quanto posso essere fisicamente invalidante. Purtroppo non un “guaio” solo per mamma e papà, ma anche per i bambini, perché la mancanza di sonno non fa bene a nessuno.

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Riposino pomeridiano dei bambini: non fatelo saltare

Spesso al centro di opinioi discordanti sembrerebbe che il sonnellino pomeridiano dei bambini non solo sia utile ma anche necessario. Ciò è stato ribadito alla vigilia della Giornata mondiale del sonno da parte del neurologo Luigi Ferini Strambi, presidente dell’Associazione mondiale di medicina del sonno nonchè direttore del Centro di medicina del sonno dell’Irccs San Raffaele Turro di Milano. A quanto affermato, la riduzione delle ore di sonno avrebbe un risvolto negativo sulle funzioni cognitive e sulla memorizzazione e concentrazione, oltre che su alcune sfere dell’umore.

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Sonno nei bambini, gli errori più comuni

I bambini dormono male? Molto spesso il sonno disturbato è il risulto di una serie di vizi e di cattive abitudini. Quali sono? Per esempio usare pc e tablet prima di andare a letto o la televisione accesa in camerette, ma anche sonno interrotto passando dal lettone dei genitori a quello proprio. Queste le tendenze dannose segnalate dai medici e dai pediatri riuniti per parlare del progetto “Ci piace sognare“, che ha valutato le caratteristiche del sonno nel bambino e nell’adolescente.

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La scuola inizia troppo presto: la campanella dovrebbe suonare alle 10

È molto dura alzarsi la mattina, soprattutto per andare a scuola. I bambini sono così, passano i primi anni a farci fare delle notti in bianco interminabili, e poi arriva il momento in cui non vogliono più alzarsi. Secondo il pediatra di Milano Italo Farnetani, che appoggia l’appello dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) americani per tutelare il sonno dei giovanissimi, la scuola inizia troppo presto.

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Pavor nocturnus nei bambini: come affrontarlo

Il pavor nocturnus è un disturbo del sonno abbastanza frequente nei bambini. Esso è caratterizzato da risvegli bruschi durante la notte accompagnati da terrore e pianti inconsolabili. Differisce, ovviamente, dal semplice risveglio da un incubo in seguito al quale il bambino riesce comunque a svegliarsi e raccontare cosa lo abbia turbato prima di riaddormentarsi. In caso di pavor nocturnus, invece, accade che manifesti una certa difficoltà nel rispondere alle domande e non sappia spiegare il motivo della sua irrequitezza.

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L’App per migliorare il sonno dei bambini

I bambini dormono poco, dormono male e i genitori sono sempre in ansia, soprattutto quando sono piccolini. Se non riuscite a riposare bene perché siete troppo preoccupati per le notti dei vostri figli, c’è un app che trasforma lo smartphone in un ‘dottore del sonno‘ (il nome infatti èKids Sleep Dr), con consigli sulla messa a letto e su come risolvere eventuali problemi, come il risveglio per gli incubi o adolescenti svegli tutta la notte. A realizzarla, per ora solo per iOS, l’Evelina Children’s Hospital di Londra.

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Come individuare nel bambino i disturbi del sonno

Per un bimbo piccolo, la nanna forse è il momento più importante della giornata. Sulla funzione del sonno esistono diverse teorie. Per alcuni serve a ordinare quanto si assimila durante il giorno, rappresenta la fase del riposo e permette alle cellule dell’organismo di ricaricarsi e c’è chi crede sua funzionale allo sviluppo dell’essere umano. Non a caso, infatti, un neonato dorme circa 18 ore, che diminuiscono nelle successive fasi di crescita.

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Un bambino su 3 soffre di disturbi del sonno

Il vostro bambino non vuole fare la nanna, dorme poco e male? Purtroppo è un problema molto frequente e in continuo aumento. Secondo i dati presentati a Verona durante il congresso della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, il 35-40 percento dei piccoli soffre di insonnia (o patologie correlate) durante la crescita.

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Disturbi del sonno nei bambini: 1 su 4 ne soffre

Disturbi del sonno nei bambini: 1 su 4 ne soffre

Disturbi del sonno nei bambini: 1 su 4 ne soffre

Quello dell’insonnia in genere è un problema che riguarda molti adulti. Non è semplice affrontare una giornata ricca di impegni dopo aver passato una notte travagliata, figuriamoci se ad essere colpiti dai disturbi del sonno siano i bambini. Si stima, a tal proposito, che il 20-25% dei bambini di età inferiore ai tre anni relativamente ai Paesi occidentali presenti tali disturbi. In realtà si tratta di una percentuale sicuramente destinata a salire ulteriormente, ciò anche grazie alle abitudini sociali così cambiate negli ultii decenni ovvero l’utilizzo smodato di tv, computer e videogiochi, tanto per citarne alcuni.

Depressione post partum, più frequente tra le over 40

Vi abbiamo parlato più volte della depressione post partum. Un malessere psichico, un vero e proprio disturbo, che affligge il 10-15 per cento delle neo mamme. Un dolore grande, incomprensibile per chi non lo ha mai sperimentato in prima persona, che priva la donna della gioia della maternità rendendo cupo quello che dovrebbe essere uno dei momenti più felici della sua vita.

Troppe bevande alla cola disturbano il sonno dei bambini

I bambini che consumano troppe bevande a base di cola dormono male. A ribadirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Pediatrics e condotto presso la statunitense Università del Nebraska. Queste bibite infatti, così come alcuni dolciumi, contengono caffeina che, come è ben noto, è una sostanza psicoattiva.

Lo studio ha preso in considerazione un campione di bambini di età compresa fra cinque e dodici anni ai cui genitori è stato chiesto di indicare la quantità media di bibite alla cola e snack ( in altre parole cibo spazzatura) consumata quotidianamente dai loro figli.

Nel lettone di mamma e papà

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La conquista dell’autonomia e dell’indipendenza da parte dei bambini è un processo lento e a volte complesso. Il distacco dai genitori rappresenta sempre un’esperienza traumatica per i bambini nei loro primi anni di età. Per questo il momento della nanna è da sempre vissuto con angoscia. I bambini non vogliono andare a dormire per non separarsi dai genitori e spesso preferiscono restare nel lettone di mamma e papà piuttosto che allontanarsi nella loro cameretta. Il desiderio di dormire nel lettone dei genitori, quindi, non è legato a problematiche psicologiche o a carenze affettive ed educative ma semplicemente alla volontà del bambino di sentire la vicinanza di una persona affidabile in grado di proteggerlo durante la notte. Spesso, i genitori vinti dalla stanchezza e impietositi dalle richieste disperate del bambino, acconsentono a farlo dormire nel lettone. Il bimbo, però, in questo modo si sentirà autorizzato e in diritto di farlo costantemente e sarà più difficile in futuro convincerlo a trasferirsi nella sua cameretta. E’ bene, quindi, evitare sin dalla prima infanzia l’abitudine di dormire nel lettone.